INIZIARE BENE UN MESE DECISIVO

Dopo il furto perpetrato ai nostri danni da quelli con la maglia colorata (toh, che novità…) e due settimane di pausa per le Nazionali (entusiasmanti come un film di retrospettiva polacca), ci apprestiamo a seguire un mese di aprile molto molto intenso dove ci giochiamo tutta la stagione. Da Inter-Fiorentina di domani sera a Inter-Lazio del 30 aprile ci aspetta un tour de force micidiale dove ci giochiamo praticamente tutta la stagione. 

Fra un mese potremmo ritrovarci saldamente nei primi quattro posti della classifica, in semifinale di Champions League e in finale di Coppa Italia. Oppure fuori dalla qualificazione in Champions League, eliminati dal Benfica in Champions League e da quelli con la maglia non colorata in Coppa Italia. 

O, molto più probabile, in situazioni intermedie che non vado ad ipotizzare perché le combinazioni potrebbero essere tante e finiremmo per perderci in superflui quesiti del tipo: meglio essere in semifinale di Champions League o in finale di Coppa Italia? (ovviamente da inguaribile tifoso sognatore io vi risponderei: meglio essere in semifinale di Champions League e in finale di Coppa Italia). 

L’ideale è ragionare di partita in partita, cercando di dare il massimo in ogni sfida, giocando con grinta, concentrazione e sangue agli occhi e poi a fine mese tireremo le somme. Quindi per il momento pensiamo solo e soltanto alla sfida di domani pomeriggio contro la Fiorentina. Sfida che affronteremo dovendo fare i conti con le assenze. Mancherà Skriniar (in Francia sostengono che la sua stagione sia ai titoli di coda), mancherà Calhanoglu (l’immancabile “tassa Nazionali” che paghiamo ad ogni sosta), mancherà Dimarco. E mancherà anche D’Ambrosio per squalifica. In difesa il ballottaggio è tra Acerbi e De Vrij per chi dovrà affiancare Darmian e Bastoni. Centrocampo praticamente obbligato con Dumfries e Gosens esterni e Barella, Brozovic e Mkhitaryan in mezzo. In attacco Lukaku, reduce da quattro gol in due partite con la Nazionale, partirà sicuramente titolare. Al suo fianco incombe il pericolo Correa (mi auguro che sia solo un’ipotesi fantasiosa) che si giocherà una maglia con Lautaro Martinez. 

Probabilmente saranno questi gli undici di partenza con cui Simone Inzaghi proverà a portare a casa la 50esima vittoria nerazzurra contro la Viola, sperando che non arrivi il 21esimo pareggio (risultato con cui si sono conclusi gli ultimi due confronti) o peggio ancora la 16esima vittoria degli ospiti, che non sbancano San Siro dal settembre 2015 (nota personale, all’epoca non ero ancora sposato e non avevo figli e da allora ho cambiato lavoro e tre volte residenza: pensate un po’…). 

L’ammetto, sono preoccupato. Preoccupato per una sfida che non è mai stata semplice e mai lo sarà, preoccupato per lo stato di forma dei nostri ragazzi, preoccupato per le assenze, preoccupato per certi arbitraggi “sfortunati” nei nostri confronti (a proposito, sapete come sono stati puniti Chiffi e Mazzoleni dopo la vergognosa prestazione di due settimane fa? Il primo sarà al Var in Roma-Sampdoria e il secondo sarà al Var di Bologna-Udinese: punizione esemplare, non c’è che dire). Come confessavo ad un collega tifoso viola in settimana, dovessi azzardare un pronostico non sarebbe una vittoria dell’Inter. 

Voi dite che sono troppo pessimista? Forse. Ma come diceva qualcuno “il pessimista è solo un ottimista ben informato”. E spero che i nostri ragazzi siano prontissimi e bravissimi a smentirmi. Io ci conto. FORZA INTER !!!

    

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