Dopo la brutta sconfitta subita martedì in Coppa Italia, era importante dare un segnale alla concorrenza. La trasferta di Firenze era di quelle “fastidiose”. La formazione viola non è in un momento di forma straordinaria, ma ci ha sempre dato fastidio negli ultimi anni, strappandoci pareggi “last-minute” che ci hanno fatto perdere punti che alla fine hanno avuto il loro peso. Inoltre qualche settimana fa in Coppa Italia la formazione di Prandelli ci aveva trascinato fino ai supplementari e ci era voluto un gol di Lukaku all’alba dei rigori per avere la meglio.
Ecco perché la vittoria di ieri sera non va sottovalutata e presa per oro colato. Tre punti pesanti che possono avere la loro importanza nella corsa al titolo. Innanzitutto perché fanno morale, poi perché ci permettono di stare in testa alla classifica per qualche ora (e se magari il Crotone domani pomeriggio fa il colpaccio a San Siro stiamo in testa per almeno una settimana) e infine perché, come ho sempre sostenuto, vincere aiuta a vincere.
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Mattatore della serata, inutile sottolinearlo, ancora una volta è stato Nicolò Barella. Ormai le prestazioni superlative del centrocampista ex Cagliari non fanno più notizia. Migliora di partita in partita, è un motore inesauribile per 90 minuti e oltre (probabilmente anche a fine gara negli spogliatoi saltella come un indemoniato qua e là), lo ritrovi dappertutto, prezioso sia in fase difensiva che in fase offensiva, un attimo prima sta ad attaccare i polpacci dell’avversario e subito dopo te lo ritrovi che crossa per gli attaccanti o prova la conclusione lui stesso. Un giocatore così diventa fondamentale ed indispensabile per l’Inter, non a caso Conte ormai lo fa giocare sempre e non facendolo rifiatare quasi mai.
Ma la vittoria di ieri sera non è solo merito di Barella. La difesa, dopo i disastri di martedì, si è confermata muro invalicabile per la quarta gara consecutiva. Roba che non succedeva dalla fine della scorsa stagione ed è un ottimo segnale dopo le incertezze di inizio campionato dove prendeva più gol del dovuto. Anche lo stesso Handanovic è stato decisivo con una doppia parata poco dopo essere passati in vantaggio nel primo tempo. Segnali positivi anche da parte di Brozovic (probabilmente la concorrenza di Eriksen gli ha fatto bene e gli ha dato una svegliata), mentre anche per Hakimi vale il discorso fatto per Barella: le buone prestazioni non sono più una novità.
Nelle prossime due settimane ci giochiamo una fetta di stagione con il ritorno delle semifinali di Coppa Italia contro la Juventus (dove partiamo dal 2-1 subito in casa: impresa ardua ribaltare il risultato, ma guai a non crederci fino alla fine) e le due sfide di campionato contro Lazio e Milan che potrebbero dare un’impronta in positivo o in negativo alla nostra stagione. Arrivarci dopo i tre punti conquistati a Firenze e continuando a mettere pressione sia a chi sta davanti, sia a chi insegue è un buon punto di partenza. Ora mi raccomando, non mandiamo tutto a putt… ehm… all’aria come al nostro solito. FORZA INTER !!!
PS: E ora scusate, vado a gufare la squadra con la maglia non colorata. Hai visto mai che per una volta mi riesce di portarle sfiga. Forza Roma, abbasso Juve.
6 commenti:
Confermo. Avete giocato una buona gara e abbiamo fatto ben poco per mettervi in difficoltà. Certo, se magari quella doppia occasione sarebbe andata a buon fine...
Due ottime parate non cambia l'opinione su Handanovic. La prossima stagione andrà sostituito.
Entius, sei un pessimo gufatore. Non ti riesce proprio...
@Nicola. Assolutamente daccordo. Anzi, bisogna iniziare a muoversi già da adesso e personalmente in alcune partite darei fiducia anche a Radu, il futuro portiere dell'Inter potrebbe essere lui.
Sono d'accordo con voi. A 37 anni mi pare giusto trovare un altro portiere. Anche perché lo sloveno inizia ad accusare gli anni che passano.
Sull'argomento portiere proprio negli ultimissimi giorni si è fatto il nome di Rui Silva del Granada (e si parla sempre di Musso dell'Udinese).
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