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venerdì 19 gennaio 2018

INTER, E DUE: ARRIVA ANCHE RAFINHA

Inter-Rafihna, è fatta. Il Mundo Deportivo ha annunciato che il Barcellona ha detto sì. Rafinha arriva in prestito, con diritto di riscatto fissato a 38 milioni (35+3 di bonus), riscatto che diventa obbligatorio in caso di qualificazione dei nerazzurri alla prossima Champions League.
Secondo quanto riportato dal Mundo Deportivo, i dirigenti catalani questa mattina avevano chiesto un margine per riflettere, dopo l'ultimatum nerazzurro per la risposta, ultimatum fissato per mezzogiorno. Margine concesso, il lavoro è proseguito nel pomeriggio. L'Inter ha avanzato un'offerta per il prestito con diritto di riscatto fissato 35 milioni di euro da pagare a fine stagione. La cifra è salita fino a 38 milioni, i 3 milioni sono la parte variabile legata ai bonus. Diritto che diventerà obbligo se i nerazzurri si qualificheranno in Champions League.

Quanto a Rafinha, il suo approdo a Milano è previsto per domenica mattina e le visite mediche saranno effettuate lunedì. A visite mediche ultimate, potrà sottoscrivere l'accordo di prestito all'Inter fino al 30 giugno 2018. Se poi l'Inter eserciterà il diritto di riscatto, il contratto sarà valido fino al 30 giugno 2021.

La richiesta del riscatto di 38 milioni è del Barcellona: l'Inter ne offriva 35, e l'accordo è stato trovato grazie all'inserimento di una serie di bonus (3 milioni) che hanno permesso di chiudere definitivamente l'accordo dopo una serie di colloqui tra Piero Ausilio, il Ceo del Barça Oscar Grau e il general manager Pep Segura. Qualora l'Inter dovesse esercitare a luglio l'opzione, Rafinha diventerebbe il giocatore uscito dalla cantera blaugrana più pagato della storia.
È il secondo colpo del mercato invernale nerazzurro, dopo l'acquisto di Lisandro Lopez dal Benfica.
Se quella per il centrale argentino è stata una trattativa lampo, le operazioni per portare il centrocampista ormai ex Barcellona a Milano hanno richiesto qualche giorno in più, visto che nerazzurri e blaugrana hanno impiegato una decina di giorni a trovare l'accordo per la quota dell'eventuale riscatto. Le uniche perplessità riguardano lo stato di salute del giocatore, Rafinha arriva da un doppio intervento al ginocchio destro per un problema al menisco. Lo stesso ginocchio che aveva fermato 6 mesi il brasiliano nel 2015, causa rottura del crociato. Oggi, però, i problemi sembrano superati, anche se Rafinha avrà certamente bisogno di tempo per ritrovare la forma ideale e il ritmo partita: quando lo farà, sarà un jolly multiuso per Spalletti.
Nel Barça di Luis Enrique, Rafinha ha giocato praticamente dovunque e con buoni risultati, come ha più volte sottolineato lo stesso Lucho. Nel 4-2-3-1 nerazzurro, il brasiliano potrebbe agire sulla trequarti, a destra per Candreva oppure in mezzo e proporsi come una alternativa - più offensiva - a Borja Valero, oppure occupare una delle caselle davanti alla difesa, da interno.
Insomma, un jolly a tutto campo che farà comodo a Spalletti. Adesso tocca al tecnico di Certaldo far fruttare il talento del brasiliano.

6 commenti:

Nicola ha detto...

Azzardo troppo grande. Rischiamo di prendere una grossa fregatura. E se andiamo in Champions League ci dobbiamo tenere sul groppone anche sto pacco insieme ai vari Joao Mario, Dalbert, Gabigol e via discorrendo.

Nerazzurro ha detto...

Ragazzi, partiamo da un presupposto importantissimo. Stiamo facendo un mercato con zero soldi. Secondo voi con la formula "prestito con diritto di riscatto" possiamo permetterci il fuoriclasse o il giocatore forte? Dobbiamo accontentarci di prendere dei rischi.
Rafinha è un azzardo, come è un azzardo Lisandro Lopez. Se ci va bene abbiamo messo a segno un colpaccio, altrimenti facciamo la figura dei coglioni che si sono fatti rifilare un pacco inutile.
C'erano strade alternative? Potevamo muoverci diversamente?

Brother ha detto...

Sono pienamente daccordo con Nerazzurro. Non potevamo muoverci diversamente. Lisandro Lopez e Rafinha sono due scommesse. A volte va bene, a volte no. Ma del resto nel calcio è sempre così. La Roma ha pagato una barca di soldi per Schick, ne è valsa la pena? Ad oggi direi di no. E il Milan che questa estate ha speso 200 milioni di euro per poi ritrovarsi a metà campionato lontano dalle prime posizioni?
Non critichiamo a priori, diamo un pò di fiducia alla nostra società.

Winnie ha detto...

Diamo fiducia alla società, va bene.
Non potevamo fare diversamente, va bene.
Non c'erano strade alternative, va bene.
Ma allora a sto punto puntiamo su un giovane e non se ne parla più. Non illudetevi, Rafinha sarà pronto e in forma fra un mese, un mese e mezzo se ci va bene. Quindi...
Non voglio criticare a priori la società, ma tranne poche eccezioni (Skriniar) direi che sti cinesi non sono delle cime a fare mercato.

Mark della Nord ha detto...

Io ho notizie differenti in proposito: nessun obbligo di riscatto, neppure al raggiungimento di una eventuale qualificazione champions (soltanto diritto, alle cifre riportate da Entius).

Entius ha detto...

X Mark. In effetti c'é poca chiarezza su questo punto. Alcuni parlano di diritto di riscatto secco, altri di diritto di riscatto che diventa obbligo di riscatto in caso di qualificazione alla Champions League.