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domenica 17 gennaio 2016

SAMIR CHE DA GRANDE VOLEVA FARE BENJI E LA MANCANZA DI HOLLY

Non so quanti di voi sono andati al cinema a vedere “Quo Vado”, il nuovo film di Checco Zalone. Nelle prime scene c’è un prete che chiede ai propri alunni cosa vogliono fare da grandi. C’è chi risponde il veterinario, chi lo scienziato e poi c’è lui il protagonista che dice “da grande voglio fare il posto fisso”.
Ecco, mi piace immaginare che qualcosa di simile sia successo sul finire degli anni 80 a Lubiana, in Slovenia. Un maestro ha chiesto ai suoi alunni cosa volessero fare da grandi. Qualcuno ha detto il medico, qualcuno lo scienziato (c’è sempre qualcuno che vuole fare lo scienziato da piccolo) e lui, il piccolo Samir, ha risposto “da grande voglio fare Benji Price”.

A vederla e rivederla quella parata di Handanovic sul tiro ravvicinato di Cigarini somiglia sempre di più ad una parata del portiere protagonista del cartone animato che riempiva i nostri pomeriggi da piccoli (sfido chiunque a trovare uno della mia generazione, appassionato di calcio, che non abbia seguito Holly e Benji da piccolo).

Il giocatore avversario è lì ad un passo, botta a colpo sicuro, tu sei lì sul divano che già inizi ad imprecare e invece il nostro portierone ci mette i piedi e salva il risultato. Ok, la parata è un mix di bravura e fortuna, però rimane il fatto che fa una parata stupenda. E non è certo l’unica o un episodio isolato. Da inizio stagione Handanovic sta parando di tutto e di più, salvando spesso e volentieri il risultato con balzi felini e parate incredibili. Non a caso è attualmente il miglior portiere d’Europa per tiri parati. E statistiche a parte credo che in questo momento sia il miglior portiere in assoluto sia in Italia che in Europa.
Se la nostra difesa rimane la migliore della Serie A gran parte dei meriti va anche a lui che in più di un’occasione si è fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa.
Purtroppo in questo momento non abbiamo un Handanovic del centrocampo e onestamente ci manca anche un Handanovic dell’attacco. Tornando al cartone animato di cui parlavamo all’inizio, abbia Benji Price ma ci manca un Holly Hutton. A poco serve avere una difesa granitica (quasi granitica viste le ultime prestazioni) se poi in avanti non riusciamo a renderci pericolosi. E la cosa che mi fa più rabbia è che i giocatori forti non mancano. Icardi è la classica prima punta da 20 gol a stagione che ogni grande squadra dovrebbe avere solo che quest’anno sta segnando poco, Jovetic e Ljajic sono due giocatori capaci di inventare la giocata vincente ma spesso e volentieri sono troppo leziosi. Non ricordo se l’ho già scritto in qualche altra occasione ma Ljajic mi innervosisce perché spesso si perde in un bicchiere d’acqua, un dribbling di troppo, un tiro scellerato, un passaggio errato. Poi magari si fa perdonare con una grande invenzione ma le leziosità rimane. E lo stesso vale per Jovetic. Troppo narcisisti, troppo impegnati a dimostrare di avere classe. A volte la giocata semplice è quella più efficace. Un passaggio facile, una botta da fuori area, un cross semplice.
Lo so, è sempre facile parlare rimanendo seduti sul divano o davanti ad un monitor di un pc. Poi magari sul campo le cose sono ben diverse. Come ben diversa si sta prospettando questa stagione. Per quasi un girone, pur rimanendo con i piedi per terra, abbiamo fatto sogni tricolori. Ora dobbiamo fare i conti con ben altra realtà. Il Napoli è nettamente superiore, la Juventus è tornato prepotentemente (oggi ha infilato la decima vittoria consecutiva). Saranno loro a giocarsi il titolo. Noi dovremo vedercela con Roma e Fiorentina per il terzo posto utile per andare in Champions League. Del resto era questo il nostro obiettivo di inizio stagione e nonostante i risultati inducessero a sperare in qualcosina in più, non lo abbiamo mai dimenticato. Tutti all’assalto del terzo posto dunque. con Benji Handanovic e aspettando Holly. FORZA INTER !!!

2 commenti:

Brother ha detto...

E pensare che su quella parata ho pensato "ora la andiamo a vincere". E invece...

Matrix ha detto...

Pure io ho pensato ad un segnale positivo. Magari il fatto che non abbia perso è un segnale di buon auspicio.