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lunedì 17 febbraio 2014

CONTE ATTACCA CAPELLO (e sconfessa la Juventus su Calciopoli)

Stiamo facendo una stagione eccezionale per i risultati: a qualcuno da fastidio che il ruolino di marcia di questa Juve sia superiore.Ognuno può dire quello che vuole, stranamente Capello viene a mettere il becco in casa di altri. Ha vinto due scudetti, ma nessuno si ricorda di cose emblematiche: io mi ricordo gli scudetti di Lippi e di Trapattoni, non ricordo la Juventus di Capello. Ci si ricorda solo perché quei due scudetti sono stati revocati. Non mi ha impressionato in quei due anni: aveva la Juventus più forte però a livello di gioco non mi ha impressionato, quindi mi guarderei bene prima di dire delle fesserie”.
Tuoni, fulmini e saette. “Ma come si permette? Ma cosa sta dicendo?”. Si saranno chiesti sbalorditi sul fronte bianconero. In effetti le affermazioni di Conte (che successivamente ha corretto il tiro) sono abbastanza pesanti. Credo che le parole di Conte siano un autogol abbastanza clamoroso perché stridono fortemente con ciò che da sempre sostiene la società. Non credo che Agnelli o Marotta, o Nedved che di quella squadra faceva parte, abbiano gradito le esternazioni di Conte. Anzi, non ho difficoltà ad immaginare come il tecnico bianconero sia stato richiamato all’ordine.

Del resto, otto anni di battaglie giudiziarie e mediatiche, ricorsi ai vari tribunali sportivi, appelli alle corti internazionali, 64.521 (almeno fino a quando ho tenuto il conto) sentenze negative, risarcimenti danni alla Figc, poi arriva il tuo allenatore e sconfessa tutto non è certo una bella immagine (ero convinto che certe cose succedessero solo all’Inter, anzi vi immaginate che caos se fosse successa all’Inter una roba del genere?). Non a caso Moggi, burattinaio di quel periodo, ha avuto parole dure nei confronti di Conte sostenendo che se ci fosse stato lui certe esternazioni non sarebbero mai uscite.

Ma facciamo per un attimo un passo indietro. Giugno 2007. L’Arezzo di Antonio Conte vince a Treviso per 3-1, ma non evita la retrocessione, perché la Juve (che milita nel campionato cadetto in seguito alle vicende di “Calciopoli”) perde incredibilmente in casa con lo Spezia per 3-2, regalando ai liguri la possibilità di giocarsi lo spareggio con il Verona. Conte non prende bene la cosa “C’è profonda delusione e profonda amarezza, rispetto tanto i tifosi bianconeri ma ho poco rispetto per la squadra. Mi fa capire cose che già sapevo, nel calcio si parla tanto, tutti sono bravi a parlare, adesso sembrava che i cattivi fossero fuori e che adesso ci fosse un calcio pulito, infatti siamo contenti tutti, evviva questo calcio pulito!“.
Parole altrettanto pesanti che fanno capire quale sia il pensiero dell’ex capitano bianconero sulla vicenda. E se consideriamo che Antonio Conte non è semplicemente un ex giocatore della Juventus, ma vi ha militato per anni diventandone il capitano e una bandiera, mi pare ovvio che le sue esternazioni più che un semplice sfogo in un momento di rabbia mi sembrano mezze verità di uno che sa come giravano le cose a quei tempi (e forse non solo a quei tempi).
Non mi meraviglierei se un giorno (magari dopo che la sua esperienza sulla panchina bianconera sarà conclusa) Conte se ne uscisse con dichiarazioni “interessanti” sui floridi anni del primo Lippi (quelli di Agricola, per intenderci) o magari ci deliziasse con qualche chicca di sicuro interesse. Uno come lui di cose da raccontare ne avrebbe tante.

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4 commenti:

Carlo Sandri ha detto...

Non vorrei deludere le aspettative di chissà quali rivelazioni, ma Conte ha un carattere piuttosto permaloso e refrattario alle critiche, e l'accenno al fatto che gli scudetti di Capello siano stati revocati mi sembra una cosa buttata lì come ulteriore frecciata in un momento di rabbia. C'è anche una smentita quasi immediata, anche se è probabile che sia stata caldamente "consigliata" dalla società.
Tra l'altro, come ricordi giustamente, negli anni "incriminati" di Calciopoli, Conte non era nemmeno alla Juve.

Sul periodo di Agricola c'è una prescrizione, pensavo che valesse per tutti :) ... Poi la mia speranza di tifoso è che fosse tutto davvero regolare al di là della mancata condanna, ma purtroppo parlando di doping è difficile avere delle certezze, perché il confine tra le sostanze che si possono usare ("integratori" di vario genere) e quelle proibite è abbastanza arbitrario e in continuo aggiornamento negli anni. Penso alla squalifica a Davids per il collirio, o al periodo di scandalo in cui si accusava la Juve di somministrare niente meno che la creatina!... che pochi mesi dopo era reclamizzata in TV come nulla fosse.
E magari il problema fosse solo alla Juve, eh... Vorrei fare ironia di parte sulle pasticche di Herrera, ma purtroppo c'è poco da ridere sulla fine che hanno fatto i giocatori di quel periodo.

Infine, sulla sconfitta interna contro lo Spezia, concordo che certi risultati di fine campionato siano una cosa vergognosa. Anche qui non è che sia una esclusiva juventina, ma la nostra parte di colpe le abbiamo eccome. Ricordo anche qualche anno fa una salvezza del Perugia, che se ben ricordo vinse la terzultima di campionato contro la Juve, schierando nientemeno che il figlio di Gheddafi, e vinse la successiva in casa della Roma.

Nerazzurro ha detto...

Se anche i juventini stessi ammettono le loro "colpe" direi che siamo a cavallo. :-) Pur in preda ad un momento di rabbia il tecnico bianconero ha detto una sacrosanta verità che sappiamo tutti e che solo i juventini si ostinano a negare: quei due scudetti non sono della Juventus.

@ Carlo Sandri. Riguardo Juventus-Spezia, credo che Entius non si riferisse al risultato in sé (di partite di quel tipo ne abbiamo visto e ne vedremo a bizzeffe sempre) ma alle dichiarazioni di Conte a fine gara.

Nicola ha detto...

Come si suol dire Conte l'hai fatta fuori dal vaso. Un allenatore non dovrebbe fare certe dichiarazioni che contrastano con il pensiero della società. Anche se corrispondono a verità.

pippo ha detto...

penso che sia chiaro a tutti che conte non volesse negare la legittimità dei due scudetti,ma se vi fa comodo crederlo....un pò di soddisfazione non si nega a nessuno.