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lunedì 4 luglio 2011

ILLECITO SPORTIVO PER L'INTER. NON SANNO PIU' COSA INVENTARSI...

“(....)Alla luce dei principi posti dalla decisione della CAF (CU 1\C del 14 luglio 2006), va rilevato che la condotta del Facchetti appare presentare notevoli e molteplici profili di rilievo disciplinare. In questa trattazione specifica della posizione del Facchetti, è appena il caso di rilevare che la società Internazionale F.C. di Milano, oltre che essere interessata da condotte tenute dal proprio Presidente che, ad avviso di questa Procura federale, presentano una notevole rilevanza disciplinare per gli elementi obiettivamente emergenti dalla documentazione acquisita al presente procedimento, risulta essere, inoltre, l'unica società nei cui confronti possano, in ipotesi, derivare concrete conseguenze sul piano sportivo, anche se in via indiretta rispetto agli esiti del procedimento disciplinare, come già anticipato nella premessa del presente provvedimento e come si specificherà anche in seguito. Dalle carte in esame e, in particolare, dalle conversazioni oggetto di intercettazione telefonica, emerge l'esistenza di una fitta rete di rapporti, stabili e protratti nel tempo, intercorsi fra il Presidente della società INTERNAZIONALE F.C., Giacinto FACCHETTI ed entrambi i designatori arbitrali, Paolo BERGAMO e Pierluigi PAIRETTO, fra i cui scopi emerge, fra l'altro, il fine di condizionare il settore arbitrale. 57 La suddetta finalità veniva perseguita sostanzialmente attraverso una frequente corrispondenza telefonica fra i soggetti menzionati, alla base della quale vi era un consolidato rapporto di amicizia, come evidenziato dal tenore particolarmente confidenziale delle conversazioni in atti (....)”.

"Il peso che dò io è brutto, perché mi sembra di essere tornato nel clima, nel bruttissimo clima, che vivevo quando c'era Calciopoli, quando nessuno lo sapeva o faceva finta di non saperlo. La trovo uguale come cosa. Queste accuse sono brutte. Sinceramente, 'taglio' la mia persona, che è di conseguenza, ma che Facchetti minimamente venga considerato così come è stato considerato è una cosa grave, offensiva, stupida. I tifosi dell'Inter lo conoscono perfettamente. I signori che saranno seduti attorno a quel tavolo per decidere, non so che cosa, lo conoscono perfettamente. Io credo che questa sia stata proprio... Non c'è nessun elemento nuovo, cose che altri avevano già giudicato come del tutto poco consistenti. Mi è sembrato un attacco molto grave, pesante, nei confronti della società: inaccettabile. Totalmente inaccettabile. E posso dire chiaramente: Palazzi si sbaglia. Si sbaglia proprio. Questo è un attacco del pm e, vabbè, senza processo, su questa cosa ognuno può dire ciò che vuole. Io non accetto nella maniera più assoluta, l'Inter non accetta questa cosa e quello che fa di tutto un cattivissimo gusto è il fatto che sia coinvolto Facchetti. E non lo faccio perché è un modo di dire, perché è stata coinvolta una persona che non c'è più, che io ammiro e stimo, per la sua onestà. Siccome, in questo momento, Facchetti viene visto diversamente, io non stimo per niente chi ha fatto questa cosa". (Inter.it)


Arriva tardiva la reazione di Moratti che avrebbe dovuto alzare la voce già da parecchio tempo per difendere uno scudetto che meritiamo nonostante le tante falsità messe in giro dall'organizzata controparte juventina.

Facchetti che telefonava Bergamo e Pairetto è qualcosa che sfiora l'assurdità più totale. Sarebbe una novità il fatto che un dirigente telefoni i designatori arbitrali per perdere.





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4 commenti:

Nerazzurro ha detto...

Dunque se ho ben capito Facchetti telefonava ai designatori arbitrali per far vincere la propria squadra. Ma allora come mai in quegli anni l'Inter non vinceva mai e appena ha smesso di telefonare ha cominciato a vincere?

Nicola ha detto...

Mi sembra evidente che si voglia gettare fango sull'Inter per poi mettersi in condizione di revocare lo scudetto. E' l'unico modo per Abete per tenersi buoni i suoi amici juventini.

Entius ha detto...

L'Inter e Facchetti sono stati messi sullo stesso piano della Juventus e Moggi. Già questo basterebbe per capire l'assurdità della cosa.
Siamo all'assurdo, al raschiamento del fondo del barile. E' un tentativo (a mio modesto parere maldestro e patetico) di arrampicarsi sullo specchio.

fcoraz ha detto...

In questo clima di italiota revisionismo nazional-popolare, tra vent'anni Borsellino e Falcone saranno messi sullo stesso piano di Riina e Provenzano.