ITALIA-FRANCIA 1-3
3’ Rabiot – 33’ Vicario (aut.) – 35’ Cambiaso – 65’ Rabiot
ITALIA (3-5-1-1): Vicario; Di Lorenzo, Buongiorno, Bastoni; Cambiaso (33' st Maldini), Frattesi (22' st Raspadori), Locatelli (22' st Rovella), Tonali, Dimarco (37' st Udogie); Barella; Retegui (22' st Kean).
A disp.: Meret, Donnarumma, Savona, Gatti, Okoli, Comuzzo, Pisilli.
Ct.: Spalletti.
FRANCIA (4-3-3): Maignan; Koundé (37' st Pavard), Konaté, Saliba, Digne; Guendouzi, Koné, Rabiot; Nkunku, Kolo Muani, Thuram (33' st Barcola).
A disp.: Samba, Chevalier, Pavard, Upamecano, Olise, Coman, Kanté, Zaire-Emery, T. Hernandez.
Ct.: Deschamps.
Arbitro: Vincic.
L’Italia chiude nel peggiore dei modi il girone di Nations League. A Milano gli azzurri, già qualificati ai quarti dopo la vittoria sul Belgio giovedì scorso, perdono 3-1 contro la Francia e soprattutto perdono il primato del Gruppo 2. Già sotto dopo 3 minuti (gol di Rabiot), gli azzurri subiscono lo 0-2 poco dopo la mezz’ora di gioco (autorete di Vicario su punizione di Digne). Cambiaso la riapre subito dopo, ma a metà ripresa ancora Rabiot chiude i conti.
Se è vero che la vendetta (in questo caso sportiva) è un piatto che va servito freddo, la Francia ha restituito agli azzurri il 3-1 subito qualche mese in casa proprio nell’andata del girone di Nations League.
Protagonista assoluto di serata l'ex juventino Adrien Rabiot, lanciato dal primo minuto in campo da Deschamps e fattore decisivo con la doppietta di testa che è valsa la vittoria contro una Nazionale, quella di Spalletti, sempre in partita ma piuttosto sterile nel possesso palla in mezzo al campo.
Le uniche due vere occasioni create dall'Italia infatti sono state il gol di Cambiaso al 35esimo sullo 0-2 e la conclusione nell'assalto finale in pieno recupero di Kean disinnescata da un grande intervento di Maignan. Decisamente troppo poco.
La sensazione infatti è stata quella del pieno controllo del match da parte della Francia, agevolata anche dall'immediato vantaggio, che ha voluto e potuto spostare lo spartito del match sul piano fisico.
Venerdì l’Italia avrà un sorteggio più difficile (Germania, Portogallo o Spagna) e le possibilità di qualificazione alle Final Four di giugno saranno sicuramente di meno. Peccato perché stasera ci si poteva permettere anche di perdere con un gol di scarto per finire davanti a Maignan e compagni che invece sono stati superiori in tutto. I transalpini hanno evidenziato le lacune di un'Italia che ha subito gli ultimi sei gol tutti su calcio piazzato. Troppi per non obbligare a una riflessione. Merito comunque ai francesi che in mezzo dettano legge e fanno capire che, non a caso, sono i vice campioni del mondo.
Il 2024 della Nazionale azzurra si chiude male, ma non dimentichiamoci da dove si partiva ovvero dal naufragio dell'Europeo.
ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.
5 commenti:
Basterebbe leggere i nomi dei convocati per capire come siamo ridotti. Attaccanti stranieri, giovani sconosciuti, buoni giocatori che in altre epoche la Nazionale se la sarebbero sognata.
Poi non meravigliamoci se facciamo magre figure nelle grandi competizioni.
@AndreaM. Attaccanti stranieri??? Mi sono perso qualcosa...
Una partita nata male. Quel gol dopo tre minuti ha cambiato il match. Una battuta a vuoto può starci.
@Simone. Uno che si chiama Moise Kean è italiano? Mateo Retegui è nome tipico italiano...
@AndreaM. Ma tu ci sei o ci fai?
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