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lunedì 22 ottobre 2012

SEMPRE PIU' SOLIDI E COMPATTI, LA STRADA E' QUELLA GIUSTA

Forse non siamo una grande squadra, forse non giochiamo un bel calcio (anche se gli altri non è che giochino un calcio stile Barcellona), forse non andremo lontano, ma per il momento ci limitiamo a osservare i fatti. E i fatti dicono che abbiamo portato a casa la quinta vittoria consecutiva tra campionato e coppa, i fatti dicono che ci sono quattro squadre in fuga e noi siamo lì, nel gruppetto di testa, i fatti dicono che acquistiamo maturità e solidità gara dopo gara.
Abbiamo una difesa sempre più solida, con un Samuel che dopo qualche incertezza di inizio stagione è tornato un difensore di grande qualità. Lo stesso dicasi per un Ranocchia che non ho mai visto a livelli così eccezionali (per prendere lui abbiamo sacrificato Destro, che dite? Ne sarà valsa la pena?) e Juan Jesus che qualcuno voleva spedire in prestito e che invece Stramaccioni, al momento opportuno, ha lanciato da titolare e ora quella maglia chi gliela toglie più?
Ma la difesa è solo la punta dell’iceberg di una squadra solida a centrocampo, sempre pericolosa in fase offensiva (anche se dovrebbe far fruttare di più le occasioni…) e con elementi che in chiave futura possono dare tanto a questa Inter.

Abbiamo già detto di Ranocchia e Juan Jesus ma anche Coutinho si è fatto sempre trovare pronto quando serviva. Ieri è stato il turno di un Obi spostato a destra, lui che è mancino, dove ha fatto una buona gara. Ma anche Alvarez mi è piaciuto. Ha tecnica e sa come far cantare il pallone, se riuscisse a velocizzare i suoi movimenti da moviola probabilmente diventerebbe un giocatore molto pericoloso per gli avversari.
Ma non sono solo i giovani a distinguersi. Cambiasso, che molti davano per finito, ieri ha giocato una gara davvero superlativa risultando tra i migliori. Cassano doveva essere un problema e infatti lo è, ma per le squadre avversarie. Cinque gol nelle prime otto giornate rappresentano il suo miglior bottino ma soprattutto lo vedo in forma, che ha voglia, che si impegna. Fatico a capire come Prandelli possa lasciare a casa un elemento così anche se, come dicevo qualche giorno fa, la cosa non mi dispiace affatto. Ora è rientrato anche Palacio e se pensiamo che a questa squadra manca la punta di diamante, ovvero Sneijder…
Nel complesso credo che Stramaccioni abbia in mano un buon gruppo su cui lavorare e che in pochi anni potrà tornare ad essere competitivo, almeno in Italia (per l’Europa il cammino è ancora molto lungo).
Per una volta vi risparmio la dose di elogi per Stramaccioni che anche ieri ci ha messo del suo. Sarà inesperto, sarà inadeguato, però sa il fatto suo e può davvero fare molta strada (come ho scritto altrove “se Andrea Stramaccioni è un allenatore con le palle o se finora è stato solo eccessivamente fortunato non lo sappiamo con certezza. Di sicuro, per citare Mou, “non è mica un pirla”).
Molta strada, ci auguriamo, può fare anche questa Inter. E’ presto per fare progetti e lanciarsi in fantasiose illusioni. Oggi va così, domani chi può saperlo? Per fare due esempi, a marzo-aprile del 2010 sembrava che fossimo arrivati alla frutta e poi a maggio vincemmo tutto il vincibile. Viceversa lo scorso anno dopo sette vittorie consecutive con Ranieri sembravamo lanciatissimi e poi è finita come è finita.
Ecco perché bisogna andare avanti per piccoli passi. Per il momento è sufficiente la consapevolezza di una squadra in crescita che ha imboccato la strada giusta per tornare ad essere protagonista e vincente. Il resto lo scopriremo strada facendo.

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2 commenti:

Matrix ha detto...

Stramaccioni è un grande allenatore, altro che pirla. Ero scettico riguardo la sua riconferma e invece mi sono dovuto ricredere. Nonostante la giovane età è in gamba.

Winnie ha detto...

In Italia giovane età fa rima con incapacità. Non per forza essere giovani vuol dire essere degli sprovveduti. Strama sa fare il suo mestiere in modo eccellente.
Se invece di 36 anni ne avesse avuto 44 nessuno avrebbe avuto da ridire.