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lunedì 19 aprile 2010

L'ORGOGLIO NERAZZURRO PER UNA NOTTE DA CAMPIONI


Quanti di voi dopo Barcellona-Inter di metà novembre avrebbe scommesso che saremmo arrivati fin qui? Quanti, dopo quella lezione di calcio, hanno avuto l’insensata convinzione che a metà aprile avremmo affrontato nuovamente i blaugrana per giocarci l’accesso alla finale del massimo trofeo continentale? Quanti pensavano che a distanza di pochi mesi ce la saremmo potuta giocare alla pari con i campioni in carica?
Eppure siamo qui. A metà aprile ci ritroviamo a essere ancora in lotta per quel trofeo che ci manca da ormai mezzo secolo. Ci siamo, e pazienza se per esserci stiamo buttando alle ortiche un campionato già nostro. Vincere la coppa dalle grandi orecchie in questo momento è più importante.
Ci siamo. La musica da brividi suona ancora per noi. Domani sera non ce ne staremo comodamente sul divano, né andremo al cinema. No, noi andiamo a giocarci una semifinale di Champions League che ci manca da parecchio tempo. Ci siamo e sono sicuro che molti darebbero chissà cosa per essere qui al posto nostro. I rivali juventini, i cugini rossoneri, i concorrenti giallorossi, stanno rosicando da matti. Non lo dicono, non lo danno a vedere ma stanno rosicando. Perché domani sera contro i campioni d’Europa scenderemo in campo noi e non loro e stavolta non sarà un massacro. No, stavolta ce l’andiamo a giocare ad armi pari, stavolta se vogliono la finale, devono passare sui nostri cadaveri, se vogliono vincere, devono essere disposti a perdere.
I campioni sono loro, i fuoriclasse giocano con la loro maglia. Noi partiamo sfavoriti, inutile negarlo siamo più deboli… ops… volevo dire meno forti. Però siamo nelle prime quattro d’Europa e ora ce la giochiamo. Quando si arriva a questo punto del torneo i valori si azzerano, tutto può succedere. E poi il calcio è strano, basta un episodio, un gol fatto o sbagliato, un’espulsione, un rigore e la partita prende una piega inaspettata.
Noi non siamo più quella squadretta spaurita che venne travolta dal Barcellona. Abbiamo acquistato forza e coraggio, siamo più convinti dei nostri mezzi. Dopo aver buttato fuori una delle grandi favorite alla vittoria finale abbiamo acquisito quella maturità europea che ci è sempre mancata.
Ecco perché ce la metteremo tutta nei 180 minuti per poter arrivare a giocarci la finale fra un mese a Madrid. Che si vinca o si perda, l’importante è uscire dal campo con la testa alta. E sono sicuro che torneremo dalla battaglia col cuore pulsante di orgoglio per i nostri colori.
FORZA INTER


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2 commenti:

Winnie ha detto...

Grande Entius!!! Bel post. Proprio quello che ci voleva per caricarci.
Noi ci siamo, siamo lì a giocarcela per continuare il nostro sogno mentre gli altri stanno a casa a rosicare.
Comunque vada possiamo ritenerci soddisfatti.
FORZA INTER !!!

Vincenzo ha detto...

Hai mancato una cosa: noi abbiamo Mou e con lui tutto è possibile!

Forza ragazzi!