Come si commenta quell’obbrobrio visto ieri sera? Dobbiamo limitarci ai 40 minuti in cui si è visto calcio o dobbiamo includere anche i restanti 50 minuti dove si è visto un qualcosa che può essere definito tutto tranne calcio?
Facciamo così, scindiamo le due cose. Partiamo dai 40 minuti di calcio. Si è vista una bella partita, con un’Inter che è stata padrona del gioco pur non riuscendo a concretizzare tutto ciò che produceva. Fossimo arrivati sull’1-0 o 2-0 all’episodio cruciale magari la partita avrebbe avuto un’altra storia. Comunque ho visto una bella Inter. Ci siamo e se ce lo permetteranno potremo dire la nostra in questo campionato. Il rientro di Maicon e Stankovic sono stati positivi e, qualora ce ne fosse stato bisogno, hanno confermato che con i big è tutta un’altra storia (e mancava Sneijder). Un po’ sottotono Forlan e la difesa mentre Alvarez conferma che ha ancora bisogno di tempo. Però, ripeto, ci siamo e possiamo dire la nostra.
Il Napoli dal canto suo non ha fatto un primo tempo eccezionale, il secondo tempo ha giocato sul velluto ma a quel punto anche il Cosenza sarebbe sembrato il Barcellona. I partenopei confermano comunque di essere una buona squadra e di poter lottare per lo scudetto anche se forse continuano ad essere un po’ troppo legati al trio di tenori (e del resto se l’alternativa a Cavani è Pandev o Mascara qualche differenza c’è).
E veniamo al Rocchi-show che di fatto ha cambiato la partita. Innanzitutto non sono assolutamente d’accordo con Ranieri che ha definito Rocchi un arbitro inadeguato. Un arbitro inadeguato avrebbe giudicato male l’azione del rigore oppure non avrebbe fatto ripetere il rigore. Un arbitro inadeguato fa un errore decisivo, massimo due. Un arbitro inadeguato perde di mano la partita facendo errori di valutazione da ambo le parti. Quello di Rocchi tutto è stato tranne un arbitraggio inadeguato, quello di Rocchi è stato un arbitraggio scientifico volto a farci perdere la partita.
Chi è Rocchi lo sappiamo (uno dei pochi arbitri usciti inspiegabilmente pulito da Calciopoli) come ricordiamo perfettamente i precedenti con l’Inter (se qualcuno ha problemi di memoria qui trova un esaustivo riepilogo). Da ieri sera abbiamo capito anche che aria tira e tirerà quest’anno. Il nostro inizio di campionato dal punto di vista arbitrale era stato finora “strano”. Un tocco di mano non visto a Palermo, un rigore negato con la Roma, un rigore dubbio subito a Novara, uno più plateale a Bologna. Il tutto passato in secondo piano a causa delle prestazioni deludenti dell’Inter di Gasperini o della prima vittoria dell’Inter di Ranieri. Ma, diciamoci la verità, tutto poteva anche rientrare nella norma. In fondo anche gli arbitri possono sbagliare. Magari Tagliavento ha giudicato con eccessiva severità il fallo di Samuel su Portanova e se Mazzoleni non se l’è sentita di fischiare un rigore al 92esimo non possiamo fargliene una colpa.
Ieri sera abbiamo avuto la certezza che tutti quegli episodi non erano casuali ma facenti parte di un progetto. Come sosteneva Antonio nei commenti al post precedente Rocchi è solo il braccio armato di un'esecuzione decisa ad altri livelli.
Non amo gridare al complotto e spesso trovo sciocco giustificare una sconfitta accusando l’arbitraggio (anche se in tutta sincerità in passato qualche volta l’ho fatto). Ma questo inizio di stagione mi sta facendo cambiare idea. Cosa paghiamo? Il fatto di non aver restituito lo scudetto del 2006? O il fatto di essere rimasti fuori da certe “alleanze”?
In ogni caso credo che dobbiamo farci sentire. Dobbiamo alzare la voce. Ieri sera invocavo Mourinho. Sono sicuro che se ci fosse stato il tecnico portoghese, sarebbe andato davanti alle telecamere e avrebbe usato toni adatti alla circostanza. E oggi o domani in conferenza stampa avrebbe detto senza mezze misure ciò che tutti noi tifosi stiamo pensando in questo weekend. In alcuni casi bisogna mettere da parte l’aplomb e la signorilità e scendere allo stesso livello di certa gentaglia. Dobbiamo farci sentire e dobbiamo farlo ora e in modo forte, prima di venire irrimediabilmente schiacciati. Capito Presidente?
