INTER – FIORENTINA 0 – 1
53’ Bonaventura
INTER (3-5-2): Onana; Darmian, Acerbi, Bastoni (18' st De Vrij); Dumfries, Barella, Brozovic (33' st Dzeko), Mkhitaryan (33' st Asllani sv), Gosens (18' st Bellanova); Lukaku, Correa (18' st Martinez).
A disp.: Handanovic, Zanotti, Gagliardini, Carboni.
All.: S. Inzaghi
FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano; Dodo, Quarta (1' st Milenkovic), Igor, Biraghi; Bonaventura, Mandragora (31' st Ranieri); Ikone (31' st Barak), Castrovilli (21' st Amrabat), Saponara (21' st Sottil); Cabral.
A disp.: Cerofolini, Vannucchi, Terzic, Venuti, Bianco, Gonzalez, Brekalo, Kouamé.
All.: Italiano
Arbitro: Maresca
Terza sconfitta consecutiva, quarta sconfitta nelle ultime cinque gare. Se non è crisi questa ditemi voi cos’è. No, non stiamo parlando del fanalino di coda Cremonese (quattro punti nelle ultime cinque gare) o della Sampdoria (quattro punti nelle ultime quattro gare), ma dell’Inter.
Anche contro la Fiorentina i nerazzurri rimediano una sconfitta e mettono sempre più in pericolo la qualificazione alla prossima Champions League (attualmente siamo terzi, ma se domani Roma e Milan vincono scivoleremmo al quinto posto, senza contare che se dovessero restituire i 15 punti di penalità alla Juventus scaleremmo addirittura in sesta posizione).
Contro la formazione viola i ragazzi di Simone Inzaghi non giocano una pessima gara, ma rimane il problema del gol. Può creare tutte le occasioni che vuoi, puoi avere tutto il possesso palla che ritieni opportuno, ma se non la butti dentro non serve assolutamente a nulla. E questa Inter non la butta dentro in nessun modo, nemmeno a porta vuota da cinque centimetri (vero Romelu?).
Confermata la formazione della vigilia con Acerbi che vince il ballottaggio con De Vrij e Correa (!!!) che affianca Lukaku in attacco.
La prima occasione della partita al 12esimo con Castrovilli che calcia in diagonale da dentro l’area: la reattività di Onana nega il vantaggio viola. Qualche minuto dopo ci prova Mkhitaryan con una grandissima giocata. Dopo aver sverniciato Saponara, mette giù Igor e, ingolosito, prova il tiro respinto da Terracciano: bastava solo un piccolo passaggio per far segnare Lukaku a porta vuota
L’Inter ha buona intensità e fa la partita. Dumfries, liberato da un tacco di Lukaku, pasticcia al momento di mettere al centro. Poco dopo l’olandese ricambia il favore e serve Big Rom a centro area. Il belga non tira di prima e poi si complica la vita col destro.
Il secondo tempo è aperto da un brivido lungo la schiena dei 73mila di San Siro: un tiro docile di Castrovilli va a millimetri dall’incrocio. Poi, però, ecco lo snodo chiave che fa inclinare al partita da una lato. Tutto accade al 49esimo, quando Lukaku divora l’ennesimo gol della sua serataccia: Bastoni mette un cross basso da spingere col più elementare dei tap-in, ma il belga inspiegabilmente usa il sinistro, anziché il destro, e butta alle ortiche il vantaggio.
Puntuale come la morte e le tasse si ripropone il vecchio adagio “gol sbagliato, gol pigliato”. Su calcio d’angolo Onana smanaccia di istinto sulla testata di Cabral, ma è lesto Bonaventura sul secondo palo a portare in vantaggio gli ospiti.
Di fronte alla doccia gelata l’Inter prova almeno una reazione nervosa, suggellata dal palo che Barella fa tremare di controbalzo. A questo punto Inzaghi non può che usare la panchina per tentare di cambiare l’inerzia: fuori Bastoni, Gosens e Correa; dentro Bellanova, De Vrij e Lautaro Martinez.
L’Inter costruisce un’altra maxi occasione per il pareggio: cross finalmente azzeccato da Dumfries deviato in porta dall’incursione da sinistra di Bellanova, ma Terracciano mette il piede di istinto e salva. In preda alla disperazione, Inzaghi appronta il maxi-tridente con Dzeko assieme alla Lu-La. Ma è tutto perfettamente inutile.
Finisce 1-0 per la Fiorentina. Ok, se Lukaku fosse stato più preciso sotto porta (maremma impestata, l’occasione nel secondo tempo l’avrebbe messa dentro anche mia figlia di due anni), se Mkhitaryan fosse stato più altruista, se Bellanova fosse stato più fortunato, saremmo qui a raccontare un’altra partita. Ma sinceramente se tieni in campo Correa per più di un’ora, se dai fiducia a questo Lukaku, se non osi un Bellanova dal primo minuto (anche alla luce delle prestazioni del Dumfries post-Mondiale), bè, forse un po’ te la sei cercata.
Era importantissimo partire bene in questo mese di aprile cruciale più che mai per la nostra stagione e anche per il nostro futuro (sappiamo tutti cosa vorrebbe dire un’Inter fuori dalla prossima Champions League) e invece siamo qui a leccarci le ferite, a raccogliere i cocci e a pensare a cosa poteva essere e non è stato. Le analisi approfondite le faremo domani a mente fredda. Stasera dico soltanto che così non va assolutamente bene. Ma questo, presumo, lo sapevamo già. FORZA INTER !!!
PILLOLE STATISTICHEMi pare evidente che la nostra stagione è già finita. Altro che finale di Coppa Italia, semifinale di Champions League e qualificazione in Champions League. Questo mese di aprile sarà un massacro e ne usciremo a pezzi. Ve lo sto dicendo oggi che è il 1 aprile.#InterFiorentina
— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) April 1, 2023
• La Fiorentina ha battuto l'Inter in Serie A per la prima volta dal 22 aprile 2017 (5-4 al Franchi), interrompendo una striscia di 11 gare senza successi contro i nerazzurri.
• La Fiorentina ha vinto cinque partite di fila in campionato per la prima volta dal periodo tra febbraio-aprile 2018 (sei in quel caso con Stefano Pioli alla guida).
• L’Inter ha perso tre match consecutivi di Serie A per la prima volta da aprile-maggio 2017 (quattro in quel caso).
• L'Inter ha perso 10 partite in una singola edizione della Serie A per la prima volta dal 2016/17 (quando registrò 14 sconfitte in tutto il campionato).
3 commenti:
Non abbiamo giocato male, ma, come scrivi tu, se non la butti dentro, tutto il resto è perfettamente inutile. 10 sconfitte stagionali sono davvero troppe e a questo punto io valuterei anche la posizione di Inzaghi.
@Nerazzurro. E' già tanto se valutano la posizione di Inzaghi a fine stagione...
Come sempre mi sembra giusto dare merito anche ad una bella Fiorentina che se l'è giocata alla pari. Poteva finire con qualsiasi risultato, per fortuna la Dea Bendata ha sorriso a noi. Per una volta.
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