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martedì 19 gennaio 2016

ALESSANDRIA NELLA STORIA: E’ SEMIFINALE

COPPA ITALIA 2015-2016 – Quarti di Finale
SPEZIA-ALESSANDRIA 1-2
20’ Calaiò (rig.) – 83’ Bocalon – 92’ Bocalon
Spezia (4-4-2): Chichizola; De Col, Terzi, Valentini, Migliore; Situm, Pulzetti, Canadjija (dal 94’ Vignali), Ciurria (dal 71’ Kvrzic), Nenè (dal 75’ Catellani), Calaiò.
A disposizione: Misic, Vignali, Errasti, Juande, Postigo, Crocchianti, Sluga, Saloni, Rossi, Dentello.
All. Di Carlo.
Alessandria (4-4-3): Vannucchi; Celjak, Sosa, Sirri, Sperotto; Nicco, Loviso (dal 70’ Bocalon), Branca; Marras, Marconi (dall’85’ Vitofrancesco), Fischnaller (dal 94’ Boniperti).
A disposizione: Sabato, Nordi, Terigi, Picone, Morero, Cittadini, Mezavilla.
All. Gregucci.

La bella favola dell’Alessandria non conosce più limiti. E dopo aver battuto Alto Vicentino, Pro Vercelli, Juve Stabia, Palermo, Genoa, ieri sera si è sbarazzato anche dello Spezia approdando così ad una storica semifinale contro il Milan in una doppia sfida dall’esito non più così scontato (andata settimana prossima il 26 gennaio, ritorno il 1° marzo).
Le due formazioni rivelazioni di questa edizione di Coppa Italia si sono ritrovate di fronte in un Picco praticamente esaurito.
La partita si era subito messa in discesa per i padroni di casa. Dopo 20 minuti di gioco Tagliavento assegna un calcio di rigore in favore dello Spezia (trattenuta vistosa di Celjak su Valentini), con Calaiò che non trema e dal dischetto spiazza Vannucchi.

Il pallino del gioco sembra però essere in mano allo Spezia, che anche a inizio ripresa fa la partita: al 63esimo pecca di sangue freddo Calaiò, che manca il 2-0 in contropiede sparando addosso a Vannucchi dopo un perfetto assist di Situm.

Gregucci ha ancora una carta da giocare, e al 70esimo fa togliere la tuta a Bocalon, che ripaga puntualmente la fiducia del suo allenatore.

Al minuto 83 il capocannoniere del Girone A (10 reti finora) trasforma in oro un pallone capitato casualmente in area: colpo di testa per portarsi avanti la sfera e pallone in rete col destro. Lo Spezia accusa il colpo, e nel primo dei cinque minuti di recupero si completa il miracolo degli ospiti: traversone dalla destra di Nicco, Bocalon prende il tempo al difensore e di pura elevazione va a deviare di testa nell'angolino alla sinistra di Chichizola.
Il 2-1 firmato dall'ex attaccante della Cremonese spedisce in semifinale l'Alessandria (ultima squadra di terza divisione a riuscire in un'impresa del genere fu il Bari di Bolchi nel 1984), che settimana prossima affronterà all'Olimpico di Torino il match d'andata contro i rossoneri di Mihajlovic. Una bella storia che conferma ancora una volta come questa Coppa Italia meriterebbe ben altra formula per dare una sferzata di vitalità ed interesse ad una competizione che attira l’interesse dei tifosi solo dai quarti/semifinale in poi.
Il mio augurio più grande (da sportivo, ma anche da interista) è che la favola Alessandria possa continuare. E magari accedere ad una storica finale.

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Mister Angelo Gregucci "Stasera i ragazzi hanno fatto una grande partita, hanno riscritto la storia, come il Bari siamo una squadra di Lega Pro in semifinale di Coppa Italia. Ringrazio Scienza e il suo staff perché senza il loro lavoro non saremmo qui, i miei ragazzi per quanto fatto non solo da giocatori ma da uomini, onorando questa maglia e la società. E' una delle serate più belle della mia carriera sportiva, la dedica per questa sera va ad un ragazzo che ho allenato e che non c'è più che si chiama Piermario Morosini. La partita? La squadra non si è mai scomposta neanche dopo lo svantaggio, non ha perso mai campo, ha lottato su ogni palla facendo una grande gara. Lo Spezia passato in vantaggio ha provato a gestire, ma abbiamo fatto una grande prova: l'unico mio dubbio era sulla reazione nel caso di gol subito, ma la reazione è stata importante".

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1 commento:

Pakos ha detto...

Complimenti all'Alessandria e al mister Gregucci. Sono proprio felice che abbia conquistato la semifinale. Ma dubito che riesca ad arrivare in finale.