Affilate le armi, perché ora si inizia a fare sul serio. Non che finora si sia scherzato, ma da qui fino a fine febbraio ci aspetta un tour de force decisivo per il nostro campionato e la nostra stagione. Si parte stasera con la trasferta di Monza, prima di volare in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana, poi altre sei sfide di campionato (compreso lo scontro diretto con la Juventus) e la sfida di andata degli ottavi di Champions League. Tutto in un mese e mezzo in cui si potrà/dovrà sbagliare praticamente niente.
Ma come sempre andiamo per piccoli passi. Primo pensiero: Monza-Inter, fondamentale per mettere in saccoccia altri tre punti e mantenere ancora una volta a distanza la Juventus, nella speranza (molto vana) che “Davide” Sassuolo faccia un bel scherzetto a “Golia” Juventus.
Inzaghi a tutti gli uomini a sua disposizione ad eccezione di Cuadrado e quasi sicuramente si presenterà con la formazione tipo. Sommer in porta, difesa a tre composta da Pavard, Acerbi e Bastoni. Dumfries e il rientrante Dimarco saranno gli esterni di centrocampo con Calhanoglu, Barella e Mkhitaryan in mezzo. In attacco, indovinate un po’? Lautaro Martinez e Marcus Thuram.
Quella di Monza non è una trasferta semplice, sempre ammesso che esistano trasferte semplici (chiedere lumi alla Juventus che settimana scorsa stava perdendo in casa dell’ultima in classifica e se non era per l’arbitro e un pizzico di culo…). Lo scorso anno la formazione di Palladino ci beffò sia in Brianza (dove, è bene ricordarlo, fu annullato un gol regolarissimo di Acerbi che ci avrebbe permesso di tornare a casa con i tre punti) che in casa (dove rimediammo una bruttissima sconfitta, prima di iniziare i due mesi da sogno culminati con la finale di Champions League), mentre in questo campionato a San Siro ci ha pensato Lautaro Martinez (e chi se no?) con una doppietta a mettere nel sacco i tre punti.
Non siamo in un momento di forma straordinaria, questo bisogna riconoscerlo ed ammetterlo. Ma le partite non necessariamente si devono vincere col bel gioco, col calcio champagne. L’importante è segnare un gol più di loro, poi se giochi male o giochi bene conta veramente poco (dimostrazione chiara ne è la Juventus che gioca un pessimo calcio, ma è lì, ad un’attaccatura da noi, e ci sta col fiato sul collo).
Abbiamo chiuso il girone d’andata con numeri straordinari: 48 punti su 57, 15 vittorie, 44 gol segnati, solo 9 subiti, differenza reti di +35. Ora comincia il difficile. Dobbiamo replicare nel girone di ritorno tutto il buono fatto nelle prime 19 giornate e parte con tre punti nel sacco direi che è un buon inizio, prima di volare in capo al mondo per una coppa che avremmo potuto (anzi che avremmo dovuto) giocare tranquillamente a casa nostra.
Vabbè, niente polemiche e torniamo a noi.
Avete affilato le armi? Avete dato fondo al vostro coraggio? Siete pronti alla battaglia? E allora, come disse quel tizio “al mio segnale scatenate l’inferno”. FORZA INTER !!!
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
2 commenti:
Il gioco si fa duro anche perché d'ora in poi gli arbitri ci massacreranno di brutto. Aspettatevi di tutto.
Cerchiamo di essere ottimisti per quanto riguarda il fattore arbitrale. Il clima non è dei migliori, ma...
Vabbè, vediamo cosa succederà.
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