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martedì 10 febbraio 2015

Gli elefanti, in punta di piedi, sul tetto d'Africa


La nazionale di calcio della Costa d’Avorio ha vinto domenica 8 febbraio la Coppa d’Africa 2015 ai rigori contro il Ghana, nella finale giocata a Bata, in Guinea Equatoriale ; la finale è finita 0-0 dopo i tempi regolamentari e supplementari ed è stata decisa dopo 22 rigori dall’errore del portiere del Ghana.
Costa d'Avorio-Ghana è sicuramente un classico del Continente Nero. A testimoniarlo sono anche i trentanove precedenti esistenti tra le due formazioni: tredici incroci nel massimo torneo africano per nazioni (fase finale e qualificazioni), due confronti nelle qualificazioni iridate riservate all'area CAF, dieci sfide in rassegne minori a carattere locale e ben quattordici gare con in palio soltanto l'onore. In totale equilibrio il computo complessivo della sfide: quattordici successi degli Elefanti, altrettante affermazioni delle Black Stars, undici invece i pareggi. Quella di ieri sera non è stata l'unica contesa con in palio lo scettro più ambito d'Africa: già in un'occasione la sfida era valsa come epilogo della kermesse africana. Accadde nel 1992, quando Costa d'Avorio-Ghana fece calare il sipario sulla diciottesima edizione della Coppa delle Nazioni Africana.Allora come ieri l'ultimo atto della manifestazione venne deciso dai tiri dagli undici metri. Allora come ieri non bastò la normale dose di rigori, ma si rese necessario andare ad oltranza. Allora come ieri la lotteria dei rigori arrise agli arancioni, permettendo agli Elefanti di salire per la prima volta sul tetto d'Africa. Per trovare invece il primo confronto assoluto tra le due compagini bisogna riportare le lancette indietro fino al 1965 e sfogliare l'album di quell'edizione della Coppa d'Africa, fino a rintracciare il perentorio 4-1 con cui la selezione di Accrà si sbarazzò degli Elefanti nel gironcino iniziale.Boubacar Barry è stato il giocatore decisivo per la vittoria della Costa d’Avorio, è il trentacinquenne portiere del Lokeren ed era il portiere titolare durante la Coppa d’Africa 2012, quando la Costa d’Avorio aveva perso ai rigori contro lo Zambia. Barry non avrebbe dovuto giocare la finale contro il Ghana, poiché il titolare durante questa edizione della Coppa d’Africa era stato il più giovane portiere Sylvain Gbohouo. A causa però dell’infortunio di Gbohouo durante la semifinale contro la Repubblica del Congo, Barry si è ritrovato a giocare la finale che ha deciso prima parando il rigore al portiere del Ghana Razek, e poi segnando il suo. Durante i rigori Barry è stato curato più volte dai medici in campo a causa di forti crampi, l’ultima volta proprio prima di tirare il rigore decisivo. In Coppa d’Africa, la vera essenza del pallone, è il cuore, perché è un torneo a sé, e riflette le inquietudini di un intero Continente che cerca di guadagnarsi un posto nel mondo.
 
 

1 commento:

Stefano ha detto...

Come spesso capita, entrambe meritavano la vittoria.
La Dea Bendata ha deciso, come 22 anni fa, di premiare gli ivoriani.