Al di là dei facili entusiasmi dell’immediato post-partita, è ovvio che la nostra situazione è in netto miglioramento ma non per questo dobbiamo lasciarci andare a facili illusioni.
Però rispetto a qualche settimana fa iniziamo a vedere qualcosa di buono. Per esempio la difesa che faceva acqua da tutte le parti e che da 180 minuti non prende gol. La coppia Samuel-Lucio se in discreta forma fanno ancora un discreto figurone. E se giocano bene loro, danno fiducia anche ai compagni di reparto e ai centrocampisti. C’è da dire che nelle ultime due partite anche Nagatomo è migliorato parecchio. Ok, non è un Maicon mancino ma se non altro possiamo contare su un buon terzino.
Anche il centrocampo non è male. Motta è l’unico capace di fare gioco e pazienza se non è un fulmine di guerra. Cambiasso il suo lo fa sempre.
Ma le risposte arrivano anche dai giovani. Poli, che finalmente Ranieri si è deciso schierare, non mi è dispiaciuto affatto. Se consideriamo che giocava fuori ruolo e tornava dopo una lunga assenza, la sua prova è decisamente positiva. Buono anche Alvarez. Vabbè, è lento, vabbè spesso verrebbe voglia di prenderlo a calci nel sedere, però è anche uno di quelli capace di farti la giocata vincente o di cambiare passo alla partita (sottolineiamo alla partita, non certo lui). Ieri sera è apparso un po’ sottotono Faraoni. Ma alzi la mano che ha il coraggio di colpevolizzarlo per una partita giocata non bene.
Le uniche note dolenti rimangono in avanti. Milito lo stiamo aspettando da due anni. Non demerita ma è molto molto lontano da un Milito quantomeno presentabile. Pazzini è un uomo d’area, se non gli arrivano palloni decenti finisce col vagare nel vuoto. Per fortuna è rientrato Forlan. L’ex attaccante dell’Atletico Madrid avrà i suoi annetti ma è sicuramente uno di quei attaccanti che fa la differenza. La sua assenza si è sentita, sbagliato dire il contrario.
A dir la verità le assenze hanno fatto spesso la differenza in questo trimestre. Forlan, Sneijder, Maicon, Thiago Motta, Lucio, il vero Milito, tutti giocatori importanti per questa Inter, tutti giocatori capaci di fare la differenza.
Con il loro recupero e con il definitivo lancio di qualche giovane (Faraoni, Coutinho, Alvarez, Poli, Castaignos) possiamo sperare in una seconda parte di stagione decisamente migliore. L’obiettivo terzo posto potrebbe essere accessibile.
Ma niente illusioni, testa bassa e continuiamo a fare la nostra corsa. A primavera inoltrata tracceremo il bilancio.
Però rispetto a qualche settimana fa iniziamo a vedere qualcosa di buono. Per esempio la difesa che faceva acqua da tutte le parti e che da 180 minuti non prende gol. La coppia Samuel-Lucio se in discreta forma fanno ancora un discreto figurone. E se giocano bene loro, danno fiducia anche ai compagni di reparto e ai centrocampisti. C’è da dire che nelle ultime due partite anche Nagatomo è migliorato parecchio. Ok, non è un Maicon mancino ma se non altro possiamo contare su un buon terzino.
Anche il centrocampo non è male. Motta è l’unico capace di fare gioco e pazienza se non è un fulmine di guerra. Cambiasso il suo lo fa sempre.
Ma le risposte arrivano anche dai giovani. Poli, che finalmente Ranieri si è deciso schierare, non mi è dispiaciuto affatto. Se consideriamo che giocava fuori ruolo e tornava dopo una lunga assenza, la sua prova è decisamente positiva. Buono anche Alvarez. Vabbè, è lento, vabbè spesso verrebbe voglia di prenderlo a calci nel sedere, però è anche uno di quelli capace di farti la giocata vincente o di cambiare passo alla partita (sottolineiamo alla partita, non certo lui). Ieri sera è apparso un po’ sottotono Faraoni. Ma alzi la mano che ha il coraggio di colpevolizzarlo per una partita giocata non bene.
Le uniche note dolenti rimangono in avanti. Milito lo stiamo aspettando da due anni. Non demerita ma è molto molto lontano da un Milito quantomeno presentabile. Pazzini è un uomo d’area, se non gli arrivano palloni decenti finisce col vagare nel vuoto. Per fortuna è rientrato Forlan. L’ex attaccante dell’Atletico Madrid avrà i suoi annetti ma è sicuramente uno di quei attaccanti che fa la differenza. La sua assenza si è sentita, sbagliato dire il contrario.
A dir la verità le assenze hanno fatto spesso la differenza in questo trimestre. Forlan, Sneijder, Maicon, Thiago Motta, Lucio, il vero Milito, tutti giocatori importanti per questa Inter, tutti giocatori capaci di fare la differenza.
Con il loro recupero e con il definitivo lancio di qualche giovane (Faraoni, Coutinho, Alvarez, Poli, Castaignos) possiamo sperare in una seconda parte di stagione decisamente migliore. L’obiettivo terzo posto potrebbe essere accessibile.
Ma niente illusioni, testa bassa e continuiamo a fare la nostra corsa. A primavera inoltrata tracceremo il bilancio.
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2 commenti:
Sono daccordo. Corriamo e basta. A primavera inoltrata tireremo le nostre conclusioni.
Io spero che facciamo un buon campionato ma senza ottenere grandi risultati.
Non vorrei che un terzo posto autorizzasse Moratti a pensare che questa squadra va ancora bene così.
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