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domenica 8 ottobre 2023

SE REGALIAMO PUNTI IN QUESTO MODO, NON SIAMO DA SCUDETTO

Una squadra che perde cinque punti su sei in casa contro Sassuolo e Bologna può puntare a vincere lo scudetto? Secondo me no. E probabilmente quasi tutti sarete d’accordo con me. Bello vincere il derby, ma se non porti a casa le partite che devi portare a casa allora è meglio che metti da parte ogni velleità e ogni speranza di poter conquistare la tanto sospirata seconda stella. 
Contro Sassuolo e Bologna in casa bisognava fare bottino pieno, senza se e senza ma. Non solo non ci siamo riusciti, ma addirittura abbiamo fallito l’obiettivo dopo essere passati in vantaggio, anzi ieri pomeriggio addirittura in doppio vantaggio. Ho scritto ieri sera e ribadisco stasera “Se sei in vantaggio per 2-0 dopo nemmeno un quarto d’ora, in casa, con 70.000 sostenitori che ti incitano, non esiste nulla al mondo che ti possa impedire di portare a casa i tre punti.” 
E per nulla al mondo intendo anche certi arbitraggi che ieri pomeriggio sono stati tutt’altro che imparziali. Soprattutto perché l’arbitraggio di Guida fa parte di quella categoria che personalmente odio di più. Quegli arbitraggi che ha pochissimi casi eclatanti, ma tanti fischi sistematici che ti danneggiano. Perché a volte non serve il rigore negato o il gol in fuorigioco, basta fischiare fallo per ogni contatto (a volte anche se il contatto non c’è), sventolare qualche cartellino giallo in più e il gioco è fatto. 
Vabbè, chiudiamo parentesi arbitrale e torniamo a noi. Lo ribadisco e lo ripeterò più volte, anche a costo di risultare noioso, quello che è successo ieri pomeriggio è gravissimo. Non puoi farti rimontare due gol dal Bologna (con tutto il rispetto per il Bologna che sta facendo un buon campionato finora) dopo essere stati sul 2-0 dopo un quarto d’ora. A quel punto devi solo gestire la partita, non prendere rischi e possibilmente mettere dentro il gol della definitiva sicurezza. Noi invece abbiamo peccato di superbia e ingenuità. Eravamo convinti che la partita fosse tutta in discesa, anzi peggio, che fosse già finita e che i 75 minuti che ci separavano dal triplice fischio finale fosse solo una mera formalità. Peccato che il Bologna non fosse assolutamente dello stesso parere. Giustamente. 
Ma se i giocatori hanno sbagliato, l’allenatore non può ritenersi esente da colpe. Sia chiaro, io sono pro-Inzaghi, sta facendo miracoli con la rosa che la società gli mette a disposizione e se l’Inter è seconda in classifica è gran parte merito suo. Però ogni tanto dovrebbe osare qualcosa in più. È legato al suo 3-5-2 e non lo schiodi in nessun modo. Hai cinque sostituzioni a tua disposizione, potresti provare a cambiare qualcosa e non fare sempre le scontate sostituzioni ruolo per ruolo. Ti hanno appena pareggiato, butta dentro Sanchez per un centrocampista e non per Thuram. Oppure nei minuti finali invece di mettere Asslani per Calhanoglu giocati la carta Sarr, tanto hai poco da perdere. 
Vabbè, ricordiamoci sempre che l’allenatore è lui ed è lui che è pagato per far rendere al meglio l’Inter. Noi siamo solo dei tifosi che teorizziamo dietro una tastiera di un computer. 
Ora arriva la sosta. Come scrissi ieri sera “…potrà servire per riflettere su eventuali errori e capire dove e perché abbiamo sbagliato. E soprattutto capire chi siamo e dove vogliamo andare”. Forse il fatto di aver perso la vetta della classifica potrà essere un bene (piccola parentesi: stendiamo un velo pietoso sul modo in cui il Milan ha vinto a Genova, con un gol viziato da un evidente tocco di mano che il Var “casualmente” non ha rilevato). Servirà a fare un bagno di umiltà e capire che se vogliamo puntare alla fatidica seconda stella bisognerà rimboccarsi le maniche e pedalare, pedalare tanto. La strada è quella giusta, ma il cammino è molto molto lungo. E parecchio faticoso. FORZA INTER !!!
   
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2 commenti:

Annuccia ha detto...

Nulla è ancora perduto. Considerando anche che l'anno dello scudetto partimmo decisamente peggio. Ma perdere punti così, alla cazzo di cane, è tutt'altro che una cosa positiva.
Questione di concentrazione, questione di stanchezza, questione di... quello che vi pare: non è e non deve essere una giustificazione.
Ci sono partite che vanno vinte e quella contro il Bologna era da vincere.

Entius ha detto...

@Annuccia. Pienamente daccordo con te. Però non crogioliamoci troppo su questa storia dell'anno dello scudetto. Ogni stagione fa storia a sé e certe partite vanno vinte e basta.