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sabato 15 ottobre 2022

NON SONO AMMESSE DISTRAZIONI !!!

 
Abbiamo ancora negli occhi la fantastica prestazione di Barcellona, ma, ahinoi, non possiamo sederci sugli allori e dobbiamo già pensare alla prossima sfida. Il campionato chiama e noi dobbiamo rispondere. Domani all’ora di pranzo a San Siro arriva la Salernitana di mister Nicola. 
Vabbè, vi chiederete giustamente voi, dopo quello che siamo riusciti a combinare in Catalogna stiamo a preoccuparci della Salernitana? (con tutto il rispetto per la Salernitana…) Sì, vi rispondo io, decisamente sì, dobbiamo preoccuparci della Salernitana. Perché è proprio in queste partite che dobbiamo stare attenti, molto attenti. Pensi di avere di fronte un avversario alla tua portata, affronti la gara con leggerezza, quasi con sufficienza e poi prenderla in quel posto è davvero un attimo.
Ecco perché in vista del match di domani sono tutt’altro che tranquillo e rilassato e mi auguro che anche i ragazzi siano tutt’altro che tranquilli e rilassati, perché servirà concentrazione come e più di Barcellona. 
Inzaghi deve fare a meno di Lukaku (il suo infortunio è ormai un mistero…) e Brozovic, mentre, ahinoi, ritrova Correa. Probabilmente il tecnico piacentino farà rifiatare qualcuno. In porta confermato Onana, davanti a lui dovrebbe essere Acerbi ad affiancare Skriniar e Bastoni. Turnover sulle fasce con Darmian e Gosens che daranno un turno di riposo a Dumfries e Dimarco. In mezzo ritrova una maglia da titolare l’eroe mancato di Barcellona, Asllani, che affiancherà Calhanoglu e Barella. Pochi dubbi in attacco con la confermatissima coppia Dzeko-Lautaro Martinez. 
I precedenti sono un monologo nerazzurro con quattro vittorie e due sole sconfitte. Lo scorso anno rifilammo 5 gol sia all’andata a Salerno che al ritorno a Milano, diventando la prima squadra a battere con più di 4 gol di scarto una singola avversaria per due incontri consecutivi dalla stessa Inter nel 1999 contro il Lecce (mai una formazione ha ottenuto tre vittorie di fila con almeno cinque reti di scarto su una singola avversaria nella storia della competizione). 
Anche se, come giustamente scriveva Brother qualche mese fa, “Inter-Salernitana. E la mente va subito a quella sfida del 29 novembre 1998, ultima partita per Gigi Simoni sulla panchina nerazzurra.” Quella partita ce la ricordiamo benissimo un po’ tutti. Sarà per il gol di Zanetti in pieno recupero, sarà perché è stata l’ultima di Gigi Simoni sulla panchina nerazzurra (il giorno dopo venne esonerato, proprio mentre ritirava il premio come Miglior Allenatore della stagione precedente), sarà perché… boh, va a sapere perché certe partite rimangono nella mente. 
Vi confesso che un'altra vittoria netta domani non mi dispiacerebbe. Magari un altro 5-0, magari come la scorsa stagione con tripletta di Lautaro Martinez. Il Toro non segna da un po’ in campionato e sbloccarsi contro la Salernitana mi sembra una buona idea. 
Vabbè, anche se non dovesse arrivare la vittoria netta non importa. Sarebbe sufficiente una vittoria tranquilla, senza soffrire e senza patemi d’animo fino al triplice fischio finale. Per dire, anche un 2-0 maturato presto e poi gestito fino a fine gara. 
 Sappiamo che non sarà così. Siamo l’Inter e quando si tratta di complicarsi la vita, diventiamo estremamente bravi, quasi impeccabili. Quindi prepariamoci a 90 minuti di sofferenza. Sperando che il pranzo non ci vada di traverso. FORZA INTER !!!
   
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4 commenti:

Brother ha detto...

Grazie della citazione. Per me Inter-Salernitana sarà sempre quella partita. Ricordo indelebile.

Brother ha detto...

Sulla gara di domani sono daccordo con te. Guai a distrarsi e affrontare il match con sufficienza.

Winnie ha detto...

Se da un lato è vero che non dobbiamo prendere sottogamba l'impegno, dall'altro è pure vero che non possiamo farci intimorire dalla Salernitana.

Annuccia ha detto...

Chi ci preoccupa non è la Salernitana ma l'Inter.