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sabato 14 giugno 2014

SORPRESA COSTARICA, L’URUGUAY VA KO – PARTE COL PIEDE GIUSTO LA COLOMBIA

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Gruppo D
URUGUAY-COSTARICA 1-3
24′ Cavani - 54′ Campbell - 57′ Duarte - 84′ Ureña Porras
URUGUAY (4-3-3): Muslera; Maxi Pereira, Godin, Lugano, Caceres; Gargano (61′ Lodeiro), Rios, Rodriguez (77′ Hernandez); Stuani, Forlan (62′ González), Cavani. 
A disposizione: Silva, Munoz, Gimenez, Fucile, Coates, Perez, Pereira, Lodeiro, Suarez, Ramirez. 
All.: Tabarez
COSTARICA (3-5-2): Navas; Gonzalez, Umana, Borges; Diaz, Bolanos (88′ Barrantes), Duarte, Tejeda (75′ Cubero Loria), Luna; Ruiz (83′ Urena), Campbell. 
A disposizione: Pembertron, Cambronero, Francis, Myrie, Miller, Granados, Calvo, Miguel, Brenes. 
All.: Jorge Luis Pinto

Arbitro: Felix Brych


Prima grossa sorpresa di questo Mondiale. E arriva direttamente dal girone dell’Italia dove la cenerentola Costarica batte l’Uruguay, una delle squadre che sulla carta erano date tra le più forti.
La partita la fanno gli uomini di Tabarez: già al 15' vanno avanti ma Godin colpisce il pallone di testa in posizione di fuorigioco e l'arbitro annulla. La Celeste ci prova dopo appena un altro minuto con Cavani che si divora l'1-0 tirando fuori da pochi metri. 
Al 22' Lugano viene trattenuto in area costaricense da Diaz, è rigore: El Matador dagli undici metri non sbaglia. Al 27' reazione della Costa Rica: Campbell tira potente ma il pallone termina alla sinistra di Muslera. Il secondo tentativo arriva al 40' solo grazie a un'uscita spericolata dell'ex portiere della Lazio: Bolanos però non riesce ad approfittarne. Allo scadere Navas è bravissimo a mettere in angolo un pallonetto di Forlan che va vicinissimo al raddoppio. 
Nella ripresa dopo un miracolo di Muslera su colpo di testa ravvicinato è Campbell al 54' a trovare il gol del pareggio.
Dopo una sgroppata lungo l'out di destra di Bolanos il cross a centro area premia l'attaccante di proprietà dell'Arsenal che controlla e batte Muslera con un preciso mancino. Il colpo del pari ha domato l'offensiva dell'Ururguay che al 57' va anche sotto 2-1. La Costa Rica passa con un colpo di testa di Oscar Duarte servito su punizione da Bolanos. L'Uruguay ha accusato il colpo e gli avanti della Costa Rica provano a castigare la nazionale uruguaiana. 
Al 64' è Campbell a provare un sinistro a giro dai 35 metri che si stampa sul palo di sostegno della porta a Muslera battuto. Uruguay in bambola completa e all'85 entra e segna Urena. Campbell scappa lungo l'out di sinistra e serve in verticale Urena che beffa Muslera in uscita con un perfetto diagonale rasoterra.
L'Uruguay finisce addirittura in 10 per l'espulsione di Maxi Pereira con rosso diretto per fallo su Campbell.
L’Uruguay delude sotto il profilo della costruzione del gioco, visto che le poche sortite offensive sono affidate all’estro dei singoli Forlan e Cavani. Il Costa Rica, guidato da un superlativo Campbell, ha il merito di cambiare ritmo nella ripresa e di non smettere mai di crederci. I centramericani fanno sul serio e corrono come dannati. E puntano agli ottavi, come già successo a Italia '90. Ci riusciranno? E’ presto per dirlo…

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Gruppo C
COLOMBIA-GRECIA 3-0
5' Armero - 58' Gutierrez - 93' Rodriguez
COLOMBIA (4-2-3-1): Ospina; Armero (74' Arias), Yepes, Zapata, Zuniga; Aguilar (68' Mejia), Sanchez, Cuadrado, Rodriguez, Ibarbo; Gutierrez (76' Martinez).
A disp.: Mondragon, Vargas, Balanta, Valdes, Carbonero, Quintero, Bacca, Ramos.
All.: Pekerman
GRECIA (4-2-3-1): Karnezis; Holebas, Manolas, Papastathopoulos, Torosidis; Katsouranis, Kone (78' Karagounis); Maniatis, Gekas (64' Mitroglou), Salpingidis (57' Fetfatzidis); Samaras.
A disp.: Glykos, Kapino, Moras, Tzavellas, Vyntra, Christodoulopoulos, Samaris, Tachtsidis, Tziolis.
All.: Santos
Arbitro: Mark Geiger.

Festa Colombia che in uno Stadio Mineirao di Belo Horizonte invaso di maglie gialle porta a casa la vittoria. Entusiasmo alle stelle, dopo sedici anni d’assenza dal Mondiale ci sta eccome.
La Colombia di Pekermann, che deve fare a meno dell'infortunato Falcao e dello squalificato Guarin, si impone sulla Grecia per 3-0 al termine di una gara in cui sono stati impiegati ben nove giocatori che militano nel campionato italiano.E il girone, forse il più equilibrato di tutti, si fa in discesa. Un risultato forse un po’ troppo severo per la nazionale del portoghese Santos, che ha giocato più dei sudamericani, ha fatto più possesso palla. Ma quel poco che ha creato l’ha sprecato.
Pronti, via e i Cafeteros passano subito in vantaggio. Cuadrado ubriaca Holebas sulla fascia destra e mette in mezzo per l'accorrente Armero che, complice una deviazione, insacca alle spalle di Karnezis. Gli ellenici provano a reagire e si rendono pericolosi con il bolognese Kone che dal limite dell'area calcia di poco a lato. Gli uomini in maglia gialla scelgono di lasciare l'iniziativa alla Grecia provando a ripartire in contropiede con Cuadrado e Ibarbo, gli ellenici cercano il possesso palla e si rendono pericolosi solo allo scadere con il solito Kone. Dopo un primo tempo povero di occasioni da rete il secondo inizia in modo pirotecnico: prima Teofilo Gutierrez raddoppia su azione da calcio d'angolo, poi Gekas colpisce la traversa a porta sguarnita e non riesce a riportare in partita la Grecia. Gli uomini in maglia blu subiscono il contraccolpo e non riescono più a rendersi pericolosi fino a subire il colpo del definitivo k.o. firmato dal monegasco James Rodriguez.
La Colombia ha mostrato ciò che si sapeva: ottime individualità, grande rapidità e velocità negli scambi ma zero ordine. Una bella squadra ma che non dà mai l’impressione di avere in mano la sfida fino in fondo. Senza considerare che Pekerman si è permesso il lusso di lasciar fuori Jackson Martinez. Uno che onestamente farebbe comodo a parecchie nazionali presenti in Brasile.
La Grecia ci mette l’impegno ma non basta. Troppo forti i sudamericani per una nazionale che è ormai lontana parente della squadra che dieci anni fa trionfo agli Europei in Portogallo.


2 commenti:

Roberto ha detto...

Dove finiscono i demeriti dell'Uruguay e dove iniziano i meriti della Costarica?
No, perché a me pare proprio che più che la bravura del Costarica ha fatto la differenza il suicidio dell'Uruguay...

Simone ha detto...

Premesso che secondo me il Costarica non é così scarso come pensavamo, direi che ha ragione Roberto. Anche l'Uruguay ci ha messo del suo in negativo.