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domenica 1 maggio 2011

UNA "PAZZA" VITTORIA, MA SERVONO INNESTI IMPORTANTI

Quando la lavagnetta luminosa ieri pomeriggio ha indicato i cinque minuti di recupero ho pensato “Dai che la vinciamo”. Sono quelle sensazioni che a volte un tifoso ha. Sensazioni che non sempre si rivelano azzeccate ma qualche volta sono esatte. Me la sentivo che potevamo farcela, ne ero quasi convinto.
In quattro minuti l’Inter ha ribaltato il risultato e trasformato una meritata sconfitta in un’incredibile vittoria. E alla gioia per una vittoria insperata si aggiunge anche la soddisfazione di aver rovinato la festa ai tifosi rossoneri.
Lo spumante torna nel frigo, il pullman scoperto spegne i motori, le bandiere vengono riposte nuovamente nel cassetto. Niente da fare ragazzi, dobbiamo aspettare un'altra settimana prima di poter festeggiare. Lo so, è una magra consolazione. Però il tifoso vive anche di queste piccole (e probabilmente inutili) soddisfazioni.
Detto dei cugini, torniamo a noi. La partita di Cesena, risultato a parte, non ci dice molti di nuovo. La squadra è alla frutta. Forse più mentalmente che fisicamente perché quando vogliono i ragazzi riescono a cambiare passo e a prendere in mano le redini del gioco. Servirebbe forse un po’ più di coraggio da parte di Leonardo. Lo scrivevo anche ieri in fase di presentazione del match. Io avrei osato un Coutinho dietro le punte al posto di Pandev (che infatti è stato deludente) e avrei messo Obi o Mariga in mezzo al campo lasciando in panchina un Thiago Motta fuori forma. Diverso il discorso per Pazzini. L’attaccante azzurro diventa letale e decisivo se, come successo ieri, piovono cross in area. Non a caso ieri pomeriggio gli sono arrivate quattro palle e ne ha concretizzato la metà. Ma se invece l’Inter gioca palla a terra Pazzini non riesce ad essere decisivo. In quel caso tanto vale far giocare Milito che con i suoi movimenti fa salire la squadra e dà una mano in fase di non possesso palla.
Anche se bisogna ammettere che il Milito di quest’anno è solo un lontanissimo parente dell’attaccante che lo scorso anno ci ha trascinato a vincere tutto il vincibile. Si spera che con due mesi di riposo e una preparazione estiva adeguata possa tornare nella prossima stagione ad essere il cecchino d’area che tutti conosciamo. Il Principe può dare ancora molto alla causa nerazzurra ma deve ritornare ad essere il giocatore che abbiamo visto ed apprezzato fino ad un anno fa.
Per la verità in questo finale di stagione stiamo avendo la conferma
che questa squadra ha bisogno di innesti importanti. Gente come Cambiasso, Zanetti e Stankovic sono fondamentali per questa squadra ma non sono più in grado di potere reggere il peso di una stagione intera. Bisogna trovare dei sostituiti all’altezza. Maicon quando gioca da Maicon non ha eguali ma rimane il fatto che nelle ultime due stagioni spesso ha giocato da terzino qualsiasi. Se dobbiamo tenercelo per sette-otto partite buone che fa, tanto vale venderlo finché ce lo pagano bene. Thiago Motta, Chivu, Pandev sono ottime riserve ma non possiamo puntare su di loro. E infine bisogna capire se gente come Nagatomo, Obi, Mariga, Coutinho, Santon possono essere utili alla causa o conviene cederli (definitivamente o in prestito).
E alla base di tutto rimane il dubbio più importante: chi sarà il prossimo allenatore dell’Inter? Ci sarà ancora Leonardo? Tornerà Mourinho? Arriverà Guardiola? Servirebbe una risposta e servirebbe in tempi brevi. La stagione successiva si pianifica a maggio non a luglio.




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3 commenti:

Winnie ha detto...

In settimana si è vociferato dell'arrivo di Guardiola sulla panchina nerazzurra. Ma dubito che il tecnico spagnolo arrivi in una società che non può spendere come lui vorrrebbe.
Non penso nemmeno che Mourinho ritorni e difficilmente Villa Boas lascerà il Porto. Pertanto resterà ancora Leonardo. Speriamo almeno che si dia inizio all'opera di ringiovanimento della squadra.

Brother ha detto...

Mourinho non si muove da Madrid senza aver prima vinto qualcosa di importante. Non è nel suo stile andare via da perdente.

Unknown ha detto...

Ben diverso è il discorso nel caso in cui Mourinho venga allontanato da Perez, cosa che non è al 100% da escludere. Finiamo questa stagione comunque, poi si vedrà..

L'operato di Leonardo va comunque giudicato sulla base anche delle sue reali capacità in funzione di un progetto che dovrà tornare ad essere vincente..le scelte dovranno essere nette, convinte e convincenti, o rischiamo di buttare un'annata ancora prima di iniziarla..