INTER - SPEZIA 2 - 1
51’ HAKIMI – 71’ LUKAKU (rig.) – 94’ Piccoli
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni; Hakimi (34' st D'Ambrosio), Barella, Brozovic (20' st Vidal), Gagliardini (1' st Sensi), Young (34' st Darmian); Lukaku (34' st Perisic), Martinez.
A disp.: Padelli, Radu, Ranocchia, Kolarov, Eriksen, Pinamonti.
All.: Conte.
SPEZIA (4-3-3): Provedel; Vignali, Ismajli, Terzi, S. Bastoni; Deiola (27' st Agudelo), Ricci, Mora (27' st Maggiore); Acampora (45' st Mastinu), Nzola (35' st Piccoli), Gyasi (35' st Farias).
A disp.: Krapikas, Estevez, Marchizza, Sala, Ferrer, Erlic, Agoumè, Bartolomei.
All.: Italiano.
Arbitro: Fabbri
L’Inter supera lo Spezia, conquista la sesta vittoria consecutiva e rimane in scia del Milan corsaro a Sassuolo (con gol-record di Leao dopo 6 secondi). Questa la notizia più importante di questo turno di campionato. Che la vittoria arrivi con qualche patema d’animo, dopo un primo tempo sterile, giocato non al massimo, facciamo finta che passi in secondo piano (del resto, di fronte ad una vittoria passa tutto in secondo piano, vero?). A decidere il match un lampo di Hakimi (niente male questo esterno che è un incrocio tra un Jonathan-bis e un Lazaro 2.0) e un rigore realizzato da Lukaku. Il gol subito in pieno recupero serve solo per la gloria personale di Piccoli, autore della rete.
Conte ancora una volta decide di non fare turnover. Ci sono Skriniar, De Vrij e Bastoni in difesa, ci sono Hakimi e Young sulle fasce e ci sono Barella, Brozovic e Gagliardini in mezzo al campo.
L’avvio per i nerazzurri è promettente. In un quarto d’ora Lukaku va vicino al vantaggio su una bella ripartenza orchestrata da Lautaro, Young esalta i riflessi di Provedel dopo una bella azione personale e Lautaro di testa non trova la porta da buona posizione.
Ma il primo tempo dell’Inter è tutto qui. I nerazzurri abbassano il ritmo e lo Spezia si difende con ordine senza correre altri rischi.
Serve un’inversione di rotta e Conte per una volta non ci mette 60-70 minuti per capirlo. Ad inizio ripresa fuori Gagliardini, spettatore non pagante, dentro Sensi, per mettere più qualità in mezzo al campo. E al 51esimo l’Inter sblocca il match. Bel lancio di Lautaro Martinez per Hakimi che si invola sulla destra e con un preciso diagonale batte Provedel sul suo palo. Inter in vantaggio. L’Inter continua a gestire la partita e al 70esimo trova il raddoppio. Su cross di Sensi Nzola ha il braccio largo e tocca il pallone. L’arbitro Fabbri a due passi dice che si può continuare, il guardalinee lì vicino pensa a cosa mangiare durante il cenone di Natale, e così tocca al Var segnalare l’episodio al direttore di gara che ci pensa un po’ e di fronte ad un episodio così evidente non può fare altro che assegnare il calcio di rigore. Dal dischetto Lukaku si conferma implacabile e realizza il 2-0 che di fatto chiude il match.
C’è spazio per Vidal, D’Ambrosio, Darmian e Perisic e c’è gloria per Piccoli che al 94esimo segna il gol della bandiera. Gol che serve solo per il tabellino e per fare incazzare Conte (oltre a chi, come il sottoscritto, aveva Handanovic al fantacalcio e si è visto sfumare il prezioso +1 del clean sheet del portiere).
Finisce 2-1. L’Inter porta a casa la sesta vittoria consecutiva e può concentrarsi con tranquillità alla sfida di mercoledì sera col Verona. Non sarà una trasferta semplice, ma, considerando che c’è Milan-Lazio, una eventuale vittoria ci potrebbe permettere di passare il Natale in testa alla classifica. Per chiudere questo 2020 nel migliore dei modi. FORZA INTER !!!
3 commenti:
I tuoi timori della vigilia erano esagerati, ma non del tutto infondati. Quando c'é di mezzo l'Inter non si può mai stare tranquilli. Per fortuna l'abbiamo portata a casa, senza particolari problemi. Ci abbiamo messo un bel pò a sbloccarla, ma per il resto non abbiamo corso particolari rischi e non abbiamo sofferto più di tanto.
Non abbiamo giocato benissimo, ma l'importante era porterà casa i tre punti.
Ve lo avevo detto che l'avremmo portata a casa senza troppi problemi. Gente di poca fede...
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