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giovedì 21 aprile 2011

TRIONFO MOU, LA COPPA DEL RE E' DEL REAL MADRID

Un anno fa la storia nerazzurra dell’ultimo quinquennio raggiunse il suo apice, l’apoteosi totale: la vittoria a San Siro contro il Barcellona, formazione nettamente superiore. Eppure quel 20 aprile di un anno fa li abbiamo messi in riga con una partita perfetta e straordinaria. Quel 3-1 è e resterà per sempre nei cuori e nei ricordi di chi l’ha vissuta.
A distanza di 365 giorni esatti, ieri sera un’altra formazione ha annichilito il Barcellona pur essendo nettamente inferiore. Nella finale di Coppa del Re infatti ieri sera il Real Madrid ha battuto i catalani al termine di 120 minuti di una partita giocata in modo attento e ordinato. A decidere il match è stato Cristiano Ronaldo nei tempi supplementari.
Comune denominatore di entrambe le sconfitte blaugrana è Josè Mourinho. Il tecnico portoghese ha saputo mettere in campo la squadra con intelligenza tattica e ha praticamente neutralizzato gli attacchi di Messi e compagni. Dopo la pesante manita di novembre Mou ha fatto tesoro della sconfitta e sia sabato scorso in campionato (quando ha pareggiato nonostante l’inferirorità numerica) sia ieri sera nella finale di Coppa ha saputo rendere innocuo il fortissimo Barcellona.
Sarò controcorrente ma io ieri sera tifavo per il Real Madrid. Per tante ragioni, dagli idranti all’arroganza di certi giocatori, passando per sceneggiate e robe varie.
E poi saranno bravi, saranno forti, saranno di un altro pianeta ma a me danno più soddisfazioni quando perdono che quando vincono. Sarò anche io vittima della sindrome “juventin-milanista” che vede i tifosi rossoneri e bianconeri godere come matti quando perde l’Inter? Probabile.
Per la verità più che per il Real Madrid (in fondo Cristiano Ronaldo mi sta sulle palle quanto Messi) ieri sera tifavo per Josè Mourinho. Il tradimento di maggio non potrà mai essere perdonato ma è un piacere vederlo trionfare, vederlo sorridere, alzare la coppa e da perfetto paraculo dedicarlo anche ai tifosi dell’Inter. A qualcuno potrebbe dare fastidio questo suo atteggiamento. A me invece fa simpatia. In fondo fa parte del suo carattere e bisogna amarlo per quello che è.
Peccato che i tifosi e i giocatori madrileni abbiano potuto godere poco questa coppa riconquistata dopo 18 anni e non la vedranno mai esposta. Infatti nella gioia dei festeggiamenti il trofeo è caduto dalle mani di Sergio Ramos ed è stato schiacciato dal pullman della squadra finendo ovviamente a pezzi. Che sfiga. Sapete quel’è stato il mio primo pensiero? “E se fosse successo la stessa cosa a noi lo scorso anno?”. Vinci un trofeo dopo 45 anni e finisce sotto il pullman della squadra. Ho i brividi al solo pensiero. Per fortuna Materazzi non è Sergio Ramos e il nostro trofeo è al sicuro in bacheca.

Scrivendo scrivendo e pubblicando pubblicando sono arrivato a quota 2000. E già, questo che avete appena finito di leggere è il posto numero 2000 che pubblico. Bel traguardo ma, come diceva quel famoso presentatore, non finisce mica qui…




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3 commenti:

Brother ha detto...

Mourinho è un grande motivatore. Sa come caricare i suoi ragazzi e riesce ad ottenere sempre il massimo da loro.
Semplicemente un genio.

Carlito's ha detto...

Assolutamente non sono daccordo. Io personalmente non sarò mai e poi mai felice per una vittoria del Giuda portoghese.

Entius ha detto...

Punti di vista, Carlito's. Io non guardo a come è andato via ma alle emozioni che ci ha regalato prima. E non dirmi che quel Triplete non ha regalato anche a te emozioni uniche.