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lunedì 9 febbraio 2015

FINALMENTE UN RAGGIO DI SOLE (bella giornata o sole passeggero?)

A pensarci col senno di poi sembra quasi sciocco. Figuriamoci se il Palermo mai vincete a San Siro veniva a strapparci i tre punti in casa… Col senno di poi. Perché fino alle 20.44 eravamo tutti tesi come corde di violino, in ansia e con un po’ di malcelata preoccupazione. Reduci da prestazioni irritanti (tanto possesso palla ma zero incisività in attacco) e da risultati da incubo, abbiamo temuto che anche il Palermo potesse tirarci un brutto scherzetto.
 
E, se proprio vogliamo dirla tutta, c’è anche andata vicino. Quell’azione in apertura di secondo tempo col palo di Vasquez e Dybala che spara alto da un metro è il classico sliding doors che avrebbe potuto cambiare la partita. Per fortuna stavolta la buona sorte (che in altre occasioni ci ha voltato le spalle) ha voluto sorriderci. Ci ha pensato poi Icardi a chiudere il discorso e a mettere in cassaforte i tre punti nerazzurri.
 
Rispetto ad una settimana fa qualcosa è cambiato. Mancini finalmente si è deciso ad abbandonare il 4-2-3-1 che non era nelle corde di questa squadra e ad affidarsi al 4-3-1-2 che fece le sue fortune nella precedente esperienza sulla panchina nerazzurra. Con questo modulo riesce a dare più protezione alla difesa e, paradossalmente, anche la fase d’attacco sembra più incisiva.

Come scrivevo una settimana fa, il modulo non era certo la panacea di tutti i mali, però diciamo che è stato un passo avanti. Fermo restando che tutto ciò che si è visto ieri sera non è stato positivo. Da un lato abbiamo apprezzato un grande Brozovic, che è sicuramente in centrocampista che mancava a questa Inter, un buon Shaqiri in versione trequartista (non vorrei sbagliarmi ma credo che per lui sia una posizione inedita, in genere agisce sull’esterno), aggiungerei anche un Santon niente male e un’Icardi che tra una polemica e l’altra continua a segnare a raffica come un Milito qualsiasi.
 
Dall’altro lato accusiamo qualche colpo a vuoto in difesa (anche se bisogna ammettere che dopo essere stato bersaglio di feroci critiche per l’errore in Coppa Italia Ranocchia ieri sera se l’è cavata abbastanza bene) e Palacio ci mette impegno ma ormai non ne ha più.
Discorso a parte merita Guarin. Decisivo nelle azioni che hanno portato ai gol sia in veste di realizzatore che in quello di finalizzatore, ma nel mezzo c’è anche tanto Guarin solita versione. Direi comunque che nella posizione di mezzala se l’è cavata davvero bene.
 
Se in molti aspettavano una reazione d’orgoglio dell’Inter credo che non saranno rimasti delusi. Abbiamo giocato una buona gara e messo in campo grinta e determinazione. Anche se questo è solo un primo passo. Memore di ciò che successe un mese fa quando la vittoria contro il Genoa ci illuse di essere sulla buona strada e di poter fare una grande rimonta (io addirittura sbandierai un Inter da Champions…) e poi è arrivato un punto in tre gare, stavolta direi di andarci con i piedi di piombo.
Ok, si è vinto col Palermo giocando una gara positiva. Ora servono le controprove. Le prossime quattro gare, ovvero le due trasferte di campionato contro Atalanta e Cagliari e la doppia sfida di Europa League contro il Celtic dovranno dirci se Palermo è stata un’oasi nel deserto o se finalmente abbiamo trovato la quadratura del cerchio.
Appuntamento fra un mese, quando tireremo le somme e, con la primavera alle porte, capiremo che finale di stagione dobbiamo aspettarci.

1 commento:

Brother ha detto...

Prestazione sicuramente positiva, ma non illudiamoci. La strada è ancora lunga e soprattutto centrare l'Europa sarà parecchio difficile vista l'agguerrita concorrenza.