VERONA – INTER 0 – 5
17’ CORREA – 22’ THURAM – 25’ THURAM – 31’ DE VRIJ – 41’ BISSECK
VERONA (3-5-2): Montipò; Daniliuc, Magnani, Dawidowicz (1' st Ghilardi); Tchatchoua, Serdar, Belahyane, Harroui (1' st Dani Silva), Bradaric (1' st Lazovic); Tengstedt (25' st Suslov), Mosquera (1' st Sarr).
A disp.: Berardi, Perilli, Faraoni, Lambourde, Livramento, Okou, Sishuba, Kastanos, , F.Alidou, Cissè.
All.: Zanetti.
INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi (15' De Vrij), Bastoni (17' st Frattesi); Darmian, Barella (1' st Zielinski), Asllani, Mkhitaryan, Carlos Augusto (29' st Buchanan); Correa, Thuram (17' st Arnautovic).
A disp.: Di Gennaro, Martinez, Pavard, Dimarco, Palacios, Dumfries, Taremi.
All.: S. Inzaghi.
Arbitro: Colombo.
Bisognava vincere? E abbiamo vinto. Anzi stravinto. L’Inter torna dalla trasferta di Verona con in saccoccia tre bei punticini frutto di una cinquina rifilata ai malcapitati padroni di casa. Mattatore della partita l’uomo che non ti aspetti: Joachim Correa, rispolverato a sorpresa da Simone Inzaghi che lo ha lanciato dal primo minuto.
È il Tucu ad aprire le danze prima della doppietta di Thuram (il primo su assist sempre di Correa) e i gol di De Vrij e Bisseck. Il tutto in 24 minuti, dal 17esimo al 41 esimo del primo tempo. L’Inter si porta momentaneamente in testa alla classifica aspettando i risultati delle dirette concorrenti.
Senza Calhanoglu e senza Lautaro Martinez, fermato all’ultimo dalla febbre, Inzaghi si presenta con Bisseck, Acerbi e Bastoni in difesa, Darmian e Carlos Augusto esterni di centrocampo, Asslani, Barella e Mkhitaryan in mezzo al campo e, a sorpresa, Correa al fianco di Thuram.
Il primo brivido dopo cinque minuti: un destro a botta sicura di Tengstedt si stampa sulla traversa dopo una grande incursione di Tchatchoua. Dall'altra parte invece una deviazione di testa di Correa finisce sulla traversa e un sinistro di Carlos Augusto termina sull'esterno della rete.
Intorno al quarto d'ora di gioco Inzaghi sostituisce l'infortunato Acerbi con De Vrij e proprio il nuovo entrato avvia l'azione che sblocca il match. Servito in area da Thuram dopo un gran velo al limite, Correa si inserisce alla perfezione e supera Montipò con un tocco sotto delizioso.
Lampo che mette il match sui binari nerazzurri. In vantaggio e in controllo, l'Inter gestisce il possesso, manovra alla perfezione per vie centrali e nel giro di un quarto d'ora va ancora a segno due volte con Thuram e una con De Vrij sfruttando le imbucate col contagiri in verticale di Correa e Bastoni e un cross di Asllani. Un forcing devastante che segna indelebilmente la gara e grazie a un altro guizzo in area di Bisseck (su assist ancora di Correa) manda l'Inter negli spogliatoi in vantaggio di cinque gol.
La ripresa inizia con quattro cambi di Zanetti e uno di Inzaghi. Mosse che da una parte provano a dare la scossa e dall'altra servono solo a gestire le forze in vista dei prossimi impegni, ma che non cambiano l'inerzia e il tema tattico della partita.
In pieno controllo, nel secondo tempo è sempre l'Inter a dominare il possesso, a manovrare con tanti uomini e a fare il match tenendo lontano il Verona da Sommer col giropalla. Zielinski impegna Montipò, poi Asslani ci prova dal limite e intorno all'ora di gioco Inzaghi getta nella mischia Frattesi, Arnautovic e Buchanan al posto di Bastoni, Thuram e Carlos Augusto. Cambi buoni per dare spazio a un po' di giocatori, tenere tutti sulla corda e a finire la gara facendo anche qualche test tattico interessante.
Col risultato ormai in cassaforte, del resto, la ripresa è solo una formalità per i nerazzurri e, tra giocate a ritmo basso e qualche errore di misura del Verona, la gara si trascina senza altre emozioni fino al triplice fischio.
Finisce 5-0. L’Inter del primo tempo è stata devastante, per quanto è stata cinica e micidiale. Demerito anche di un Verona che in difesa ha concesso fin troppo. Impossibile non spendere parole di elogi per Correa, troppe volte criticato e considerato una zavorra da tutti i tifosi. Oggi si è riscattato alla grande dimostrando di essere tutt’altro che una zavorra e di poter dare il suo contributo in questa stagione. E purtroppo, lo sappiamo benissimo, in questa lunga stagione c’è bisogno di tutti, anche di Correa.
Per il momento ci godiamo la vetta della classifica, ci sediamo comodi sul divano e aspettiamo di vedere cosa combineranno le altre. Noi abbiamo mandato un messaggio forte e chiaro a tutti. Poi non dite che non eravate stati avvisati. FORZA INTER !!!
PILLOLE STATISTICHE
• L'Inter ha segnato almeno cinque gol nel primo tempo di una trasferta di Serie A soltanto per la seconda volta nella sua storia nel massimo torneo, dopo il 5-1 contro la Sampdoria, l’1 marzo 1964.
• L’Inter ha realizzato quattro gol nei primi 31’ di gioco in un match di Serie A per la prima volta dal 12 marzo 2017, contro l’Atalanta, anche in quell’occasione siglati dal 17’ al 31’.
• L’Inter ha segnato almeno due gol in ciascuna delle ultime 13 gare esterne contro l’Hellas Verona in Serie A: record assoluto per una squadra contro una singola avversaria in trasferta nella storia della competizione.
• Era dallo scorso maggio contro il Frosinone (5-0, anche in quel caso in trasferta) che l’Inter non vinceva una sfida di Serie A con almeno cinque gol di scarto.
• Era dal periodo giugno-ottobre 2023 che l’Inter non collezionava almeno tre ‘clean sheet’ consecutivi in trasferta in Serie A (cinque in quel caso).
• Era da maggio 2023 che l’Hellas Verona non perdeva una gara interna di Serie A con almeno cinque reti di scarto, anche in quel caso contro l’Inter (6-0).
• Joaquín Correa ha ritrovato il gol in un match di Serie A a distanza di 756 giorni dall’ultimo realizzato nel torneo, il 29 ottobre 2022, contro la Sampdoria, al Meazza.
• Tutte le tre reti segnate in trasferta da Joaquín Correa con la maglia dell’Inter in Serie A sono arrivate al Bentegodi contro l’Hellas Verona.
• Marcus Thuram ha firmato quattro marcature multiple in questo torneo: soltanto Robert Lewandowski ne conta di più (cinque) nei cinque maggiori campionati europei in corso.
• L’Inter è la squadra che conta il maggior numero di marcatori differenti nei cinque maggiori campionati europei in corso: 13 (a 12 Bayer Leverkusen, PSG, Monaco e Nizza).
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
2 commenti:
Nel primo tempo il Verona ha steso un tappeto rosso e noi ne abbiamo approfittato. E se segna pure Correa...
Sì, sembra tutto facile. In realtà basta un attimo per complicarsi la vita.
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