Neanche il tempo di metabolizzare la vittoria contro il Cagliari e domani sera scendiamo nuovamente in campo. Del resto da qui fino a Natale giocheremo ogni tre giorni (Spezia e Verona i nostri prossimi impegni prima della pausa natalizia). E dopo il triplo impegno europeo, ancora una volta di mercoledì ci aspetta una sfida di quelle belle toste.
A San Siro infatti arriva il Napoli che finora sta disputando un campionato eccellente (senza il punto di penalità sarebbe a pari punti con noi e se avesse giocato la sfida dello Juventus Stadium poteva essere in testa alla classifica col Milan). Come scrivevo ieri (e anche l’altro ieri, ad esser sinceri), quale miglior occasione per misurare le nostre ambizioni ed eventualmente mandare un segnale forte alla concorrenza?
Fermo restando che, ahimé, anche loro vorranno misurare le loro ambizioni e anche loro ci terrebbero a mandare un segnale forte alla concorrenza. Del resto stiamo parlando di due formazioni che puntano allo scudetto e hanno tutte le carte in regola per farlo (tra l’altro si affrontano i due migliori attacchi della Serie A), di conseguenza non può che uscirne una sfida ad alta tensione.
Conte, oltre agli ospiti fissi dell’infermeria Naingollan, Vecino e Pinamonti, deve ancora rinunciare a Vidal e anche Hakimi e Sanchez non sono al meglio e le loro condizioni vanno valutate. Di conseguenza non ci dovrebbero essere particolari novità di formazione. In difesa l’unico dubbio è tra D’Ambrosio e Skriniar su chi dovrà affiancare De Vrij e Bastoni nel terzetto davanti ad Handanovic. A centrocampo Darmian e Young saranno gli esterni con Gagliardini che dovrebbe ripigliarsi il suo posto al centro al fianco di Brozovic e Barella (non credo che Conte voglia riproporre Eriksen, anche se tutto è possibile). In attacco torna Lautaro Martinez titolare al fianco di bomber Lukaku.
Quella di domani sera sarà la 75esima sfida tra queste due formazioni. Nei 74 precedenti l’Inter ha vinto in ben 48 occasioni (inclusa quella della scorsa stagione), con 17 pareggi (l’ultimo lo 0-0 del marzo 2018) e appena 9 vittorie dei partenopei (l’ultima fu firmata da Callejon nell’aprile 2017), compreso il clamoroso scippo della stagione 2011-2012 quando l’arbitro Rocchi fu assoluto protagonista della vittoria partenopea (addirittura concesse un calcio di rigore al Napoli per un fallo avvenuto fuori area). In ben 10 occasioni la partita è andata in scena a dicembre (l’ultima il giorno di Santo Stefano di due anni fa, decisa da Lautaro Martinez in pieno recupero) con un bilancio di 7 vittorie e 3 sconfitte per la formazione nerazzurra. Tra le sfide che ricordo particolarmente la vittoria nell’anno del Triplete (che chiudemmo nella prima mezz’ora), lo 0-0 dell’aprile 2014 (in questo caso è più un ricordo personale che qualcosa legato alla sfera calcistica) e… ovviamente la sfida di domani sera.
Spero infatti che la partita che andrà in scena fra poco più di 24 ore sia di quelle che resteranno piacevolmente nella nostra memoria. Ovviamente per una vittoria (non siamo schizzinosi, va bene un autogol, un rimpallo, al limite anche un rigore dubbio). Come ho più volte ripetuto (sì, sono pienamente consapevole di essere noioso, ripetitivo e logorroico) abbiamo una grossa, grossissima occasione per mandare un bel segnale forte alla concorrenza. Non sarebbe un vero peccato non sfruttarla? Indegni indossatori di una gloriosa maglia, voi che dite? FORZA INTER !!!
3 commenti:
La trasferta di Milano è parecchio insidiosa. Riuscire a strappare almeno un pareggio sarebbe già un buon risultato.
Con questo Napoli altro che segnale forte. Batterli sarebbe un campanello d'allarme per la concorrenza.
Sarà una bella sfida e vincere sarà parecchio dura. Servirà una prestazione perfetta e, volendo essere pessimisti, potrebbe anche non bastare. Mi aspetto però una grande Inter. Capito ragazzi? Anzi, come direbbe Entius, capito "indegni indossatori di una gloriosa maglia"?
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