UNA SCONFITTA "FASTIDIOSA" CHE PUO' STARCI

Se ieri sera avessimo perso contro il Frosinone, oppure contro il Lecce o contro il Verona (cito a caso squadre in lotta per la salvezza), non me la sarei presa più di tanto. Anche di fronte ad una sconfitta netta, avrei fatto spallucce, mi sarei incazzato al momento, però poi avrei riconosciuto il fatto che una sconfitta poteva anche starci e… pace. 

In senso assoluto la sconfitta di ieri sera non è un dramma e nulla toglie ad una stagione fantastica. Dopo un campionato strepitoso dove siamo sempre andati a mille, dopo la conquista del meritato scudetto della seconda stella, dopo i festeggiamenti per il trionfo tricolore, un calo di tensione e di concentrazione può anche starci. Vado oltre, è naturale, fisiologico. 

Il problema è che la sconfitta “fisiologica” è capitata proprio contro il Sassuolo, che nella mia scala di antipatia è insieme all’Udinese appena un gradino sotto Juventus e Milan. Sognavo una vittoria per affossarli definitivamente e invece gli abbiamo regalato tre punti che li hanno rilanciati in chiave salvezza (anche se il quart’ultimo posto è distante ancora tre punti). Poi magari retrocederanno lo stesso, ma immaginate se si salvano per un paio di punti. Non vi incazzareste pure voi? 

Va bene, usciamo un attimo dalla modalità “il Sassuolo mi sta sugli zebedei” e proviamo ad analizzare la partita. Che non abbiamo giocato una grande partita è chiaro a tutti. Come scritto in precedenza c’è stato un calo fisiologico di concentrazione, siamo scesi in campo con poca convinzione e la nostra partita è stata tutt’altro che memorabile. Potevamo fare di più? Assolutamente sì, soprattutto nel secondo tempo quando loro non hanno quasi mai superato la nostra metà campo. Non dico che potevamo vincerla, ma con un po’ più di impegno potevamo tranquillamente portare a casa un punto. 

È anche vero che non tutti hanno reso come ci aspettavamo. E questo vale sia per i titolari, sia per i panchinari spesso decisivi, sia per quelli che non hanno dato un contributo significativo alla stagione. Mi viene in mente Arnautovic, ma anche Frattesi è stato meno incisivo del solito. Dumfries ha combinato un disastro in occasione del loro gol, Sanchez non ha certo brillato, Klaassen rimane un oggetto sconosciuto, Asslani è apparso alquanto in ombra. Giusto per citare i primi che mi vengono in mente. 

Inzaghi è stato aspramente criticato per le scelte fatte. Ma è normale che a scudetto vinto si sarebbe dato spazio a qualche seconda linea che ha giocato meno. Abbiamo sempre invocato il turnover, poi Inzaghi lo applica e non va più bene. Molti tifosi nerazzurri hanno le idee parecchio confuse al riguardo. 

Fermo restando che noi abbiamo fatto cagare, ma non è che loro abbiano fatto sta grandissima partita. Probabilmente senza l’errore di Dumfries saremmo qui a raccontare un’altra partita. E altrettanto probabilmente saremmo qui a raccontare un’altra partita se non fosse stato annullato il gol di Lautaro Martinez per un fuorigioco che lascia molti molti dubbi (c’è un tocco di un difensore neroverde prima del tocco vincente del Toro e le immagini del Var sembrano alquanto dubbie sulla posizione del nostro attaccante). 

Personalmente sono ancora parecchio incazzato se penso che abbiamo perso contro il Sassuolo, ma se esco dalla modalità “Il Sassuolo mi sta sugli zebedei” ho ben poco da criticare ai nostri ragazzi. Perdere è sempre fastidioso, ma riconosco le attenuanti del caso, vista la situazione. Sarebbe ingeneroso e senza senso criticare i nostri ragazzi per una partita persa dopo mesi in cui ci hanno fatto godere come non ricordavamo da tempo. Aver perso contro il Sassuolo non cancella che siamo Campioni d’Italia, che abbiamo la seconda stella sulla maglia, che abbiamo trionfato grazie al sesto derby consecutivo vinto. 

E speriamo che la Dea Eupalla condanni agli inferi della retrocessione chi ha osato batterci in questa stagione strepitosa. FORZA INTER !!!

ENTIUS. Giornalista mancato, tifoso nerazzurro, blogger per passione. Appassionato di calcio da quando i Mondiali di Italia ’90 gli cambiarono la vita. Ha deciso che scriverà un libro prima o poi.