La Fiorentina vista ieri sera non scoppia di salute e probabilmente non sta messa meglio dell’Inter. Ma questo non sminuisce affatto la buona prova della squadra nerazzurra. I nostri ragazzi negli ultimi tempi sono stati bravissimi a complicarsi la vita. Per fare un paio di esempi, il Trabzonspor era davvero poca roba eppure noi in Turchia abbiamo pareggiato, il Cagliari non ci ha impensierito eppure contro i sardi abbiamo sofferto più del necessario e preso un gol nei minuti finali. Ecco perché credo che la bella prestazione di ieri sera sia principalmente merito nostro e non demerito altrui.
Fermo restando che, come ha ammesso lo stesso Ranieri in conferenza stampa, l’Inter del triplete non c’è più. Dunque scordiamoci di vedere partite straordinarie, vinte in 10 o pareggiate in 9. Ci accontentiamo di vedere una buona squadra, che ha una minima parvenza di gioco e che riesce a segnare un gol più degli avversari. Esattamente l’Inter vista ieri sera.
In assenza di Sneijder (che rientrerà dopo la pausa natalizia), Ranieri ha deciso di puntare sul classico 4-4-2. E la scelta sembrerebbe giusta. Sulla destra il rientrante Maicon e Faraoni s’intendono a meraviglia e sull’altro versante Nagatomo è apparso meno scarso rispetto ad altre volte con Coutinho che partendo decentrato semina pericoli in area avversaria (il brasiliano dà il meglio partendo dalla sinistra e non da trequartista). Il buon lavoro degli esterni agevola anche il compito di Thiago Motta e Cambiasso. In particolare l’italo-brasiliano è sembrato meno statico e più partecipe alla manovra nerazzurra. In difesa Lucio e Samuel se sono in buona forma rimangono un muro invalicabile sebbene ieri sera Gilardino, Ljajic e Santiago Silva abbiano creato ben pochi pericoli.
Rischio di essere noioso ma chi sono stati i migliori in campo ieri sera? Faraoni e Coutinho. E cosa ho sempre ripetuto io? Che bisogna dare spazio e fiducia ai giovani. Non c’era certo bisogno di un genio per capirlo. Si butta un giovane in campo per 20 minuti e subito si francobolla come brocco o non da Inter. Diamogli fiducia, facciamoli giocare, facciamoli sbagliare e poi ne riparliamo. Faraoni mi sta impressionando, Coutinho e Alvarez secondo me stanno crescendo. Entrambi erano inguardabili nelle prime uscite, ora fanno delle prestazioni comunque buone. Certo hanno i loro difetti, sono ancora acerbi tecnicamente, ma sono sulla buona strada. Ecco perché continuo a non capire perché Poli non abbaia ancora visto il campo nonostante da cinque partite vada costantemente in panchina. E viceversa Ranieri mette in campo Muntari, un corpo estraneo in questa Inter. Perché far giocare un calciatore che questa estate era in partenza e che comunque non rientra nei piani dell’allenatore e della società? Mistero. Il ghanese ieri sera è stato davvero penoso. E lo stesso si può dire di Zarate. Davvero irritante. Tanto da far quasi rimpiangere Milito. Il Principe è ancora lontano dall’essere in forma decente ma se non altro si sbatte, lotta, segue la manovra. Insomma cerca di rendersi utile alla squadra, al contrario di Zarate.
Nel complesso la prestazione è buona ma prima di dare giudizi affrettati aspettiamo Natale. Il Genoa martedì, il Cesena domenica prossima e il Lecce fra 10 giorni ci diranno se la buona gara di ieri sera era solo un’oasi nel deserto o se possiamo sperare in qualcosina in più. Nella speranza che con l’anno nuovo rientrino gli assenti (Sneijder e Forlan su tutti) e che Babbo Natale Moratti ci porti in dono qualche rinforzo.
Fermo restando che, come ha ammesso lo stesso Ranieri in conferenza stampa, l’Inter del triplete non c’è più. Dunque scordiamoci di vedere partite straordinarie, vinte in 10 o pareggiate in 9. Ci accontentiamo di vedere una buona squadra, che ha una minima parvenza di gioco e che riesce a segnare un gol più degli avversari. Esattamente l’Inter vista ieri sera.
In assenza di Sneijder (che rientrerà dopo la pausa natalizia), Ranieri ha deciso di puntare sul classico 4-4-2. E la scelta sembrerebbe giusta. Sulla destra il rientrante Maicon e Faraoni s’intendono a meraviglia e sull’altro versante Nagatomo è apparso meno scarso rispetto ad altre volte con Coutinho che partendo decentrato semina pericoli in area avversaria (il brasiliano dà il meglio partendo dalla sinistra e non da trequartista). Il buon lavoro degli esterni agevola anche il compito di Thiago Motta e Cambiasso. In particolare l’italo-brasiliano è sembrato meno statico e più partecipe alla manovra nerazzurra. In difesa Lucio e Samuel se sono in buona forma rimangono un muro invalicabile sebbene ieri sera Gilardino, Ljajic e Santiago Silva abbiano creato ben pochi pericoli.
Rischio di essere noioso ma chi sono stati i migliori in campo ieri sera? Faraoni e Coutinho. E cosa ho sempre ripetuto io? Che bisogna dare spazio e fiducia ai giovani. Non c’era certo bisogno di un genio per capirlo. Si butta un giovane in campo per 20 minuti e subito si francobolla come brocco o non da Inter. Diamogli fiducia, facciamoli giocare, facciamoli sbagliare e poi ne riparliamo. Faraoni mi sta impressionando, Coutinho e Alvarez secondo me stanno crescendo. Entrambi erano inguardabili nelle prime uscite, ora fanno delle prestazioni comunque buone. Certo hanno i loro difetti, sono ancora acerbi tecnicamente, ma sono sulla buona strada. Ecco perché continuo a non capire perché Poli non abbaia ancora visto il campo nonostante da cinque partite vada costantemente in panchina. E viceversa Ranieri mette in campo Muntari, un corpo estraneo in questa Inter. Perché far giocare un calciatore che questa estate era in partenza e che comunque non rientra nei piani dell’allenatore e della società? Mistero. Il ghanese ieri sera è stato davvero penoso. E lo stesso si può dire di Zarate. Davvero irritante. Tanto da far quasi rimpiangere Milito. Il Principe è ancora lontano dall’essere in forma decente ma se non altro si sbatte, lotta, segue la manovra. Insomma cerca di rendersi utile alla squadra, al contrario di Zarate.
Nel complesso la prestazione è buona ma prima di dare giudizi affrettati aspettiamo Natale. Il Genoa martedì, il Cesena domenica prossima e il Lecce fra 10 giorni ci diranno se la buona gara di ieri sera era solo un’oasi nel deserto o se possiamo sperare in qualcosina in più. Nella speranza che con l’anno nuovo rientrino gli assenti (Sneijder e Forlan su tutti) e che Babbo Natale Moratti ci porti in dono qualche rinforzo.
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3 commenti:
Con Forlan e Sneijder sarà già un'altra Inter. Anche se sono convinto che continuando a schierare una formazione logica senza moduli assurdi o giocatori fuori posto possiamo continuare a far bene.
Poli rimane un mistero. Ma esiste o è un personaggio di fantasia tipo Babbo Natale?
www.pianetasamp.blogspot.com
Non mi è sembrata un'Inter trascendentale e i gol sono stati un pò rocamboleschi ma in questo momento al gioco bisogna anteporre i risultati...ora avete tre partite non proibitive dalle quali trarre il massimo per riagganciarvi al treno delle prime...ciao!
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