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martedì 19 marzo 2019

NON DIRE GATTO... (gli 80 anni del Trap)

Due giorni fa Giovanni Trapattoni ha compiuto 80 anni. Credo che sia uno dei pochi allenatori che sia riuscito ad accattivarsi le simpatie di tutti i tifosi di calcio, a prescindere dal tifo e dalla bandiera.

Il Trap ha attraversato più di sessant’anni di calcio girando il mondo. Ha vinto tutto in Italia, dove ha il record degli scudetti conquistati, 7, col Milan da giocatore, con la Juve e l’Inter da allenatore e c’è andato abbastanza vicino anche con la Fiorentina. Ha vinto in Germania col Bayern Monaco, in Portogallo col Benfica e in Austria col Salisburgo. S’è preso due Coppe dei Campioni col Milan da giocatore, una da allenatore con la Juve nella maledetta notte dell’Heysel, ha il record in Coppa Uefa (ora Europa League) con tre vittorie come Emery, e ha fatto il tris delle Coppe di un tempo compresa la Coppa delle Coppe.

Da giocatore la sua carriera si è tinta di rossonero: tredici le stagioni al Milan dal 1957 fino al '71. Mediano robusto e caparbio è stato uno degli uomini simbolo del Milan allenato da Rocco, con cui vinse praticamente tutto. Due scudetti, altrettante Coppe dei Campioni, una Coppa delle Coppe ed una Coppa intercontinentale, oltre alla Coppa Italia del 1967. Numeri record, collezionando ben 274 partite di campionato e 351 in gare ufficiali.
La fine del calcio giocato (con 17 presenze in nazionale) ha segnato per Trapattoni l'inizio di un'era altrettanto gloriosa. Quella di allenatore: l'esordio nel '74 naturalmente con il Milan. Ma i successi veri in panchina arrivano con la Juventus: un decennio, dal 1976, segnato da sei scudetti e zeppo di trionfi anche europei, con la tragedia dell'Heysel triste tappa del suo inarrestabile cammino. Un passaggio all'Inter, condito dallo scudetto e poi un ritorno alla Juve, anche se meno glorioso. Nel 1994 la prima avventura oltre confine, al Bayern Monaco. Poi il ritorno in Italia al Cagliari e di nuovo nel club bavarese dal 1996 al 1998.
Due anni alla Fiorentina e poi il quadriennio sulla panchina azzurra. Un mondiale e un europeo conclusi senza gloria. In molti lo avevano già messo in archivio. Peccato che abbia continuato ad allenare e a vincere, in Portogallo col Benfica, in Austria col Salisburgo, prima di approdare per cinque lunghi e proficui anni sulla panchina dell'Irlanda. Alla guida dei «Ragazzi in verde» festeggiò le 70 primavere, patendo poi l'amara esclusione dal Mondiale 2010 a causa dello scandaloso mani di Henry che favorì la vittoria della Francia nello spareggio. Nel 2013 si dimise da ct dopo aver mancato la qualificazione al torneo iridato in Brasile.
In molti ricordano anche le sue esternazioni verbali come il famoso “Mai dire gatto se non ce l'hai nel sacco” (che una volta provò a tradurre anche in inglese quando era ct dell’Irlanda) o la celebre conferenza stampa del 10 marzo 1998 quando in Germania la rabbia per la sconfitta della sua squadra si trasformò in uno show esilarante con il giocatore Strunz malcapitato protagonista.
Insomma un grande uomo, un grande allenatore, un grande personaggio. Come si fa a non amarlo? Come si fa a non volergli bene? Come si fa a non sentirne un po’ la mancanza nel calcio di oggi?
Anche se in ritardo… BUON COMPLEANNO GRANDE TRAP !!!

7 commenti:

Lady Marianne ha detto...

Sono poche le figure nel calcio capaci di unire tutti i tifosi in positivo, il Trap è uno di questi ben voluto e stimato da tutti. Se ci fosse stato il Var
nel 2014 sarebbe andato al mondiale con l'Irlanda.
E probabilmente nel 2002 ,quando fummo sbattuti fuori dall'arbitraggio indegno di Moreno, saremmo arrivati in finale. Quella nazionale non aveva nulla da invidiare al Brasile campione del Mondo.

Simone ha detto...

Ha giocato nel Milan, ha iniziato ad allenare nel Milan, poi ha vinto tutto con la Juve, riportato l’Inter a ottimi livelli, fatto abbastanza bene nella sua seconda esperienza alla Juve, fatto bene in Germania e giocato a buon livello a Firenze. In Nazionale due esperienze sfortunate, un arbitraggio indecoroso in Corea e il biscotto in Portogallo. Quindi scudetti in Austria e Portogallo e un mondiale rubato dalla mano di Henry nel 2010. Direi una carriera leggendaria.

Mattia ha detto...

Grande Trap!! Auguroni per i tuoi eccezionale 80!!! Carriera esemplare. Peccato per il 2002....

Pakos ha detto...

Nel 2002 peccato anche per non aver portato Roberto Baggio. Se lo sarebbe meritato.

Matrix ha detto...

Lo scudetto dei record e il rispetto di tutte le tifoserie del mondo. Basta questo a dire chi è Giovanni Trapattoni da Cusano Milanino. Uno dei migliori (se non il migliore) allenatore che io ricordi.

Ciaskito ha detto...

Grande personaggio, ma calcisticamente parlando... Un calcio figlio del suo maestro Nereo Rocco!!! Alla Juve 10 campioni del mondo più Platini e facevano sempre figuracce fuori confine.

Entius ha detto...

E vabbé dai ragazzi. Se iniziamo a criticare Trapattoni è la fine. Ciaskito ti consiglio di cambiare spacciatore.