"Tu sei tutto quello che un uomo dovrebbe essere." Giacinto Facchetti, per gli amici il Cipe, aveva sul suo curriculum una sola squadra, oltre alla nazionale. L'Internazionale. A quella squadra aveva giurato fedeltà eterna, una promessa che oggi (come anche allora) risuonerebbe anacronistica. Eppure Giacinto decise di servire quei colori fino alla fine, lottando per loro anche quando le forze lo stavano ormai abbandonando. Senza mollare di un centimetro. Fece in tempo a gioire per la Super Coppa italiana, quella vinta in rimonta sulla Roma. Un trofeo che avrebbe aperto un lungo ciclo di vittorie. E ogni volta che si vinceva qualcosa il pensiero correva a lui e alla crudeltà di una malattia che ce l'aveva portato via troppo presto. Alle sue battaglie silenziose contro un sistema malato. Alla sua tenacia nel trasmettere un pensiero sportivo pulito. Al suo disprezzo per i compromessi.
Nel nome dei valori che ha sempre splendidamente rappresentato, il Campionato Primavera porta il suo nome e la Gazzetta dello Sport ha istituito un premio dal titolo "Giacinto Facchetti - Il bello del calcio". Nel nome di tutto questo, oggi, tutti noi abbiamo l'opportunità di sostenere una battaglia che Giacinto non può più combattere. Nella quale è stato trascinato come assente, in maniera fastidiosamente poco etica. Il valore che sembra tirare per la maggiore, ultimamente.
DA QUI AL 18 LUGLIO VI CHIEDIAMO SEMPLICEMENTE DI METTERE COME PROFILO FACEBOOK LA FOTO CHE TROVATE IN QUESTO ARTICOLO. A CHI NON FOSSE PRESENTE SU FACEBOOK CHIEDIAMO DI ESPORRE LA BANDIERA DELL'INTER SUL BALCONE DI CASA COME GESTO SIMBOLICO. PER FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE ABBIAMO BISOGNO DI TUTTI VOI, NESSUNO ESCLUSO. Ve lo chiediamo perché quello scudetto che vorrebbero toglierci è dedicato a lui e a quanto fatto per i nostri colori. Non ci interessa giocare a chi ha più trofei in bacheca. Ci interessa invece tantissimo che la memoria di chi, per anni ha lottato con coraggio per l'affermazione di principi veri, non venga infangata. Da qui al 18 luglio la nostra speranza avrà il suo volto. Ci auguriamo di potergli dedicare l'ennesima "vittoria". Il 18 luglio potrebbe essere il giorno perfetto. Il 18 luglio 2011 Giacinto Facchetti avrebbe compiuto 69 anni.
Fonte: FCINTER1908.IT
Nel nome dei valori che ha sempre splendidamente rappresentato, il Campionato Primavera porta il suo nome e la Gazzetta dello Sport ha istituito un premio dal titolo "Giacinto Facchetti - Il bello del calcio". Nel nome di tutto questo, oggi, tutti noi abbiamo l'opportunità di sostenere una battaglia che Giacinto non può più combattere. Nella quale è stato trascinato come assente, in maniera fastidiosamente poco etica. Il valore che sembra tirare per la maggiore, ultimamente.
DA QUI AL 18 LUGLIO VI CHIEDIAMO SEMPLICEMENTE DI METTERE COME PROFILO FACEBOOK LA FOTO CHE TROVATE IN QUESTO ARTICOLO. A CHI NON FOSSE PRESENTE SU FACEBOOK CHIEDIAMO DI ESPORRE LA BANDIERA DELL'INTER SUL BALCONE DI CASA COME GESTO SIMBOLICO. PER FAR SENTIRE LA NOSTRA VOCE ABBIAMO BISOGNO DI TUTTI VOI, NESSUNO ESCLUSO. Ve lo chiediamo perché quello scudetto che vorrebbero toglierci è dedicato a lui e a quanto fatto per i nostri colori. Non ci interessa giocare a chi ha più trofei in bacheca. Ci interessa invece tantissimo che la memoria di chi, per anni ha lottato con coraggio per l'affermazione di principi veri, non venga infangata. Da qui al 18 luglio la nostra speranza avrà il suo volto. Ci auguriamo di potergli dedicare l'ennesima "vittoria". Il 18 luglio potrebbe essere il giorno perfetto. Il 18 luglio 2011 Giacinto Facchetti avrebbe compiuto 69 anni.
Fonte: FCINTER1908.IT
Se ti è piaciuto l'articolo, iscriviti al feed per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!
5 commenti:
Visto che la società dorme facciamo sentire noi la nostra voce. Rivendichiamo e difendiamo il nostro scudetto!!!
visto che ci siamo,si propone anche di iniziare il cammino per la beatificazione:Beato Giacinto da Milano ma anche da Bergamo o Pairetto volendo scegliere per telefono
@ Anonimo. Per anni ha lottato contro un sistema tenuto su da un'associazione a delinquere mantenendo la sua signorilità e la sua sportività. L'idea della beatificazione non è da sottovalutare.
Non è giusto rivendicare uno scudetto che non abbiamo vinto e che oltretutto ci peserà sempre come un macigno. Ce lo rinfacceranno in eterno, non ne abbiamo bisogno e forse neppure ce lo meritiamo. Moratti, fai il vero signore e rimettilo in petto alla federcalcio, non nasconderti dietro il volto di Facchetti.
Certo, ma ha lottato con le stesse armi di coloro che sono stati condannati.....solo perchè non c'è più deve essere osannato? e ammattiamolo una volta per tutte....ha sbagliato come gli altri!!!
Posta un commento