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domenica 22 agosto 2021

UNA RONDINE NON FA PRIMAVERA, MA CHI BEN COMINCIA…

Dicono che una rondine non fa primavera, ma anche che chi ben comincia è a metà dell’opera o se preferite che il buongiorno si vede dal mattino. Esaltarsi troppo per la vittoria di ieri pomeriggio potrebbe sembrare esagerato, ma è anche vero che, come scriveva Matrix nei commenti al precedente post, “Dopo sembra sempre una passeggiata, ma alle 18 e 25 in quanti erano convinti che sarebbe stata una passeggiata?”. Del resto, e non è certo una novità, quante volte partite apparentemente semplici sulla carta si trasformano in sfide insidiose, complicate in cui magari alla fine neanche riesci a vincere? Mi viene in mente un Inter-Torino, prima giornata di qualche stagione fa, chiuso 2-0 nel primo tempo e finito poi 2-2. 
Dunque rimaniamo con i piedi per terra, ma non sottovalutiamo questo 4-0 rimediato ieri pomeriggio. E soprattutto non sottovalutiamo i buoni segnali che arrivano dalla sfida contro i rossoblu. Innanzitutto la buona prestazione degli ultimi arrivati Calhanoglu e Dzeko. L’ex milanista ha fatto una partita superlativa con gol e assist. Mi è piaciuto per come si è mosso e come ha giocato. L’assenza (speriamo momentanea) di Eriksen è al momento ben coperta dalla presenza del giocatore turco. 
Come dicevo, molta positiva è stata anche la partita di Dzeko. Il bosniaco è un ottimo attaccante, uno di quelli capaci di sbloccarti o risolverti una partita, ma va per i 35 anni e guai a pensare che possa essere un titolare inamovibile, più probabile che sia una valida alternativa alla coppia titolare (che, particolare non da poco, al momento non sappiamo quale possa essere). Nella mia visione è una sorta di Julio Cruz, sebbene di Julio Cruz ce n’è solo uno. 
Ma nel complesso tutta la squadra ha giocato una buona gara, da Barella e Brozovic a Sensi e Perisic, passando per Darmian e per il trio difensivo, senza dimenticare i subentrati con Dimarco che ha fatto un paio di buone cose e Vidal che ha messo il proprio sigillo sul match. 
Ovviamente siamo “work in progress” perché mancava Lautaro Martinez, che dovrebbe diventare la nostra punta di diamante, perché Dumfries ha giocato solo spiccioli di gara, perché stiamo ancora aspettando un'altra punta (Thuram? Correa? Vlahovic? Jovic? Un nome a sorpresa?) e magari qualche altro movimento di mercato per completare la rosa a disposizione di Simone Inzaghi. Però come esordio non è niente male e se serviva un segnale (per i detrattori, per chi ci aveva già dato per morti e sepolti, per i tifosi disfattisti, per chi prevedeva scenari apocalittici), questo segnale è arrivato. E anche molto forte. Noi ci siamo. Una rondine non farà primavera, ma chi ben comincia è sempre a metà dell’opera. O almeno si spera. FORZA INTER !!!
   
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3 commenti:

Winnie ha detto...

Chi ben comincia è a metà dell'opera e chi se ne frega se una rondine non fa primavera. Forza Inter!!!

Nerazzurro ha detto...

Era importante partire col piede giusto. Il resto arriverà da sé.

Annuccia ha detto...

Ma vi immaginate i processi se avessimo iniziato male? Ecco, non aggiungo altro.