INTER - SHAKHTAR DONETSK 0 - 0
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (40' st D'Ambrosio); Hakimi (40' st Darmian), Barella, Brozovic, Gagliardini (30' st Sanchez), Young (23' st Perisic); Lukaku, Lautaro Martinez (40' st Eriksen).
A disp.: Radu, Stankovic, Ranocchia, Kolarov, Sensi.
All.: Conte
SHAKHTAR DONETSK (3-5-2): Trubin; Bondar, Stepanenko, Vitao (36' Khocholava); Dodò, Marlos (19' st Alan Patrick), Kovalenko, Maycon, Matvienko; Tete (20' st Solomon), Taison (41' st Dentinho).
A disp.: Pyatov, Shevchenko, Bolbat, Marquinhos, Sudakov, Marcos Antonio, Vyunnyk.
All.: Castro
Arbitro: Vincic (Slovenia)
Il peggior incubo per il popolo nerazzurro si è concretizzato. Tutti a preoccuparsi dell’eventuale biscotto tra Real e Borussia, ma prima c’era da battere lo Shakthar. E alla fine è successo quello che non ci aspettavamo (o che forse temevamo). A Madrid il Real liquida il Borussia per 2-0 con una doppietta di Benzema, ma a San Siro l’Inter non riesce a sfondare il muro ucraino e finisce 0-0, negandosi anche la possibilità di ritentare l’assalto all’Europa League. Real e Borussia agli ottavi di Champions League, Shakthar in Europa League e Inter a casa. Mestamente.
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Conte recupera in extremis Barella per il centrocampo, mentre Vidal non ce la fa. In difesa Skriniar, De Vrij e Bastoni, Hakimi, Brozovic, Barella, Gagliardini e Young formano la linea di centrocampo, mentre in attacco Lautaro Martinez e Lukaku.
Il primo tempo è completamente a tinte nerazzurre. L’Inter attacca, lo Shakthar bada solo esclusivamente a difendersi. Dopo 6 minuti l’Inter ha un’occasione d’oro. Cross teso di Barella, velo di Lukaku e Lautaro Martinez tira al volo un missile che si stampa sulla traversa (triste presagio di come si prospettava la serata).
Al 16esimo è di nuovo Lautaro ad avere sul piede la chance del vantaggio ma la sua girata è fuori misura. L’Inter si riversa in avanti a pieno regime visto che dalle parti di Handanovic non ci sono mai pericoli. Skriniar e De Vrij sfiorano il vantaggio ma la sfortuna continua a maledire Conte. La roccaforte ucraina tiene anche al 42esimo quando Lautaro di testa gira bene ma troppo debolmente per impensierire Trubin. Il primo tempo termina senza gol nonostante il dominio senza appello dei padroni di casa.
L’Inter riparte come una furia nel suo assalto al fortino ucraino. Lukaku prende in mano la squadra e si vede anche in fase conclusiva spaventando Trubin prima di destro e poi di testa, con la strepitosa risposta del portiere (secondo triste presagio che la serata sarebbe stata stregata). L’assalto nerazzurro però non si concretizza e allora Conte prova a buttare nella mischia Perisic per Young. Altre due occasioni capitano sui piedi di Lautaro, mentre Brozovic non riesce a finalizzare una bella azione in area.
Entra anche Sanchez al posto di Gagliardini e successivamente Eriksen rileva Lautaro Martinez. Ad un minuto dalla fine Sanchez si ritrova sulla testa la palla della qualificazione con la conclusione a colpo sicuro involontariamente deviata da Lukaku (presagio definitivo e conclusivo). Nell’assalto finale ci prova pure Eriksen, ma il suo tiro viene deviato da Trubin.
Finisce 0-0. Una partita stregata per l’Inter che pur avendo in pugno la gara per 90 minuti non è riuscita a trovare il gol che ci avrebbe spedito agli ottavi di Champions League. Le occasioni le abbiamo avute, ma è mancato il cinismo sottoporta e soprattutto un pizzico di buona sorte (anzi, ci è proprio mancato culo, scusate il francesismo).
La stagione nerazzurra si è irrimediabilmente complicata già a dicembre e a questo punto Scudetto e Coppa Italia rimangono obiettivi indispensabili e fondamentali per dare un senso a questa annata. FORZA INTER !!!
PILLOLE STATISTICHE
• Per la prima volta nella sua storia in Champions League, l'Inter non ha ottenuto alcun successo in casa nella fase a gironi della competizione.
• L'Inter è arrivata ultima nel suo girone per la prima volta in Champions League.
• Entrambe le partite tra Inter e Shakhtar in questa Champions League sono terminate a reti inviolate: prima di questa stagione, i nerazzurri non pareggiavano per 0-0 da 42 incontri nella competizione (0-0 v Barcellona nel 2009).
• L'Inter ha colpito sette legni in questa Champions League, record nell’edizione in corso al pari del Real Madrid.
• 20 tiri in questa partita per l'Inter, che non ne tentava così tanti in un singolo match di Champions League dal dicembre 2018 (23 v PSV).
8 commenti:
Sono senza parole. Non mi aspettavo che il 9 dicembre saremmo stati in questa situazione. O forse sì, considerando la piega che aveva preso la stagione.
E sorvoliamo sulle dichiarazioni stupide e insensate di Conte nel dopo gara. Di un'arroganza e di una stupidità mai vista prima.
Ci siamo preoccupati troppo del biscotto altrui, senza pensare che il primo problema eravamo noi.
Siamo stati anche sfortunati, ma ci aspettavamo una lettura diversa da parte di Conte. Eriksen in 10 minuti ha fatto più di tutto il centrocampo in 90 minuti.
Ci aspettavamo giocatori che scendessero in campo con la grinta e la determinazione di un leone. Dovevamo travolgerli e farne polpette. Invece abbiamo fatto tutto il contrario.
Colpa di Conte? Colpe della società? Colpa dei giocatori? Colpa di Babbo Natale? Non lo so e non lo voglio sapere. Voglio solo che questi bastardi onorino la maglia che indossano. Senza se e senza ma.
Sull'indecoroso "spettacolo" di Conte nelle interviste del dopo gara lasciamo stare. Voglio pensare che fosse incazzato e deluso per la sconfitta e non avesse voglia di parlare.
L'ennesima figura di merda di una squadra mediocre, guidata da un allenatore mediocre. Davvero pretendete di vincere in Europa con gente come Gagliardini, Vidal, Brozovic, Perisic, Young, Lautaro Martinez e qualcun altro?
Prendete esempio da signore squadre come l'Atalanta.
Ci siamo fatti illudere da 2-3 partite andate bene, ma il problema persiste. E c'è un'unica soluzione: esonerare Conte.
@Brother. Sarebbe sicuramente la soluzione più facile, ma non credo che sia la più adatta. Abbiamo deciso di dar fiducia a Conte? E dobbiamo continuare su questo binario. Almeno fino a quando i risultati in campionato gli daranno ragione.
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