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domenica 29 giugno 2014

SNEIJDER E HUNTELAAR SPENGONO I SOGNI MESSICANI

MONDIALI DI CALCIO 2014 – Ottavi Di Finale
OLANDA-MESSICO 2-1
48' Dos Santos - 88' Sneijder – 94’ Huntelaar (rig.)
OLANDA (3-5-2): Cillessen; Vlaar, De Vrij, Blind; Verhaegh (57' Depay), De Jong (9' Martins Indi), Sneijder, Wijnaldum, Kuyt; Van Persie (76' Huntelaar sv), Robben.
A disp.: Krul, Vorm, Janmaat, Kongolo, Veltman, Clasie, De Guzman, Fer, Lens.
All.: Van Gaal.
MESSICO (5-3-2): Ochoa; Aguilar, Marquez, Maza Rodriguez, Moreno (47' Reyes), Layun; Herrera, Salcido, Guardado; Dos Santos (62' Aquino), Peralta (75' Hernandez).
A disp.: Corona, Talavera, Ponce, Brizuela, Fabian, Pena, Jimenez, Pulido.
All.: Herrera.
ARBITRO: Pedro Proenca.

Al minuto 88 il Messico era ad un passo dai quarti. Ad inizio ripresa Giovani Dos Santos aveva portato in vantaggio la Tricolor contro l’Olanda e la storica qualificazione era sempre più vicina.
Ma a due minuti dalla fine sugli sviluppi di un calcio d’angolo Sneijder con una staffilata dal limite realizzava il gol del pareggio prima che in pieno recupero Marquez stendesse in area Robben e che Huntelaar realizzasse in conseguente calcio di rigore permettendo all’Olanda di superare il turno e condannasse il Messico ad una immeritata eliminazione.

Parte meglio la squadra messicana che prova subito ad impensierire Cillessen in due occasioni. Il Messico sfiora il vantaggio al quarto d’ora con Herrera, ma il tiro rasoterra termina a fil di palo. L’Olanda punta molto sulle accelerazioni di Robben, ma il Messico non soffre, anzi torna in attacco con Salcido che calcia dalla distanza, ma trova Cillessen che devia in angolo. Van Persie, dopo un avvio buio, si fa vedere alla mezzora con una conclusione da posizione defilata che però termina fuori.

Al 31’ l’arbitro Proença ferma il gioco chiamando il “cooling break”, ovvero il time-out di tre minuti per l’eccessivo caldo. Nel finale di tempo il Messico sfiora il vantaggio con un destro di Dos Santos, respinto di piede da Cillessen, ma proprio al 47’ rischia il calcio di rigore (che poteva starci) per un intervento al limite di Marquez e Moreno su Robben, con Proença che lascia correre.
I messicani partono forti come nel primo tempo ed al 48esimo passano meritatamente in vantaggio. Dos Santos riceve palla al limite e lascia partire un tiro sul quale Cillessen non può arrivare. Sotto di una rete, Van Gaal inserisce Depay al posto di Verhaegh.
L’Olanda prova a reagire da grande squadra ed al 58’ serve un super Ochoa a salvare il Messico. Calcio d’angolo dalla destra, De Vrij colpisce a botta sicura da pochi passi, ma Ochoa è formidabile nel respingere, con mano e viso, la sfera sul palo. Ma non è finita perché subito dopo è il turno di Sneijder che calcia dal limite, ma la conclusione è deviata in angolo dalla difesa messicana.
Gli orange continuano ad attaccare a testa bassa ma mancano idee e precisione nel momento decisivo. Al 74’ serve ancora un grande intervento di Ochoa a salvare su Robben che si presenta all'uno contro uno con l'estremo difensore messicano, che è bravo a chiudergli lo specchio della porta.
Nel finale Van Gaal si gioca la carta Huntelaar al posto di Van Persie, ed il Messico che tiene bene fino al minuto 88 quando su azione di calcio d'angolo, Sneijder si coordina alla perfezione e con un destro appena dentro l’area lascia impietrito Ochoa. L’Olanda, trovato il pari, si getta in avanti e proprio nel recupero ottiene un calcio di rigore per un fallo di Marquez su Robben. Dal dischetto va Huntelaar che spiazza Ochoa e regala la semifinale all’Olanda.
Per il Messico è la sesta eliminazione consecutiva agli ottavi di finale (1994, 1998, 2002, 2006, 2010 ed oggi), anche se stavolta è immeritata. Gli uomini di Herrera hanno giocato una grande gara e solo nel finale si sono dovuti arrendere alla classe di Robben e Sneijder. Gli orange, che a mio avviso sono tra le squadre che finora hanno giocato meglio, sono stati ad un passo dall’eliminazione. Si è salvata in extremis. I vantaggi di avere dei campioni tra le proprie fila…


1 commento:

Simone ha detto...

La buona sorte sorride alle big. Prima il Brasile, poi l'Olanda. Credo che alla fine di sorprese ne avremo ben poche.