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giovedì 6 maggio 2010

L’INTER FA FESTA, LA CACCIA AL GRANDE SLAM INIZIA DALLA SESTA


Dopo che negli ultimi giorni si è fatto di tutto per scaldare gli animi era abbastanza scontato che ieri sera la finale di Coppa Italia sarebbe stata all’insegna della tensione e del nervosismo.
Ma sinceramente non mi aspettavo una partita così brutta. Ieri pomeriggio un amico mi diceva che non gli preoccupava la Roma come squadra ma il fatto che avrebbero puntato alle nostre caviglie. Osservazione più che azzeccata per come è stata la partita. Soprattutto nel secondo tempo abbiamo assistito a uno spettacolo degno dei gladiatori romani di 2000 anni fa. I giocatori romanisti puntavano più alle gambe nerazzurre che al pallone ed è quasi un miracolo che siamo usciti praticamente indenni dal match.
Ovviamente se io giocatore faccio un intervento assassino e la passo liscia è normale che lo rifaccia. E siccome ieri sera Rizzoli sembrava uno spettatore non pagante, i giocatori romanisti l’hanno buttata sulla rissa. Burdisso, Perrotta, Mexes, Taddei. Avrebbero meritato tutti il rosso ma l’hanno fatta franca. Passi per Burdisso il cui interevento era comunque un fallo di gioco, ma gli altri tre hanno commesso falli gratuiti.
E poi è entrato in campo lui. Il re di Roma, l’esempio per i bambini, il fuoriclasse italiano, Francesco Totti. S
olo che Er Pupone ormai è abituato agli spot televisivi e su un campo di calcio non sa più cosa fare e perciò, per non sapere né leggere né scrivere, ha iniziato a distribuire falli e calcetti a tutti. Ma l’apoteosi tottiana si raggiunge quando punta Balotelli e con la faccia deforme dalla rabbia lo colpisce da dietro. Il tipico calcio assassino da campetti di periferia. Un po’ come quando giochi tra amici e ne approfitti per tirare un pestone all’amico che ti sta antipatico. La notizia non è il fallaccio di Totti (stiamo parlando di uno che tra sputi, pugni e calci nella sua carriera non si è fatto mancare nulla) ma il fatto che Rizzoli lo abbia sanzionato con il rosso. Un incredibile atto di coraggio da parte del direttore di gara.
Comunque nonostante l’ennesimo gesto antisportivo di Totti, nonostante l’arbitraggio di Rizzoli, nonostante il clima da arena, abbiamo portato a casa il nostro primo titolo stagionale.
Abbiamo vinto la nostra sesta Coppa Italia battendo per la terza volta in cinque finali la Roma. Una Coppa Italia conquistata vincendo tutte e cinque le partite disputate, seppur sempre con un solo gol di scarto. Una coppa Italia che continua a essere bistrattata e sottovalutata ma che rimane pur sempre un trofeo da conquistare.
Non voglio soffermarmi nuovamente sui singoli. Rischierei di essere ripetitivo nell’elogiare i vari Zanetti, Milito, Eto’o, Cambiasso (che Maradona continua ad ignorare), Samuel. La novità di ieri sera forse è la bella prestazione di Balotelli che si è sacrificato per la squadra. Una rondine non fa primavera ma la speranza è l’ultima a morire (il trionfo dell’ovvietà). Io spero sempre che il ragazzo metta la testa a posto e diventi un fuoriclasse assoluto, una via di mezzo tra la serietà di Zanetti e la classe di Messi.
E in tema di fuoriclasse non dimentichiamo il nostro grandissimo fuoriclasse della panchina. Se l’Inter è arrivata fin qui, se i ragazzi rischiano di fare il grande Slam, se dopo 40 anni ci giocheremo una finale di Champions, gran parte del merito va a lui, al vate di Setubal Josè Mourinho. E’ lui che ha cambiato la mentalità della squadra, è lui che ha creato un gruppo compatto, è lui che ha trasformato questa Inter in una grande squadra.
E’ un grande e ora promette di fare grande anche la nostra Inter. La nostra chiave per entrare nella leggenda è lui. Ci faccia entrare e gli faremo uno, dieci, cento, mille monumenti.
FORZA INTER !!!

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4 commenti:

Saverio ha detto...

Totti si è semplicemente confermato per quello che è. E' un bravo giocatore che gode di ottima popolarità. Niente di più. I campioni sono altri.
Faccio l'esempio banale che spesso fai tu. Un Del Piero, un Maldini, un Zanetti, avrebbero fatto quel fallo?

Entius ha detto...

Mi trovi pienamente daccordo. Non bastano due giochetti col pallone per essere un campione.
La sua carriera parla per lui. Come scritto nel post tra sputi, calci e pugni non si è mai fatto mancare niente. E spesso l'ha fatta pure franca.

Winnie ha detto...

Rizzoli spettatore non pagante? A me è sembrato qualcosa in più. Espulsione di Totti a parte (episodio in cui non aveva alternative) è stato molto passivo nel confronti dei giallorossi lasciandoli liberi di fare quello che volevano.

Matrix ha detto...

Ragazzi mi deludete !!!
Abbiamo vinto il nostro primo trofeo stagionale, possiamo realizzare il grande Slame voi di cosa parlate? Di Totti.
Le merde lasciatele dove stanno. Parliamo di Zanetti, di Milito, di Cambiasso, di Balotelli, di Mourinho.