Julen Lopetegui non è più l’allenatore del Real Madrid. L’ufficialità è arrivata solo lunedì, all’indomani della pesante sconfitta per 5-1 nel Clasico, ma di fatto l’ex commissario tecnico della Spagna (che a giugno venne sollevato dall’incarico da ct alla vigilia del Mondiale russo per aver firmato con la società madrilena) era in bilico già da qualche settimana. Colpa di un inizio di stagione non proprio positivo con le merengues che hanno rimediato pochi punti e qualche figuraccia di troppo.
E così lunedì pomeriggio, puntuale come un orologio svizzero è arrivato il comunicato ufficiale del club Campione d’Europa che esonerava il tecnico sostenendo che "Questa decisione mira a cambiare le dinamiche della prima squadra, dato che tutti gli obiettivi di questa stagione sono ancora realizzabili. Il Consiglio di amministrazione comprende che c'è una grande sproporzione tra la qualità della rosa del Real Madrid, che ha 8 giocatori nominati per il prossimo Pallone d'Oro, qualcosa senza precedenti nella storia del club, e i risultati ottenuti fino ad oggi. Il club ringrazia Julen Lopetegui e tutto il suo team tecnico per lo sforzo e il lavoro e augura loro il meglio. Sarà provvisoriamente sostituito da Santiago Solari, che guiderà la prima squadra a partire da martedì".
La squadra, come si legge nel comunicato, è stata affidata momentaneamente a Santiago Solari, in attesa di presentare il nuovo tecnico madrileno che, a sorpresa, non sarà Antonio Conte. L’accordo tra Florentino Perez e l’ex ct azzurro sembrava cosa fatta. Tant’è che l’annuncio del suo ingaggio sembrava una semplice formalità nel momento in cui è stato esonerato Lopetegui. Addirittura già nelle settimane scorse sembrava che Perez e Conte avessero trovato un accordo. E poi cosa è successo?
Semplice, a Madrid i giocatori hanno potere decisionale più del Presidente e lo spogliatoio delle merengues tramite il capitano Sergio Ramos hanno fatto sapere che Antonio Conte non era ben accetto dalle parti del Santiago Bernabeu (A caldo, dopo la sconfitta con il Barça, Ramos aveva dichiarato che "il rispetto si guadagna, non si impone", in risposta a una domanda su Conte, come nuovo possibile tecnico. “I metodi di gestione di un allenatore a volte sono molto più importanti delle conoscenze tecniche” le parole di Ramos).
E allora Florentino Perez è stato costretto a virare su altri nomi. Al momento però il Presidente delle merengues naviga in alto mare. Michael Laudrup, contattato già a giugno dopo le dimissioni di Zidane, ha declinato l’offerta. Resta in ballo il nome di Roberto Martinez, attuale commissario tecnico del Belgio, che però ovviamente deve liberarsi dall’attuale impegno con la Federazione belga. Anche se in molti dalle parti di Madrid ipotizzano un Santiago Solari in versione Zinedine Zidane, ovvero da tecnico del Castilla ad allenatore tre volte campione d’Europa del Real. Senza escludere un Solari ad interim fino a giugno e poi l’assalto ad un big europeo della panchina. Il sogno di Florentino Perez sarebbe un Mourinho-bis. Insomma il futuro della panchina madrilena è una grossa incognita tutta da scoprire.
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4 commenti:
In un contesto come quello madrileno se non arrivano i risultati è inevitabile che arrivi l'esonero. Sebbene credo che non tutte le colpe siano di Lopetegui. Questo gruppo ha la pancia piena e mancano gli stimoli per continuare a vincere.
La cosa paradossale è che una società forte e vincente come quella madrilena sia in mano allo spogliatoio. Chi è Sergio Ramos per decidere che Antonio Conte non va bene per la panchina del Real?
@LadyMarianne. Ma il problema è chi si prende queste libertà o chi gliele concede? Un Presidente "alla Anconetani" l'avrebbe sbolognato in quattro e quattr'otto.
Sergio Ramos ci mette la faccia, ma sono in molti a non volere Conte.
Sul fatto che comanda lo spogliatoio... lasciamo stare.
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