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giovedì 15 luglio 2021

COPPA AMERICA: ARGENTINA, UN TRIONFO ATTESO 28 ANNI

COPPA AMERICA 2021 - FINALE
ARGENTINA-BRASILE 1-0 
22' Di María 

ARGENTINA (4-3-3): Emi Martínez; Montiel, Otamendi, Romero (34' st Pezzella), Acuña; De Paul, Paredes (9' st Guido), Lo Celso (18' st Tagliafico); Di María (34' st Palacios), Messi, Lautaro Martínez (34' st González). 
A disposizione: Armani, Marchesín, Molina, Lisandro Martínez, Correa, Papu Gómez, Agüero. 
Ct Scaloni 
BRASILE (4-2-3-1): Éderson; Danilo, Marquinhos, Thiago Silva, Lodi (31' st Emerson); Casemiro, Fred (1' st Firmino); Everton Sousa (18' st Vinicius), Lucas Paquetá (31' st Gabigol), Neymar; Richarlison. 
A disposizione: Alisson, Weverton, Militao, Léo Ortiz, Alex Sandro, Fabinho, Douglas Luiz, Everton Ribeiro. 
Ct Tite 
Arbitro: Esteban Ostojich (Uruguay) 

Dopo il famoso Maracanazo del 16 luglio 1950 firmato Ghiggia, che davanti a 250mila spettatori regalò la Coppa del Mondo in Brasile all'Uruguay, lo storico impianto di Rio de Janeiro porta in dote una nuova, amarissima delusione alla nazionale verdeoro. L'Argentina conquista infatti la Coppa America 2021, la 15esima della propria storia, a meno di otto mesi dalla scomparsa di Diego Armando Maradona e 28 anni dopo l'ultimo trionfo nella competizione. 
Il trionfo più atteso e sudato, quello che spezza un digiuno di 28 anni per un popolo intero e che finalmente consacra anche in nazionale il più grande giocatore al mondo: Argentina campione del Sud America e Messi finalmente trionfante anche con i colori albicelesti. Dopo 14 anni di tentativi, la Pulce salda il conto in sospeso con il destino prendendosi quella Coppa sfuggita per tre volte a un passo dal traguardo (nel 2007, 2015 e 2016). Lo fa proprio al Maracanà, dove ha ingoiato il boccone in assoluto più amaro della carriera, la finale mondiale persa nel 2014 contro la Germania. Stavolta, contro gli storici rivali di una vita, l’Argentina libera l’urlo di gioia grazie a un gioiello di Di Maria nel primo tempo. Quanto basta all’Albiceleste per mettere le mani sulla sua 15° Coppa America (eguagliato il primato dell’Uruguay) e interrompere l’imbattibilità brasiliana al Maracanà che durava dal 1998. 
A dire il vero, Messi in finale non ha giocato una gara brillante, come invece aveva fatto nel resto del torneo tanto da meritarsi il titolo di miglior giocatore della manifestazione (insieme a Neymar) grazie ai suoi quattro gol e cinque assist. Il passaggio vincente a Di Maria è così stato di Rodrigo De Paul, l'attaccante dell’Udinese che ha già raggiunto da settimane un accordo con l’Atletico Madrid allenato da un altro grande argentino, Diego Simeone. Nell’occasione (22esimo del primo tempo) sul filtrante di De Paul, assoluto protagonista del match, la difesa del Brasile non è proprio impeccabile: Renan Lodi sbaglia l’intervento, Di Maria ne approfitta e in pallonetto batte Ederson. È il gol che decide il match, anche perché la reazione verdeoro è timida e mai veramente incisiva. 
È pazzesco. Non è possibile spiegare la felicità che sto provando. – ha commentato Messi –. Ho provato tristezza altre volte, ma sapevo che ad un certo punto sarebbe successo. Sento che Dio mi stava preparando questo momento, contro il Brasile in finale e nel loro paese. Avevo bisogno di togliermi la spina per conquistare qualcosa con la nazionale. Il nostro obiettivo era chiaro e siamo stati riusciti a diventare campioni. Tante volte l'ho sognato. Ho detto a Di Maria che oggi si sarebbe preso la sua rivincita ed è andata così. Voglio condividerlo con quei compagni che tante volte ci sono andati vicini. Questo è anche per loro”. 
Un trofeo meritato che vuole essere l'antipasto per il prossimo, grande obiettivo: il Mondiale dell'anno prossimo in Qatar. 
 Theseus 

 
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1 commento:

Brother ha detto...

Finalmente Messi vince pure con la Nazionale. Ma ciò non toglie che rimane un giocatore fortissimo nel Barcellona, ma pur sempre un buon giocatore con la maglia Albiceleste.