Facciamo così, scindiamo le due cose. Partiamo dai 40 minuti di calcio. Si è vista una bella partita, con un’Inter che è stata padrona del gioco pur non riuscendo a concretizzare tutto ciò che produceva. Fossimo arrivati sull’1-0 o 2-0 all’episodio cruciale magari la partita avrebbe avuto un’altra storia. Comunque ho visto una bella Inter. Ci siamo e se ce lo permetteranno potremo dire la nostra in questo campionato. Il rientro di Maicon e Stankovic sono stati positivi e, qualora ce ne fosse stato bisogno, hanno confermato che con i big è tutta un’altra storia (e mancava Sneijder). Un po’ sottotono Forlan e la difesa mentre Alvarez conferma che ha ancora bisogno di tempo. Però, ripeto, ci siamo e possiamo dire la nostra.
Il Napoli dal canto suo non ha fatto un primo tempo eccezionale, il secondo tempo ha giocato sul velluto ma a quel punto anche il Cosenza sarebbe sembrato il Barcellona. I partenopei confermano comunque di essere una buona squadra e di poter lottare per lo scudetto anche se forse continuano ad essere un po’ troppo legati al trio di tenori (e del resto se l’alternativa a Cavani è Pandev o Mascara qualche differenza c’è).
E veniamo al Rocchi-show che di fatto ha cambiato la partita. Innanzitutto non sono assolutamente d’accordo con Ranieri che ha definito Rocchi un arbitro inadeguato. Un arbitro inadeguato avrebbe giudicato male l’azione del rigore oppure non avrebbe fatto ripetere il rigore. Un arbitro inadeguato fa un errore decisivo, massimo due. Un arbitro inadeguato perde di mano la partita facendo errori di valutazione da ambo le parti. Quello di Rocchi tutto è stato tranne un arbitraggio inadeguato, quello di Rocchi è stato un arbitraggio scientifico volto a farci perdere la partita.
Chi è Rocchi lo sappiamo (uno dei pochi arbitri usciti inspiegabilmente pulito da Calciopoli) come ricordiamo perfettamente i precedenti con l’Inter (se qualcuno ha problemi di memoria qui trova un esaustivo riepilogo). Da ieri sera abbiamo capito anche che aria tira e tirerà quest’anno. Il nostro inizio di campionato dal punto di vista arbitrale era stato finora “strano”. Un tocco di mano non visto a Palermo, un rigore negato con la Roma, un rigore dubbio subito a Novara, uno più plateale a Bologna. Il tutto passato in secondo piano a causa delle prestazioni deludenti dell’Inter di Gasperini o della prima vittoria dell’Inter di Ranieri. Ma, diciamoci la verità, tutto poteva anche rientrare nella norma. In fondo anche gli arbitri possono sbagliare. Magari Tagliavento ha giudicato con eccessiva severità il fallo di Samuel su Portanova e se Mazzoleni non se l’è sentita di fischiare un rigore al 92esimo non possiamo fargliene una colpa.
Ieri sera abbiamo avuto la certezza che tutti quegli episodi non erano casuali ma facenti parte di un progetto. Come sosteneva Antonio nei commenti al post precedente Rocchi è solo il braccio armato di un'esecuzione decisa ad altri livelli.
Non amo gridare al complotto e spesso trovo sciocco giustificare una sconfitta accusando l’arbitraggio (anche se in tutta sincerità in passato qualche volta l’ho fatto). Ma questo inizio di stagione mi sta facendo cambiare idea. Cosa paghiamo? Il fatto di non aver restituito lo scudetto del 2006? O il fatto di essere rimasti fuori da certe “alleanze”?
In ogni caso credo che dobbiamo farci sentire. Dobbiamo alzare la voce. Ieri sera invocavo Mourinho. Sono sicuro che se ci fosse stato il tecnico portoghese, sarebbe andato davanti alle telecamere e avrebbe usato toni adatti alla circostanza. E oggi o domani in conferenza stampa avrebbe detto senza mezze misure ciò che tutti noi tifosi stiamo pensando in questo weekend. In alcuni casi bisogna mettere da parte l’aplomb e la signorilità e scendere allo stesso livello di certa gentaglia. Dobbiamo farci sentire e dobbiamo farlo ora e in modo forte, prima di venire irrimediabilmente schiacciati. Capito Presidente?
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2 commenti:
Davvero da censura l'arbitraggio di Rocchi. Spero che non arbitri più l'Inter.
Fatico a credere alla teoria complottistica ma...
Gridare al complotto è ridicolo. Ma probabilmente l'assurdo sta proprio qua. Chi crederà mai a una tesi del genere?
Purtroppo temo che sia tanto assurda quanto veritiera la tesi del complotto. Siamo in Italia. E non dimenticatevi di chi guida la Federazione...
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