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sabato 18 gennaio 2020

UN'ERRORE IMPERDONABILE DA EVITARE (tornare da Lecce senza i tre punti)

Io c’ero. Il 29 gennaio 2012, data dell’ultimo confronto tra Lecce e Inter in terra pugliese, io ero lì, allo stadio. Io c’ero. C’ero mentre veniva già il diluvio universale, c’ero mentre Giacomazzi segnava il gol che decideva il match, c’ero mentre insieme ad altri compagni di tifo, bagnati e delusi, facevamo ritorno a casa. Credo di aver preso più acqua quel pomeriggio che in tutta la mia vita, ad un certo punto (come scrissi anche in un articolo) probabilmente nelle vene non scorreva più sangue ma acqua piovana. Mamma mia che domenica bestiale (sotto tutti i punti di vista), se ci penso mi sembra di avere ancora addosso tutta l’umidità di quel giorno. È stata la mia ultima trasferta nerazzurra e spero presto di sostituire quella maledetta domenica con un’altra partita alla voce “ultima trasferta nerazzurra”.
Nel frattempo domani si torna a Lecce (per la cronaca, io non ci sarò: lo so, non ve ne può fregar di meno). Stavolta, mi auguro, con ben altri presupposti e ben altre speranze. La trasferta pugliese non rientra (o perlomeno non dovrebbe rientrare) nelle partite catalogate sotto la voce “trasferte ostiche”. Una squadra che punta ad un campionato di vertice non può e non deve farsi impensierire da una sfida contro una squadra in lotta per altri obiettivi. Fermo restando che ogni partita fa storia a sé, che nessuna squadra è semplice da battere e che non si può dare nulla per scontato (per dire, la Juventus a Lecce ci ha pareggiato).
Conte ritrova Skriniar e Barella dopo la squalifica. Davanti a capitan Handanovic il terzetto difensivo sarà composto da Skriniar, De Vrij e Bastoni (favorito su Godin). A centrocampo gli esterni (aspettando i nuovi innesti) saranno ancora una volta Candreva e Biraghi (perché, vista la prestazione di martedì, non dare fiducia a Dimarco? Mistero) con in mezzo finalmente Brozovic, Barella e Sensi (non giocano tutti e tre insieme dal primo minuto dalla sfida contro la Juventus di inizio ottobre, se non ricordo male). In avanti la coppia consolidata formata da Romelu “Pippa” Lukaku e Lautaro “Gabigol 2.0” Martinez. Toccherà a loro scardinare la difesa giallorossa e infilare i gol che servono per portare a casa il bottino pieno.
I precedenti sono solo 15 con 9 vittorie nerazzurre (l’ultima dei quali il 7 febbraio 2009: 3-0 con reti di Ibrahimovic, Figo e Stankovic) , 3 pareggi (l’ultimo è datato 10 novembre 2010 quando l’Inter post-Triplete pareggiò per 1-1 con reti di Milito e Olivera) e tre sconfitte (l’ultima delle quali ho già avuto modo di accennare ad inizio articolo). Tra le sfide che sicuramente ricordiamo con piacere (mi riferisco ai tifosi nerazzurri che si avviano o hanno già superato la trentina) c’è un netto 5-1 del 27 settembre 1997 (23 anni fa, non proprio l’altro ieri) con doppiette di di Djorkaeff e Ronaldo (il Fenomeno, quello originale) e gol di Ganz a ribaltare l’iniziale vantaggio di Palmieri su rigore.
Come ho già scritto in precedenza, credo che anche domani possiamo agevolmente portare a casa il bottino pieno. Più che possiamo, dobbiamo. Ripeto (repetita iuvant, dicevano i latini), la trasferta è alla nostra portata e l’avversario è tutt’altro che impossibile da battere. Sarebbe un imperdonabile spreco tornare da Lecce senza i tre punti. Vero, ragazzi? FORZA INTER !!!

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4 commenti:

Matrix ha detto...

Sono proprio queste partite che mi preoccupano di più. Perché sei convinto di vincere senza difficoltà, prendi la partita sotto gamba e arriva l'inculata.
Spero di sbagliarmi...

Winnie ha detto...

Con Conte tu pensi che sia possibile prendere una gara sotto gamba? Io non credo...

Matrix ha detto...

@Winnie. Vedi che avevo ragione io? Due punti buttati all'aria. Abbiamo giocato abbastanza male, purtroppo.

Nerazzurro ha detto...

Noi abbiamo giocato male e il pareggio è giusto. Ma l'arbitro ci ha messo molto del suo. E non è neanche una novità.