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sabato 15 maggio 2010

LA PIOGGIA, L'ATTESA E L'ERRORE CHE NON DEVONO FARE

Ecco qua, ci mancava giusto la pioggia. Avevo già pianificato il mio sabato (portare a spasso il cane, lavare la macchina, sistemare il giardino e roba del genere) in modo da essere impegnato e non avere tempo per pensare all’Inter e invece sta venendo giù il diluvio. Pioggia e vento che sembra di essere a gennaio.
E così mi ritrovo alle 3 del pomeriggio sul divano a pensare inevitabilmente all’Inter. Ho provato a distrarmi, a leggere, a guardare la televisione, ma non ci riesco. La mia mente va a domani. Sono ancora indeciso se guardarla da solo o in compagnia, probabilmente per un fattore scaramantico opterò per la prima soluzione. Chissà che partita sarà… Soffriremo per 90 minuti o potremo vivere i minuti finali più rilassati e col pensiero ai festeggiamenti… I nostri scudetti sono tutti passati dal Siena… No, domani non può finire diversamente…
Quanto manca? Cavolo, manca ancora un giorno intero. 24 ore al fischio d’inizio degli ultimi 90 minuti di questo splendido campionato. 90 minuti per celebrare la nostra bellissima stagione o mandare tutto a puttane.
Dopo aver fatto il pieno di ottimismo ieri sera, oggi sono più cauto. Sento che possiamo farcela, che dobbiamo farcela ma, forse complice la tensione, sono molto più preoccupato e timoroso di qualche brutto scherzo.
Come faceva notare stamattina qualcuno (se non sbaglio era Bauscia) non vorrei che i ragazzi scendessero in campo con la sicurezza che i tre punti e lo scudetto siano già in tasca e giocare questi 90 minuti è solo una formalità. Un po’ quello che è successo domenica scorsa quando al gol di Lazzari ci siamo addormentati pensando già alla festa e per poco il Chievo non ci faceva uno scherzetto. Questi ultimi 90 minuti bisogna giocarli intensamente, offrendo una prestazione da Grande Inter come abbiamo fatto nelle ultime settimane. La partita di Siena è tutt’altro che una formalità, anzi è una finale come quella di Madrid fra sette giorni. Una finale che non possiamo e non dobbiamo perdere.
Ecco, forse l’unico grande pericolo domani pomeriggio sarà rappresentato dai nostri giocatori. Saranno con la testa a Madrid? Giocheranno con la solita intensità? Saranno capaci di reagire ad eventuali episodi sfavorevoli? Riusciranno a restare concentrati e attenti per 90 minuti? La risposta l’avremo solo domani pomeriggio. Per ora non rimane che aspettare. E sperare che finalmente esca il sole…



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2 commenti:

Winnie ha detto...

Battere il Siena non è difficile. Dovremo preoccuparci più dell'Inter che del Siena. Quest'anno è capitato più di una volta di ciccare in campionato perchè la testa era all'Europa.

Matrix ha detto...

Credo che la squadra abbia la giusta esperienza per non fare "cazzate". Mourinho sa tenerli sulla corda. Il rischio c'è ma secondo me è molto basso.
E poi non dimentichiamoci della Roma. Noi dobbiamo vincere ma anche loro sono costretti a conquistare i tre punti. E se il Chieov ripete la gara di domenica scorsa, Totti e compagni non avranno vita facile.