ARTICOLI RECENTI

domenica 8 febbraio 2015

CON PREOCCUPAZIONE VERSO INTER-PALERMO

Sono preoccupato. Inizio ad entrare in quella strana fase in cui mi avvicino alle partite dell’Inter con ansia e preoccupazione. Del resto dopo che nelle ultime quattro partite hai nell’ordine: pareggiato ad Empoli, perso in casa col Torino con un gol al 94, perso a Sassuolo e perso nei quarti di finale di Coppa Italia con un gol al 93esimo, è anche abbastanza normale approcciarsi alla partita con preoccupazione. Anzi, quasi sarebbe strano se fosse il contrario.

Eppure la sfida casalinga contro il Palermo dovrebbe invitare all’ottimismo. Almeno guardando i precedenti. In 26 incontri abbiamo portato a casa l’intera posta in palio in 18 occasioni e nelle restanti 8 abbiamo pareggiato. Insomma, statistiche in mano la sfida di questa sera dovrebbe invitare all’ottimismo. Dovrebbe. Vi ricordo che il Torino non vinceva a San Siro da 26 anni, che il bilancio contro il Sassuolo era di 15-0 in tre gare e che in Coppa Italia con Mancini allenatore eravamo sempre arrivati fino in fondo. Dunque nelle ultime gare le statistiche sono state utili come un ombrello in una giornata di sole.

Mancini pare abbia capito che cambiare modulo era necessario e quindi anche stasera riproporrà il 4-3-3 (o, a seconda dei punti di vista 4-3-1-2 o 4-3-2-1). In difesa confermato Ranocchia nonostante il gravissimo errore di mercoledì contro il Napoli. Al suo finco rientra Juan Jesus che ha scontato la squalifica di quattro giornate. Sugli esterni sicuro Nagatomo mentre Santon e Dodò si giocano una maglia, con il primo favorito sul secondo. A centrocampo accanto ai confermati Medel e Brozovic ci dovrebbe essere Guarin (o in alternativa Kovacic) mentre in avanti sono molte le ipotesi su chi dovrebbe affiancare Icardi. Kovacic e Shaqiri dietro Maurito oppure Shaqiri e Palacio sugli esterni e l’italo-argentino punta centrale o ancora, ipotesi però più improbabile Shaqiri dietro la coppia Podolski-Icardi.

L’importante, come chiesto anche dalla Curva Nord nel comunicato diffuso in settimana, è che chi vada in campo giochi col cuore e ce la metta tutta per riuscire a portare a casa il risultato positivo. Un po’ come avvenne nell’anno del post-Triplete quando sotto di due reti all’intervallo riuscimmo a ribaltare il risultato grazie alla doppietta di Pazzini (e al rigore decisivo di Eto’o). Sebbene il Palermo, pur non riuscendo mai ad espugnare la San Siro nerazzurra, ci ha spesso messo in difficoltà. Come nella stagione 200-2009 quando riuscì a rimontare il 2-0 nerazzurro o come nel febbraio 2012 quando quattro gol di Milito non furono sufficienti ad assicurarci la vittoria.

Ma, come scritto in precedenza, stasera i precedenti e le statistiche non fanno testo. Stasera serve solo e soltanto vincere. Tre punti per invertire la rotta, per spezzare questo momento di negatività, per dimostrare che noi ci siamo, che siamo ancora vivi. Mi aspetto una grande prestazione da parte di tutta la squadra, voglio vederli correre, voglio vederli cercare con insistenza il gol, voglio vederli avventarsi su ogni pallone come dei leoni affamati. Mi aspetto una grande Inter. Nonostante più si avvicini l’ora del fischio d’inizio e più la mia preoccupazione cresca in modo esponenziale. FORZA INTER !!!

2 commenti:

Winnie ha detto...

Purtroppo le ultime prestazioni non inducono all'ottimismo. Ma bisogna reagire e ritrovare la strada perduta. Ad iniziare da stasera.

Brother ha detto...

Serve una reazione d'orgoglio. La stessa reazione d'orgoglio che aspettiamo ormai da parecchie partite. Mourinho saprebbe come scuoterli... Spero lo sappia anche Mancini.