POLONIA-ITALIA 0-1
92’ Biraghi
All’ultimo respiro, quando ormai le speranze azzurre erano praticamente tramontate, Cristiano Biraghi, di mestiere terzino sinistro, mette dentro la palla che vale la vittoria e i tre punti che ci salvano dalla retrocessione e, con una combinazione di risultati, potrebbero addirittura portarci alle Final Four di Nations League di giugno.
I primi 45 minuti sono senza dubbio i migliori della gestione Mancini. Sin dalle prime battute gli Azzurri tengono il pallino e sono padroni del centrocampo grazie al palleggio di Jorginho e Verratti che si alternano come vertice basso. Proprio l'italo-brasiliano dopo soli 52 secondi prende in pieno la traversa con un destro a giro dal limite. Si gioca in pratica a una porta sola e, dopo un paio di conclusioni di Insigne e Bernardeschi, sono ancora i legni a salvare Szczesny: sullo splendido cross di Chiesa, Insigne va in spaccata e l'esultanza gli rimane in gola ancora a causa della traversa.
Gli Azzurri giocano bene, come non si vedeva da tanto tempo, ma sono davvero sfortunati e quando inquadrano lo specchio sbattono contro un Szczesny in serata di grazia. Il numero 1 della Juve ferma uno dopo l'altro i tentativi di Jorginho, Chiellini e Florenzi. Cinque occasioni ghiottissime e il neo - non da poco - di non essere riusciti a segnare. La Polonia del primo tempo è tutta in un tiro di Milik respinto dalla schiena di Biraghi, davvero poca cosa.
Nella ripresa la gara si fa più equilibrata e anche Donnarumma, dopo un primo tempo da spettatore, ha parecchio lavoro da fare. Il numero 1 del Milan salva su Grosicki (due volte) ed è graziato da Milik, in mezzo Bernardeschi prima di testa e poi di sinistro sbaglia due comode conclusioni. E quando la beffa sembra servita, ecco la zampata di Biraghi. Che manda la Polonia in Serie B e soprattutto scaccia tutta la negatività che aleggiava ormai da troppo tempo sulle teste dei giocatori azzurri.
Il gol di Biraghi al fotofinish con tanto di dedica a Davide Astori è il giusto premio per un gruppo che finalmente si è tolto un peso grande come un macigno, ritrovando la vittoria in un match ufficiale dopo più di un anno. I ragazzi di Mancini hanno vinto con pieno merito una gara dominata per lunghi tratti e non chiusa con ampio anticipo solo a causa di un bel po' di sfortuna, della serata di grazia di Szczesny e dell'imprecisione dei nostri ragazzi. E' la vittoria anche del Mancio, che ha azzeccato i cambi e ha avuto il coraggio nel finale di inserire Lasagna quando un po' tutti si aspettavano Immobile. Scelta vincente, visto che è dell'attaccante dell'Udinese la torsione di testa che ha regalato a Biraghi una serata da raccontare a figli e nipotini. Queste ultime due gare hanno indicato al ct la strada da prendere: centrocampo tecnico e di palleggio grazie a Jorginho e Verratti e attacco imprevedibile con Bernardeschi prima e Insigne poi falso nueve, con Chiesa micidiale sulle fasce. Ora nella prossima sfida contro il Portogallo (il 17 novembre), l'Italia potrà anche provare a giocarsi il primo posto nel girone. Le finali del torneo sono comunque lontane, visto che potrebbe non bastare battere il Portogallo a Milano, ma le basi per ricostruire qualcosa di importante sembrano finalmente poste.
6 commenti:
Niente da eccepire sulla prestazione di ieri sera. Un'Italia pressoché perfetta che ha portato a casa una vittoria meritata.
Non avessimo vinto sarebbe stata una grande ingiustizia. Meritavamo ampiamente di vincere.
Bisogna ammettere che nelle ultime due sfide c'è stato un'inversione di tendenza. Sia contro l'Ucraina in amichevole che contro la Polonia ieri sera abbiamo giocato abbastanza bene.
E' un nazionale che sta crescendo partita dopo partita. Considerate che sono tutti ragazzi giovani, molti dei quali senza esperienze europee. Diamo tempo al tempo.
Per il momento di cresciuto vedo solo il fisico di Bernardeschi. E' incredibile la trasformazione fisica dell'ex giocatore viola, sembra tutt'altra persona.
Nicola. ....Nicola. ...prova a fare un confronto tra l'Icardi della Samp e quello di oggi oppure tra il Bale del Totthenam e quello di oggi.
E fai meno il furbetto. ...
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