INTER - LAZIO 3 - 0
54’ BANEGA – 56’ ICARDI – 65’ ICARDI
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D'Ambrosio, Miranda, Murillo, Ansaldi (Nagatomo al 18' s.t.); Brozovic, Kondogbia; Candreva (Gabigol al 41' s.t.), Banega (Palacio al 29' s.t.), Perisic; Icardi.
A Disposizione: Carrizo, Yao, Andreolli, Ranocchia, Santon, Gnoukouri, Biabiany, Eder.
All. Pioli
LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, de Vrij, Wallace, Patric (Keita al 14' s.t.); Parolo, Biglia (Cataldi al 36' s.t), Milinkovic; Felipe Anderson, Immobile, Lulic (Lombardi al 27' s.t.).
A Disposizione: Strakosha, Vargic, Hoedt, Bastos, Murgia, Kishna, Luis Alberto, Djordjevic.
All. Inzaghi
Arbitro: Mazzoleni
Esame superato a pieni voti. L’Inter batte 3-0 la Lazio e porta a casa una vittoria che fa molto morale. Dopo un primo tempo noioso nella ripresa in poco più di 10 minuti Banega e Icardi mettono ko i biancocelesti e permettono ai nerazzurri di godersi le festività natalizie in tutta tranquillità. Terza vittoria consecutiva, terza partita senza subire gol, ma soprattutto battuta un’avversaria di tutto rispetto che alla vigilia faceva parecchio paura.
Senza Joao Mario e Felipe Melo, Pioli conferma la formazione ipotizzata alla vigilia con Kondogbia e Banega a sostituire i due squalificati e con la squadra che si schiera in un più prudente 4-2-3-1.
Passa meno di un minuto e la Lazio sfiora subito il vantaggio: Handanovic è bravo a respingere la conclusione di Immobile, poi il tentativo di Lulic si infrange sul muro difensivo nerazzurro.
La partita è abbastanza noiosa e non ci sono grandi occasioni. Al 18esimo è ancora Immobile a costringere Handanovic ad un secondo intervento non facile con una conclusione rasoterra e potente.
I nerazzurri dal loro canto non impegnano mai Marchetti. La Lazio difende con ordine ma non riesce a ripartire con altrettanta precisione e il primo tempo scivola via senza alcun episodio degno di nota.
La ripresa si apre con un’Inter decisamente più arrembante: Icardi e compagni chiudono gli avversari nella loro metà campo e dopo meno di 10 minuti si portano in vantaggio. Banega si ricava lo spazio per calciare e lascia partire una conclusione straordinaria che batte imparabilmente Marchetti. Appena due minuti e l’Inter concede il bis. D'Ambrosio crossa da destra, Icardi è bravo a prendere il tempo a De Vrij e girare di testa sul secondo palo.
La Lazio è annichilita dall’uno-due nerazzurro e fatica a reagire e così al 65esimo l’Inter chiude definitivamente i conti: la difesa laziale si dimentica incredibilmente di Icardi che, tutto solo in mezzo all’area, sfrutta un passaggio di Banega su punizione e batte nuovamente un non irreprensibile Marchetti. La Lazio naufraga, l’Inter dilaga e va vicina al 4-0 ancora con Icardi che stavolta trova sulla sua strada un Marchetti attento e bravo a respingere.
Nel finale Icardi va ancora vicino alla tripletta con una girata che va a sbattere sulla traversa. Pioli concede i minuti finali a Gabigol che ricambia l’affetto del pubblico di San Siro con un paio di giocate interessanti.
Finisce 3-0 per l’Inter. Una importante e convincente prova di forza da parte degli uomini di Pioli. Il tecnico emiliano inizia a trovare la quadratura del cerchio e sta dando equilibrio alla squadra. E i frutti iniziano a vedersi. Ma, come spesso ripeto, la strada è ancora lunga. Perché se è vero che non subiamo gol per la terza partita consecutiva, è anche vero che prendiamo notevoli rischi nelle retrovie. In compenso iniziamo ad acquistare solidità in mezzo al campo dopo anche Banega e Kondogbia stasera hanno giocato una buona gara.
E là davanti quel scarsone del nostro centravanti (che sarebbe meglio vendere perché tanto non serve a niente e ci fa sempre giocare con uno in meno) continua a buttarla dentro a ritmi impressionanti.
Insomma, abbiamo chiuso l’anno nel migliore dei modi. Che sia di buon auspicio per il 2017? FORZA INTER !!!
3 commenti:
l'anno scorso chiudemmo il girone di andata a 39 punti, qualora questo venisse chiuso a 33 sarebbe tantissima roba, per come si era messa mi sarei accontentato di 20 (sono ironico per non piangere). Continuo a ritenere Pioli un'occasione persa. De Boer non si confaceva al nostro calcio, soprattutto alla nostra società. Con un tecnico pragmatico come Pioli dall'inizio probabilmente eravamo terzi. Certo, facile dire ciò col senno di poi, ma intanto...
Finalmente la squadra inizia a girare. Ma non è stato tutto rose e fiori. Il primo tempo abbiamo rischiato tanto. Però l'importante era vincere e ci siamo riusciti. E visto l'avversario direi anche una vittoria che fa morale.
Ah, permettetemi di spendere una parola per il fin troppo bistrattato Kondogbia. Ieri sera è stato davvero superlativo. Spero non sia stato solo un fuoco di paglia.
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