ARTICOLI RECENTI

mercoledì 30 dicembre 2020

CALCIO, COSA RESTERÀ DI QUESTO FUNESTO 2020?

Eccoci qua. Siamo arrivati a fine anno e il quesito è sempre il solito: cosa resterà di questo anno dal punto di vista calcistico? Non abbiamo la pretesa di tracciare un bilancio dell’anno appena concluso, né di dare una risposta esaustiva e completa al quesito posto. Però vogliamo provare a ricordare in ordine sparso fatti, persone, cose, eventi che hanno caratterizzato questi ultimi dodici mesi e che verranno ricordati. E se per caso qualcosa di sfuggirà (anzi sono sicuro che qualcosa ci sfuggirà) spetta a voi il compito di ricordarcelo nei commenti. Buon viaggio nel 2020 calcistico che sta per finire. 

Impossibile non iniziare dalla pandemia che ha condizionato e influenzato questo 2020, rivoluzionando lo svolgimento dei campionati nazionali e delle coppe europee (in entrambi i casi terminati ad agosto) e causando il rinvio di un anno degli Europei di calcio che si sarebbero dovuto svolgere in questo anno. 

 La morte di Diego Armando Maradona. Il più grande calciatore di tutti i tempi (almeno secondo il mio modesto parere). 

 E ovviamente la morte di Paolo “Pablito” Rossi. L’eroe nazionale che trascinò la nazionale azzurra alla conquista del titolo mondiale nell’ormai lontano 1982. 

 È stato un anno funestato da altri lutti, oltre a quelli già citati di Maradona e Rossi. A partire da Luigi Simoni, indimenticato allenatore, tra gli altri, di Inter, Napoli e Cremonese. E poi, Mario Corso, attaccante della Grande Inter di Helenio Herrera, Pierino Prati, bomber del Milan, Pietro Anastasi, attaccante di Juventus e Inter negli anni 70, Ezio Vendrame, il George Best italiano, Joaquin Peirò, altro indimenticabile giocatore dell’Inter di Herrera. Per finire con Jack Charlton, l’ex ct dell’Argentina Alejandro Sabella e il tecnico serbo Radomir Antic, unico ad aver allenato Barcellona, Real Madrid e Atletico Madrid). 

 Lutti anche nel mondo del giornalismo con la morte di Gianni Mura, Franco Lauro e Gianfranco De Laurentiis, storico volto della Rai (lo ricordiamo in "Dribbling" e "Stadio Sprint"). 

 In Italia a farla da padrona è stata sempre la Juventus che ha conquistato il suo nono scudetto consecutivo. Titolo che però non è stato sufficiente per la dirigenza bianconera che ha licenziato Sarri e ingaggiato come allenatore Andrea Pirlo alla sua prima esperienza in assoluto.

 La Coppa Italia è invece appannaggio del Napoli di Gennaro Gattuso che supera la Juventus ai calci di rigore.

 In Inghilterra dopo 30 anni il Liverpool conquista il titolo inglese (pensare che l’ultima volta, nel 1990, non si chiamava ancora Premier League). 

 In Spagna a fregiarsi del titolo di campione nazionale è stato per la 34esima volta il Real Madrid di Zinedine Zidane.

 In Germania, manco a dirlo, a conquistare il titolo nazionale è il Bayern Monaco che conquista il suo trentesimo titolo (ottavo consecutivo).

 In Francia il titolo è andato ancora una volta al Paris Saint Germain (terzo titolo consecutivo, settimo negli ultimi otto anni). 

 In Champions League ad avere la meglio è stato il Bayern Monaco che in finale ha battuto 1-0 il Paris Saint Germain. Per i bavaresi è il sesto titolo continentale che le permette di portare a casa il secondo Triplete della sua storia.

 Ennesimo trionfo (è il sesto negli ultimi 14 anni) del Siviglia in Europa League che in finale ha battuto l’Inter 3-2. 

 A proposito di Inter, clamoroso il tonfo della formazione allenata da Antonio Conte, che dopo essere arrivata in finale di Europa League nella scorsa stagione, nell’attuale stagione è già fuori dall’Europa dopo essere arrivata ultima nel proprio girone di Champions League. 

 Chi continua a farsi onore in Europa è invece l’Atalanta che nella scorsa stagione è stata eliminata nei quarti di finale di Champions League dal Psg solo nei minuti finali della sfida e in questa stagione è approdata nuovamente agli ottavi di finale.

 Prima storica promozione in Serie A per lo Spezia che nella finale dei playoff di Serie B supera il Frosinone con un doppio 1-0. 

 Prima storica qualificazione agli Europei per la Macedonia che nella sfida decisiva ha la meglio sulla Georgia grazie ad un gol di Goran Pandev. 

 Dopo 19 anni crolla il record di Paolo Poggi come gol più veloce della Serie A. A superarlo è Rafael Leao, attaccante del Milan, che in Sassuolo-Milan va a segno dopo appena 6 secondi.

 La conquista da parte dell'Italia delle "Final Four" di Nations League che si disputeranno il prossimo ottobre.
  
Inserisci il tuo indirizzo mail:

Servizio offerto da FeedBurner

4 commenti:

Michele ha detto...

Neanche un accenno alla buona annata del Milan? Si vede che sei di parte...

Mattia ha detto...

Credo che questo 2020 ce lo ricorderemo principalmente per la pandemia e per la morte di Maradona e Pablito Rossi.

Lady Marianne ha detto...

In realtà di lutti ce ne sono stati in tutti i settori. Da Ennio Morricone a Gigi Proietti, da Franca Valeri a Sean Connery.

Simone ha detto...

Di questo 2020 resteranno gli stadi chiusi...