Wow, che affollamento lassù!!! Sei squadre racchiuse in soli due punti dopo 12 giornate di campionato in Serie A non ce le ricordiamo da parecchio tempo. Forse non è mai successo di avere un campionato che ad un terzo del suo cammino esprimesse un tale equilibrio nelle prime posizioni (se qualcuno ha memoria di un tale evento lo faccia presente).
Fra conferme e sorprese, comanda il Napoli con 26 punti, subito dietro Inter, Atalanta, Fiorentina e Lazio a 25, chiude il gruppetto la Juventus a 24.
Per darvi un’idea. Lo scorso anno tra la prima e la sesta c’erano 11 punti di distacco, due stagioni fa erano otto i punti di distacco, nel campionato 2021-2022 addirittura i punti che separavano la prima dalla sesta erano 13, la stagione precedente erano 5. E potrei andare avanti all’infinito con la certezza che non si riuscirebbe a trovare un campionato così equilibrato dopo 12 giornate.
Un equilibrio che corre sul filo dell'incertezza. Magari fra qualche giornata qualcuno imporrà il proprio passo e prenderà il largo, qualcun altro mollerà la presa e punterà ad un più realistico piazzamento europeo, ma per il momento sono tutte lì, strette in pochissimi punti. Tutti autorizzati a sognare.
A partire dal Napoli che ha vinto 5 delle ultime sette partite in campionato. Poi ha rallentato un attimo il passo (sconfitta casalinga contro l’Atalanta, pareggio a San Siro contro l’Inter) ed ecco che si sono tutte rifatte sotto. L’Inter, che dopo il derby perso a settembre ha uno score di 5 vittorie e due pareggi (con Juventus e Napoli, entrambe in casa), l’Atalanta che ha vinto le ultime sei partite, la Fiorentina che dopo un inizio molto incerto (tre punti dopo quattro giornate e Palladino già sulla graticola) ha un ruolo di marcia incredibile (sette vittorie e un pareggio), la Lazio (sette vittorie e una sconfitta nelle ultime otto), la Juventus che è l’unica imbattuta in questo campionato e che nonostante sia discontinua nei risultati (tre vittorie e tre pareggi nelle ultime sei) è sempre lassù.
Probabilmente fra poche giornate la classifica prenderà un'altra forma, magari Napoli, Inter e Juventus confermeranno le previsioni di agosto e prenderanno il sopravvento (del resto solo le più accreditate, insieme al Milan leggermente attardato, alla vittoria finale), magari Fiorentina, Lazio e Atalanta perderanno colpi e punti e dovranno rivedere i propri obiettivi stagionali. O magari stavolta avremo delle sorprese. L’Atalanta finalmente farà il salto definitivo e dopo il trionfo europeo della scorsa stagione lotterà per il titolo, Palladino dopo aver stupito a Monza si ripeterà a Firenze, la Lazio riuscirà a dire la sua e a competere con formazioni meglio attrezzate.
In fondo questo campionato finora è stato così bello, appassionante ed interessante. Chi ci vieta di pensare (e di sperare) che possa continuare a regalare spettacolo ed incertezza fino alla fine? Noi siamo fiduciosi. Ci contiamo, ci speriamo. E chissà che per una volta il “troppo bello per essere vero” non prenda il sopravvento.
MATTIA. Il Calcio è la metafora della vita. O forse è la vita ad essere la metafora del calcio. Sono più di 20 anni che sto cercando di capirlo.
6 commenti:
L'ultima volta in cui la vetta della Serie A ha visto almeno 6 squadre in 2 punti era il 1983/1984. Parliamo di campionato a 16 squadre e 2 punti a vittoria: Juve e Roma 16; Verona, Torino e Samp 15, Fiorentina e Milan 14.
Nel 1996/1997 invece erano cinque squadre racchiuse in due punti: Vicenza e Juventus 22, Inter e Bologna 21, Napoli 20).
@Entius. Grazie della precisazione. Rimane comunque un evento poco frequente.
Tempo un paio di settimane e tutto cambierà. Non credo che Atalanta, Fiorentina e Lazio riusciranno a tenere il passo delle altre tre.
Il Napoli non ha impegni europei e questo secondo me è un fattore in più. Vuoi o non vuoi l'Europa ti fa spendere energie, giocare ogni tre giorni è logorante. Vedremo cosa succederà.
Io temo molto le nerazzurre. Inter e Atalanta possono insidiarci. Le altre... uhm... . Anche la Juventus non la vedo attrezzata per poter competere con noi.
@Ciro. Per la Juventus occhio al fattore "arbitri" che può spostare gli equilibri più di Vlahovic.
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