“È bella, ma non balla”. Con questa definizione mia suocera etichetta quelle ragazze che hanno un bell’aspetto fisico, ma hanno poca dimestichezza con le attività manuali.
Se l’Inter fosse una ragazza mia suocera avrebbe sicuramente detto “Non è bella, ma balla”. Questo per dire che l’Inter vista nelle ultime uscite, non è eccezionale da vedere, ma riesce comunque a portare a casa il risultato. Ieri pomeriggio con lo Spezia, mercoledì col Napoli, una settimana fa con il Cagliari, abbiamo visto un’Inter che ha sofferto più del dovuto, che ha faticato a rendersi pericolosa, che non ha certo brillato per il bel gioco. Ma il bilancio di queste tre partite (ho analizzato solo le ultime tre partite) è di tre vittorie su tre.
Di fronte ad un bottino pieno cosa vuoi dire? Nulla. Nessuno nega che il bel gioco sia importante, che anche l’occhio vuole la sua parte, ma alla fine, volenti o nolenti, ciò che conta veramente è portare a casa i tre punti. Il tiqui-taqua, il calcio champagne, sono sicuramente belli da vedere (chi non si è deliziato gli occhi o non si è divertito vedendo giocare il Barcellona di Guardiola?), ma non portano in automatico i tre punti. Ecco perché, per quanto mi riguarda, mi tengo stretto questa Inter brutta da vedere, ma che vince e porta a casa il bottino pieno.
Ma attenzione, ciò non vuol dire che va bene così a prescindere. Giocare male e vincere può andare bene per un periodo, per una striscia di risultati, ma difficilmente puoi giocare male un’intera stagione e riuscire a portare a casa dei risultati sportivi accettabili.
Non a caso, come abbiamo potuto notare nelle sopraccitate ultime uscite, l’Inter è riuscita a sfangarla nel momento che Conte ha inserito un po’ di qualità a centrocampo (tradotto: è entrato Sensi). Quindi il discorso è sempre lo stesso: teniamoci stretti i tre punti, ma iniziamo a pensare come fare per migliorare.
Ci vuole innanzitutto un po’ di qualità a centrocampo. Sensi è più fondamentale di quanto si pensi e, visto che stiamo parlando di un giocatore di cristallo, serve anche una valida alternativa. Valida alternativa che poteva essere Eriksen, ma Conte non è dello stesso parere. Allora, che si peschi qualcuno sul mercato di gennaio. E insieme ad un vice-Sensi, serve come il pane almeno un altro attaccante. È dallo scorso anno che Lukaku e Lautaro Martinez, salvo rare eccezioni, tirano avanti la carretta da soli. Serve qualcuno che gli dia il cambio, che li faccia rifiatare, che li sostituisca adeguatamente quando, vedi ieri pomeriggio, non solo al top. Anche perché se guardiamo le alternative in avanti dell’Inter e le paragoniamo, per dire, a quelle del Napoli o dell’Atalanta, vediamo la differenza abissale che c’è fra noi e loro.
Insomma, per Marotta e Ausilio c’è un bel po’ di lavoro in vista di gennaio. Noi, da tifosi, ci godiamo il buon momento dell’Inter, ci auguriamo che mercoledì si chiuda l’anno solare in bellezza e restiamo in attesa. Del bel gioco, dei rinforzi e di un titolo che manca da 10 anni. FORZA INTER !!!
3 commenti:
Finché vinci va tutto bene, ma certe prestazioni non dovresti farle se sei l'Inter. Anche perché non sempre riesci poi a portare a casa il bottino pieno.
C'é da dire che comunque la squadra al momento è spompata. Lukaku le sta giocando praticamente tutte, è normale che non si regga in piedi. Questa sosta natalizia è più che mai opportuna.
La Juventus di Allegri non faceva tutto sto calcio champagne eppure ha ottenuto i risultati. Il bel gioco passa, i risultati restano.
Posta un commento