Ottava vittoria consecutiva. Erano 12 anni che non succedeva, dall’ormai lontano (anzi calcisticamente direi preistorico) 2008. L’ultima volta (credo che lo ricordiate perfettamente tutti) a fine stagione portammo a casa lo scudetto. Era il primo di Mourinho.
No, tranquilli, non so dicendo che vinceremo sicuramente lo scudetto. Era giusto per sottolineare che l’ultima volta che siamo riusciti a infilare otto vittorie consecutive poi abbiamo fatto qualcosa di importante.
E non venite a dirmi che in queste otto sfide abbiamo affrontato avversarie abbordabili. Vincere a Sassuolo non era scontato, così come tornare da Verona con i tre punti (vi ricordo che gli scaligeri hanno pareggiato in trasferta sia con la Juventus che col Milan e sempre in trasferta sono andati a vincere a Roma contro la Lazio), senza dimenticare che in queste otto affermazioni ci sono anche i tre punti portati a casa contro il Napoli.
Otto vittorie consecutive, ma ora il nostro cammino diventa una sorta di videogioco. Avete presente quei videogiochi a livelli, dove superi un livello e quello successivo è più difficile? Ecco da mercoledì ogni partita corrisponde ad un livello e più andremo avanti nel gioco e più il livello di difficoltà salirà. Mercoledì c’è la Sampdoria e andare a vincere a Genova non sarà per niente facile, ancora più difficile sarà andare a vincere a Roma domenica prossima e la settimana successiva c’è il top dei livelli, quello più difficile e arduo, la sfida delle sfide, il big match che tutti stiamo aspettando, lo scontro tra titani: Inter-Juventus.
Insomma nei prossimi 10 giorni ci giochiamo una buona fetta di scudetto e di credibilità. Se, utopisticamente, riusciamo a vincere tutte e tre le partite, diventiamo di diritto la principale candidata al titolo, a prescindere se saremo ancora secondi o conquistiamo la vetta della classifica. Viceversa se infiliamo tre risultati poco positivi (ipotizziamo tre pareggi…) dobbiamo un attimo rivedere i nostri progetti e le nostre ambizioni.
Per quello che stiamo vedendo finora direi che possiamo essere abbastanza tranquilli. Lukaku e Lautaro Martinez li ho visti molto in palla e vogliosi di fare la differenza (una vera sfiga il fatto che il belga si sia infortunato, anche se probabilmente è una cosa di lieve entità e potrebbe rientrare già domenica a Roma), Hakimi e Barella non li scopriamo oggi. Là dietro prendiamo qualche rischio e qualche gol di troppo, ma sia Skiniar, che De Vrij che Bastoni stanno dimostrando di essere in forma e lo slovacco ha risposto con i fatti alle critiche di inizio anno (c’è ancora qualcuno che vorrebbe venderlo?).
La nota stonata di ieri pomeriggio è stato Vidal. Davvero impresentabile. Già l’acquisto del cileno aveva destato qualche perplessità. Doveva essere il centrocampista che faceva la differenza, ma di fatto la differenza l’ha fatta solo in negativo (sia in Champions League che in campionato). Mi auguro che nelle prossime partite Conte si affidi alle geometrie e alla qualità di Sensi.
Nel complesso, per usare una definizione che ho utilizzato ieri pomeriggio chattando con un amico, possiamo dire di essere “ottimisticamente con i piedi per terra”. Niente illusioni e niente voli pindarici, ma possiamo guardare alle prossime sfide con un pizzico di ottimismo e senza prefigurare scenari apocalittici. E se son rose… FORZA INTER !!!
Dopo aver mandato a puttane il cammino dell'#Inter in #ChampionsLeague, #Vidal sta provando a fare lo stesso in campionato.#InterCrotone #SerieATim
— CALCIOMANIA 90 (@EntiusDRC) January 3, 2021
2 commenti:
Ci aspettano 10 giorni di fuoco, considerando anche che tra Roma e Juventus dobbiamo pure affrontare la Fiorentina in Coppa Italia.
La Fiorentina mi era sfuggita...
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