All'ottavo posto con otto punti dopo cinque turni di campionato, ovvero a ridosso della classifica che conta, forse in pochi avrebbero pensato di trovarlo. Ma il Frosinone è lì, a giocarsela con determinazione e autorevolezza. La squadra di Eusebio Di Francesco si è mossa oculatamente sul mercato e ne sta raccogliendo i frutti. Tolta la stecca iniziale al Benito Stirpe contro il Napoli, i ciociari hanno poi infilato soltanto risultati positivi. Sul campo amico hanno messo a sedere Atalanta e Sassuolo, negli impegni esterni hanno invece imposto il pareggio a Udinese e Salernitana.
E non meno significativo è il fatto che a bersaglio, sinora, ci siano andati sei giocatori diversi, praticamente metà squadra, segno di una grande eterogeneità realizzativa. Harroui e Mazzitelli si sono già assicurati due reti, una a testa ne hanno Monterisi, Cheddira, Lirola e Romagnoli. Un'ampia famiglia di realizzatori che potrebbe, nel lungo periodo, rappresentare il valore aggiunto della pattuglia gialloblù.
Nel campionato 2018-19, ultimo in cui i colori frusinati apparvero in massima serie prima della lunga assenza che ora si è placata, i punti dopo cinque turni erano uno soltanto. Ma, soprattutto, non avevano segnato alcuna rete subendone ben dodici.
Insomma, il Frosinone guarda con fiducia al prosieguo del campionato, a partire dalla sfida contro la Fiorentina non certo all'acqua di rose.
Uno degli artefici della bella favola frusinate è indubbiamente il direttore sportivo Guido Angelozzi che ha voluto fortemente anche Di Francesco avendoci già lavorato insieme a meraviglia all'epoca del Sassuolo. “Lo scorso anno eravamo la squadra più giovane - ha dichiarato di recente - quest'anno lo siamo ancora, è una filosofia ben precisa”. A tutta linea verde, quindi. E la scelta compiuta dalla dirigenza capeggiata da Maurizio Stirpe ha, almeno finora, decisamente premiato. La squadra scesa in campo contro la Salernitana, a esempio, aveva un'età media di 21,9 anni, decisamente molto bassa. Ma si tratta di una gioventù che ha già preso le misure al palcoscenico più importante del teatro del calcio nostrano con decisa autorità. Sei degli undici giocatori, peraltro, erano nati dal 2000 in avanti.
C'è insomma una città fiera di circa 43 mila abitanti che sogna un campionato di buona fattura. Un campionato che non termini come l'ultimo della sua storia in serie A al penultimo posto e con una mesta discesa in cadetteria ma con una posizione di classifica dignitosa. Le premesse sembrano esserci tutte.
Cristiano Comelli
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1 commento:
Insieme al Lecce la sorpresa di questo inizio di stagione.
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