Dopo sembra tutto più semplice. Dopo che hai battuto il Como 4-0, partono subito i commenti dei tifosi avversari per sminuire la vittoria.
“Sì, vabbè, contro il Como…”. Il Como non perdeva da agosto e finora aveva battuto la Juventus in casa, aveva pareggiato al San Paolo contro il Napoli e in classifica fino alle 18 di ieri pomeriggio aveva solo tre punti meno dell’Inter.
“E vabbè, quattro gol al Como…”. Il Como finora aveva subito sette reti in tredici giornate, praticamente un gol ogni due partite. E, ovviamente, non aveva mai subito più di un gol nei 90 minuti.
Possiamo sminuire o criticare quanto vogliamo, ma la verità è che ieri pomeriggio l’Inter ha fatto una signora partita, mettendo alle strette il Como e dimostrando di essere nettamente superiore.
Per carità, non è stato tutto rose e fiori, il Como ha avuto le occasioni per andare sul 1-1 (una anche grazie a Sommer che è uscito in modo scellerato) e se gli attaccanti di Fabregas avessero fatto centro, magari saremmo qui a raccontare un'altra partita. Ma non meritavamo di non portarla a casa.
Il Como ha giocato bene sì e no 10-15 minuti ad inizio secondo tempo, per il resto è stato un monologo nerazzurro e alla fine il 4-0 è punizione pesante per il Como, ma, come scrivevo anche ieri sera, non abbiamo assolutamente demeritato. Anzi tutt’altro.
La Thu-La ha ripreso a segnare e a dare spettacolo. Capitan Lautaro Martinez è stato criticato perché non segnava, vorrei far notare che è capocannoniere della Serie A. Thuram sta rientrando in forma. E vi ricordo sempre che, all’occorrenza, in panchina quest’anno ci sono Esposito e Bonny, non Arnautovic, Taremi e Correa. E scusate se è poco.
Ma una menzione speciale la merita Luis Henrique, l’ennesimo giocatore ipercriticato dai tifosi nerazzurri che Chivu ha recuperato alla causa nerazzurra. Diouf, Luis Enrique, chi sarà il prossimo? Stiamo sempre lì a criticare società, dirigenti, Ausilio, poi però ecco che ci rendiamo conto che alla fine questi giocatori non sono poi così male. Luis Henrique non sarà ai livelli di Dumfries, forse non ha ancora giustificato l’esborso economico, però ha dimostrato che se gli diamo tempo e pazienza, il suo lo farà. Alcuni giocatori (parlo di Diouf e Luis Henrique, ma non solo), hanno solo bisogno di giocare e di acquistare fiducia. Nel momento in cui azzeccano la partita, si sbloccano e iniziano a fare vedere il loro valore. La stagione è lunga e abbiamo bisogno di tutti, anche di quelli che finora hanno giocato poco (piccola parentesi: ma che fine ha fatto Darmian? È ancora dei nostri?).
Per quanto riguarda la squadra, per il momento va bene così. Siamo nel gruppo di testa, Napoli e soprattutto Milan hanno una marcia in più (i rossoneri dopo l’eliminazione di Coppa Italia hanno solo il campionato, e non è poco), a primavera, quando sarà il momento di assestare l’allungo decisivo vedremo cosa riusciremo a combinare. Nel frattempo, e credo di averlo detto più e più volte in questo inizio di stagione, sarebbe importante portare a casa la Supercoppa Italiana che si disputerà prima di Natale. E poi magari puntare molto anche sulla Coppa Italia. Questi due trofei sono alla nostra portata e sarebbe importante metterli in bacheca. Per campionato e Champions League, ne riparleremo più in là. FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.

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