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sabato 25 giugno 2022

STORIE DI BIDONI – ANDRADE

Acquistati con la fama di campioni in grado di fare la differenza e finiti presto nel dimenticatoio. Sono tanti i bidoni arrivati in Italia preceduti e/o seguiti da grandi titoli di giornali e grandi aspettative dei propri tifosi e andati via senza troppo rimpianti. Elencarli tutti è impossibile, proveremo a ricordarne qualcuno. 

ANDRADE Jorge Luis Da Silva 
Luogo di Nascita: Juiz De Fora (Brasile) 
Data di Nascita: 21/04/1957 
Ruolo: Centrocampista 
Squadra: Roma 

Andrade arrivò alla Roma e fu presentato (in maniera esasperata) come il nuovo Falcao, ma non riuscì ad affermarsi a causa di una lentezza non indifferente che spinse la Roma a liberarsene dopo solo una stagione. 
Con Dino Viola Presidente e Nils Liedholm in panchina la Roma per il campionato 1988/89 punta in alto. A centrocampo ci sono già Giannini e Manfredonia, ma serve appunto un centrocampista brasiliano dai piedi buoni: il presunto erede di Falcao viene quindi prelevato dal Flamengo e si chiama Andrade, che vanta anche un’esperienza in Venezuela. 
Siccome le disgrazie non vengono mai dai sole insieme a lui approda nella Capitale un altro talento carioca, tale Renato Portaluppi. A fine stagione le presenze di Andrade nella squadra giallorossa non saranno molte (appena 9) e per lo più a partita iniziata ma il ragazzo colpisce l’immaginazione dei tifosi che, a causa di una sua caratteristica non certo invidiabile, immediatamente gli trovano un soprannome molto azzeccato: “Er Moviola”. 
Troppo lento anche per il gioco di Liedholm (che inizialmente tende a giustificarlo) che fa del possesso palla e del passaggio laterale i suoi dogmi estenuanti, il brasiliano fa dell’immobilità una sorta di credo religioso. Presenza costante del centrocampo romanista (nel senso che non riesce mai di uscire dal cerchio stesso del centrocampo), quando prende palla pretende di ragionare, dimostrando così di ricoprire un ruolo assolutamente inadatto alla sua indole. 
Alla fine anche il tecnico svedese si arrende all’evidenza e, pertanto, il brasiliano viene rispedito in Brasile a fine stagione, accompagnato dagli scherni ironici dei tifosi, Andrade cerca di ritrovare sé stesso nel Vasco da Gama (1990) e poi nel Desportiva (1992). Terminata la carriera di calciatore, ha lavorato con le Nazionali giovanili brasiliane e attualmente fa l’allenatore. 
Negli ultimi anni della carriera ha svolto il doppio ruolo di allenatore-giocatore. Nei periodi 2004-2005 e 2009-2010 ha allenato il Flamengo, vincendo anche un campionato. Ha quindi guidato in Patria, nell'ordine, Brasiliense, Paysandu e Boavista, quest'ultimo club del paese di Saquarema, nello Stato di Rio de Janeiro.
 
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1 commento:

Anonimo Romanista ha detto...

Bidone incredibile. Ho I brividi solo a pensarci.