È morto a Roma nella propria abitazione all’età di 58 anni Franco Lauro, giornalista sportivo e volto noto della Rai. A causare il decesso è stato un infarto. Inutile l'intervento di un’ambulanza e di una pattuglia delle forze dell’ordine. Il personale medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso del giornalista.
Franco Mauro Era entrato alla Rai nel 1984: da allora ha coperto otto Olimpiadi estive e una invernale (Torino 2006), sei edizioni dei mondiali di calcio e altrettante degli europei, 12 europei e 3 mondiali di basket, i Goodwill Games del 1990 a Seattle, numerose edizioni dei Giochi del Mediterraneo e Universiadi. Nel 1995 ha commentato la storica impresa della Nazionale femminile di pallacanestro allenata da Riccardo Sales medaglia d'argento agli Europei di Brno. Nel 1999 aveva commentato insieme a Dado Lombardi le gesta della Nazionale di pallacanestro dell'Italia di Bogdan Tanjević che conquista in Francia il campionato d'Europa.
All'inizio della carriera ha lavorato in testate locali e radio private romane conquistando notorietà con il calciomercato. In tv debutta nel 1981 in una emittente locale ed è inoltre . per due anni lo speaker ufficiale del Palasport della capitale. Nel 1982-83 cura le telecronache del campionato di calcio per la trasmissione Roma e Lazio dal 1º minuto in onda su TeleRegione.
Memorabile la maratona di 32 ore consecutive in servizio a causa dell'attentato terroristico alle Olimpiadi di Atlanta: seguì tutti i collegamenti con le reti e i Tg. Nel 2003 gli venne affidata, in coppia con Giampiero Galeazzi, la Domenica Sportiva del cinquantenario, quindi nel 2004 Domenica Sprint e 90º minuto Serie B. Nel corso della carriera Lauro ha ricevuto diversi premi, tra i quali il Premio Beppe Viola e il Premio Paolo Valenti.
Giornalista colto e sensibile, conosceva profondamente lo sport e sosteneva l'importanza del dilettantismo e delle categorie minori anche nel mondo del calcio. In uno dei suoi ultimi interventi durante la trasmissione sportiva "Radio Goal" su Radio Kiss Kiss Napoli, parlando del futuro del mondo del pallone in Italia, aveva detto: "Il calcio è il romanzo popolare più amato dagli italiani. Ci sono tanti legami che ci accompagnano negli anni. Tutelare la base del calcio è importante, significa tutelare tutto. Non si può pensare solo al vertice e alla Serie A. Se noi facciamo morire il calcio dilettantistico, la Serie C, il calcio femminile, noi facciamo un danno a tutto il movimento e a perdere ci va anche il vertice".
3 commenti:
Grande giornalista. Posato e serio come pochi. Mi dispiace moltissimo...
Come si suol dire "sono sempre i migliori che se ne vanno".
I leccaculo pennivendoli invece scoppiano di salute.
Giornalista serio, competente e preparato. Una gravissima perdita per il mondo del giornalismo sportivo.
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