Dici Parma-Inter e il primo pensiero va al 18 maggio 2008. Ultima giornata di campionato. Ai nerazzurri servono i tre punti per essere matematicamente campioni d’Italia, il Parma è costretto a vincere per non retrocedere. Piove quel giorno a Parma. La Roma, che lotta per lo scudetto con l’Inter, va in vantaggio a Catania e supera i nerazzurri in classifica. La formazione di Mancini invece non riesce proprio a sbloccarla. C’è da soffrire. E tanto.
La ripresa è iniziata da pochi minuti quando il tecnico nerazzurro decide di mandare in campo Ibrahimovic al posto di Cesar. Passano 10 minuti e proprio lo svedese sblocca il match: assist di Stankovic per Ibrahimovic che salta un avversario in velocità e mette la palla a fil di palo superando Pavarini. Inter in vantaggio!!! Ma la partita non è ancora finita. C’è ancora parecchio da soffrire. Ma a 11 minuti dalla fine Ibrahimovic, ancora lui, concede il bis: cross dalla destra di Maicon per l’attaccante sveder che di sinistro al volo batte ancora Pavarini. Finisce 2-0. L’Inter è Campione d’Italia per la sedicesima volta, il Parma invece retrocede in Serie B.
È questa una delle poche gioie che ci ha regalato la trasferta di Parma nel corso di 28 anni di sfide (la prima risale al 17 marzo 1991). La città ducale infatti quasi sempre è stata teatro di delusioni e sfide negative. Basta leggere il bilancio dei precedenti per rendersene conto. 24 sfide, 4 vittorie nerazzurre, 6 pareggi e ben 14 vittorie dei padroni di casa. In pratica abbiamo vinto solo il 17% delle sfide. Se consideriamo le squadre affrontate in trasferta almeno 10 volte, solo contro la Juventus (13%) abbiamo una percentuale di successi peggiore.
Non un quadro entusiasmante in vista della sfida che ci attende stasera e che dovrebbe farci risollevare da un periodo non proprio positivo. Giusto per promemoria: siamo reduci da due sconfitte consecutive, 9 giorni fa siamo stati eliminati dalla Coppa Italia, in questo 2019 ancora non abbiamo segnato un gol (siamo a secco da tre gare, solo in cinque occasioni siamo rimasti a secco per almeno quattro gare consecutive, l’ultima nel 2012) e considerando tutte le competizioni abbiamo vinto solo una delle ultime sette trasferte disputate, dopo che avevano portato a casa il successo in otto delle precedenti 10. Ma volenti o nolenti tocca risollevarci. Non abbiamo scelta, non abbiamo alternativa.
Spalletti ritrova Keita che però quasi sicuramente andrà in panchina. In avanti accanto ad Icardi dovrebbero giocare Candreva e Perisic. A centrocampo il punto fermo è Brozovic con Naingollan e Gagliardini a completare il reparto centrale. In difesa D’Ambrosio è favorito su Cedric Soares mentre De Vrij dovrebbe vincere il ballottaggio con Miranda. Sicuri di una maglia sono invece Skriniar e Asamoah. Non è da escludere l’utilizzo di Joao Mario che alcuni siti sportivi danno al posto di Candreva oppure di Gagliardini.
In questi casi, indipendentemente da chi va in campo, la speranza del popolo nerazzurro è di vedere 11 leoni che lottano con i coltelli tra i denti e che onorino al meglio la maglia che indossano. Perché noi siamo l’Inter e chi va in campo dovrebbe saperlo e capire che la nostra maglia va sempre onorata al meglio. Se i ragazzi daranno il meglio di loro sono sicuro che riusciremo a portare a casa i tre punti e soprattutto ad uscire da questa spiacevole situazione che si è venuta a creare. Forza Ragazzi, onorate la maglia nerazzurra. FORZA INTER !!!
QUI PARMA - Sotto a chi tocca!!! Dopo aver fermato in casa la capolista Juventus rimontando due gol e trovando il gol dell’insperato 3-3 al 94esimo, niente e nessuno ci può far paura. Men che meno questa Inter che è in piena crisi e che è sicuramente alla nostra portata. Anche perché ogni volta che la formazione nerazzurra è venuta a casa nostra ha quasi sempre rimediato pesanti batoste. Solo in quattro occasioni (una delle quali, ahimè, ci costò la retrocessione) abbiamo concesso loro i tre punti. Quattro volte in 24 partite, media buona. Anzi ottima se consideriamo che noi abbiamo vinto 14 volte e solo in sei occasioni è arrivato il pareggio.
Già all’andata siamo tornati da San Siro col bottino pieno e onestamente credo che si possa tranquillamente fare il bis. Tanto più che già 20 anni fa (stagione 1998-99) riuscimmo nell’impresa di vincere sia all’andata che al ritorno (1-0 a Parma con gol di Fuser, 3-1 a San Siro con le reti di Stanic, Asprilla e Fuser dopo il vantaggio di Ronaldo). Fu una stagione particolarmente felice per noi tifosi gialloblu visto che conquistammo in quella stagione sia la Coppa Italia che la Coppa Uefa e proprio nelle semifinali della coppa nazionale rifilammo all’Inter un’altra doppia sconfitta (2-0 a Milano con gol di Veron e Balbo e 2-1 a Parma con gol di Chiesa, Veron e pareggio momentaneo di Zamorano).
Ma quella è storia del secolo scorso, ora bisogna pensare ad oggi. E l’oggi è rappresentato dalla sfida con l’Inter. La sfida più opportuna per spezzare il trend negativo che vede il Parma vittorioso solo in una delle ultime sette partite casalinghe in campionato (2-1 col Sassuolo in 25 novembre). Inoltre abbiamo perso le ultime due gare casalinghe contro Roma e Spal. Quindi stasera mi aspetto che Gervinho e Inglese infilino la difesa nerazzurra e portino a casa i tre punti. Non è un’impresa titanica. Si può fare. Anzi dobbiamo farcela.
Mattia
4 commenti:
Lazio e Roma hanno vinto e considerando che Milan e Atalanta avranno due sfide alla loro portata contro Cagliari e Spal, per noi è fondamentale vincere. Non possiamo più permetterci distrazioni.
Il problema è che a Parma può starci anche pareggiare, ma dopo aver buttato via otto punti tra Sassuolo, Torino e Bologna, non possiamo lasciare altri punti per strada.
@Matrix. Mi trovi d’accordo. Stasera conquistare i tre punti è fondamentale, anche alla luce di quello che diceva Winnie.
Speriamo bene. Io ormai ad ogni partita ho l'ansia di quello che potrebbe succedere.
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