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sabato 28 ottobre 2023

DEVE ESSERE INTER-ROMA, NON INTER-LUKAKU (alla ricerca di una vittoria fondamentale)

Erano già pronti 30.000 fischietti per dare il “bentornato” al centravanti della Roma che la scorsa estate giurava amore eterno ai colori nerazzurri e nel frattempo flirtava con la Juventus, e invece, su sollecito della Roma, la Questura di Milano ha vietato l’uso dei fischietti perché il loro utilizzo potrebbero interferire con il regolare svolgimento della gara. 
Bene così. L’ho scritto anche stamattina in un tweet, ero, anzi sono, contrario al fatto di fischiare l’attaccante avversario perché non merita che gli si dia tutta questa importanza. L’arma migliore è l’indifferenza, fare come se non fosse mai esistito, ignorarlo totalmente. Nel momento in cui lo fischi o gli dedichi un coro, gli stai già dando troppa importanza ed è proprio quello che dobbiamo assolutamente evitare. 
Al resto, mi auguro, ci penseranno Acerbi, Pavard e Bastoni con qualche pestone ben assestato (sono gradite anche pedate nel fondoschiena, ginocchiate nelle gengive e manrovesci sul muso). 
Volete sapere il mio parere? Forse è un bene che sia arrivato questo divieto perché rischiava di farci perdere la bussola e far passare in secondo piano una cosa fondamentale che in molti hanno anche sottolineato sui social: è Inter-Roma, non Inter-Lukaku. Va bene pensare a come contestare un pezzo di merda che ha fatto quello che ha fatto, ma la cosa più importante e fondamentale è vincere la partita. Il nostro pensiero principale deve essere come battere la Roma, non come “accogliere” certi personaggi in quel di San Siro. Questa cosa deve essere chiara a tutti e devono tenerlo bene in mente innanzitutto i giocatori e l’allenatore. Altre distrazioni non sono ammesse, né tantomeno tollerate. 
Passiamo oltre. Inzaghi ha a disposizione praticamente tutta la rosa, unici assenti gli infortunati Arnautovic e Cuadrado. La formazione, salvo sorprese, dovrebbe essere quella tipo, con Pavard, Acerbi e Bastoni in difesa, Dumfries e Dimarco sugli esterni e Barella, Mkhitaryan e Calhanoglu in mezzo a centrocampo e in attacco la coppia delle meraviglie Lautaro Martinez e Thuram. Si accomoderanno in panchina, ma quasi sicuramente entreranno a gara in corsa, Frattesi e Carlos Augusto. 
Nelle sole sfide di Serie A, a San Siro, su 92 incroci l’Inter ne ha vinti 47, la Roma 16 mentre i pareggi sono 29, con 168 gol fatti e 97 incassati. Una supremazia schiacciante, sottolineata anche dal fatto che nelle ultime 12 sfide contro i giallorossi (considerando sia in casa che in trasferta) l’Inter sia rimasta imbattuta in 11 occasioni (5 vittorie e 6 pareggi). Fa eccezione la gara d’andata della scorsa stagione quando la Roma di Mourinho sbancò San Siro vincendo 2-1 (Dybala, Smalling e Dimarco i marcatori). Altro dato particolarmente interessante è che l'Inter è rimasta senza segnare solo in una delle ultime 18 sfide contro la Roma in campionato. I giallorossi, dal loro canto, solo riusciti a rimanere imbattuti in quattro delle ultime sei trasferte contro l'Inter. 
Insomma, sulla carta si presenta come una sfida molto incerta dove può succedere di tutto e dove la vittoria nerazzurra, aldilà dei precedenti confortanti, è tutt’altro che scontata. 
Ma è una vittoria che ci serve. Serve perché la Juventus in modo fortuito e fortunato ha battuto 1-0 il Verona ed è momentaneamente in vetta alla classifica, serve perché le ultime due sfide casalinghe sono finite con una sconfitta e un pareggio, serve perché bisogna dare un forte segnale alla concorrenza, serve perché vogliamo vedere attaccanti del Belgio uscire a testa bassa da San Siro, serve perché… potrei andare avanti all’infinito a dare altre mille motivazioni, ma mi fermo qui. Serve vincere. Punto. E in questi casi c’è una sola cosa da fare, quella più ovvia: vincere. Capito, ragazzi? FORZA INTER !!!
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2 commenti:

Annuccia ha detto...

Pienamente d'accordo. Lukaku non ci deve minimamente interessare. Dobbiamo solo pensare a battere la Roma e noi tifosi dobbiamo solo pensare a sostenere i nostri ragazzi.

Brother ha detto...

Lukaku chi?