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domenica 19 ottobre 2014

INTER, RISCATTO O CROLLO DEFINITIVO

Ecco, più o meno dovremmo entrare in campo con questo spirito...
Se due settimane fa avevamo benedetto la sosta di campionato perché ci permetteva di riprendere fiato e riorganizzare le idee (sempre ammesso che nello staff tecnico nerazzurro ci fossero delle idee da riorganizzare) dopo due sconfitte (aggiungerei sciagurate…) consecutive, oggi stiamo ad imprecare (e tanto) per questa maledetta sosta per le Nazionali che ci ha regalato un Osvaldo out per un mese, un Kovacic acciaccato, un Medel con due denti rotti (per fortuna abile e arruolato) e, sebbene non c’entri nulla con le Nazionali, un D’Ambrosio infortunato. Se quindici giorni fa guardavamo con pessimismo a Inter-Napoli, oggi non possiamo certo guardare con maggiore ottimismo (del resto, dove sarebbero i motivi per essere ottimista?).

Mazzarri ha gli uomini contati pertanto la formazione è pressoché obbligata. Handanovic in porta, Juan Jesus, Ranocchia e Vidic in difesa, Nagatomo e Dodò esterni di centrocampo, Medel, M’Vila e Hernanes in mezzo al campo (con Kovacic pronto a subentrare) e in avanti Palacio e Icardi (chi era il genio che diceva che tre attaccanti erano più sufficienti? No, vorrei fargli notare che se ad uno dei due viene un raffreddore o la diarrea sono “volatili per diabetici”).

Dall’altra parte un Napoli che ha iniziato la stagione tra alti e bassi (più bassi che alti ad esser sinceri), ma che probabilmente in questo momento sta leggermente messo meglio di noi. I partenopei (al pari dell’Inter, come sottolineavo ieri) hanno deluso abbastanza in questo inizio di stagione ma si ha la sensazione che possa risollevarsi con più facilità rispetto all’Inter. Poi, mi auguro, magari stasera l’Inter vince 3-0 e le mie parole risulteranno solo uno sfogo sciocco di un tifoso deluso.
I precedenti sono 68 e sorridono all’Inter che ha avuto la meglio in 45 occasioni (l’ultima due anni fa, il 9 dicembre 2012, gol di Milito e Guarin a firmare il 2-1 finale). I pareggi sono solo quindici, l’ultimo dei quali è il confronto dello scorso aprile finito 0-0 che io mi persi per giustificati motivi, mentre sono appena 8 le sconfitte, l’ultima dei quali è quel famoso Rocchi-show del 1 ottobre 2011 (ebbene sì, come abbiamo visto anche due settimane fa in Juventus-Roma ogni tanto l’arbitro toscano diventa protagonista nei match clou come un Messi o un Cristiano Ronaldo qualsiasi)..
Basterebbero solo i precedenti saremmo in una botta di ferro. Ma purtroppo stasera conterà poco aver vinto il 66% delle sfide fin qui disputate. Conterà (e tanto) invece la voglia di riscatto dei nostri ragazzi, conterà se avranno voglia di dimostrare che sono una squadra, anzi meglio, che sono l’Inter, conterà la grinta con cui scenderanno in campo, conterà la carica che riuscirà a trasmettere Mazzarri ai suoi ragazzi prima di scendere in campo. Dopo la doppia sconfitta con Cagliari e Fiorentina, la partita di questa sera è già da dentro o fuori. O si porta a casa il bottino pieno dimostrando di poter ancora dire la nostra, oppure si pareggia o si perde mettendo un altro pesante mattone sulla crisi nerazzurra. Che vogliamo fare?

2 commenti:

Nicola ha detto...

Speriamo nel riscatto...

Winnie ha detto...

Non sarà una sfida semplice ma ci aspettiamo sicuramente una grande reazione da parte dei nostri ragazzi. Aldilà del risultato mi aspetto una grande gara da parte di tutti e che scenda in campo con la giusta grinta e concentrazione.